Ormai è un classico di primavera, come le margherite nei prati o la rinite allergica. Da alcuni anni, ad ogni primavera si ripresenta il problema della mancanza di spazi per il liceo delle scienze umane Montessori di Marina di Carrara, la cui sede è nel polo scolastico di Villa Ceci a Marina, in via Marco Polo, ma che da due anni ha cinque classi ospitate all’interno del liceo classico Repetti, a Fossola. Complice una politica di accettazione delle domande di iscrizione che non tiene, assolutamente, conto delle dimensioni effettive degli edifici scolastici, come se le scuole fossero di gomma e quindi gonfiabili e deformabili, il liceo delle scienze umane Montessori – che vive la sua ciclica stagione di boom, come sempre accaduto in passato, alternativamente, a tutte le scuole secondarie di secondo grado – si trova ad avere accettato un numero di studenti troppo alto rispetto alla disponibilità di spazi in dotazione alla scuola e, non essendo ancora partito il progetto approvato, con tanto di soldi già stanziati, per l’ampliamento della sede, non sa più dove mettere gli studenti, i quali, peraltro, sono assai stufi di essere smezzati tra due diversi edifici scolastici. Sebbene l’accoglienza e la convivenza con gli studenti del classico sia assolutamente tranquilla – non dando peso a isolati episodi di scritte sui muri dei soliti cretini di turno, che non rappresentano, di certo, la maggioranza degli studenti del Repetti – giustamente i ragazzi delle scienze umane rivendicano il diritto di tornare tutti nella stessa sede e, possibilmente, in quella di Villa Ceci, sede storica della scuola. Da oggi, dunque, è iniziata la loro protesta che si attuerà con l’astensione dalle lezioni fino a quando non verrà profilata una soluzione certa del problema. Ecco le parole degli studenti del liceo delle scienze umane:
“I ragazzi del Liceo delle Scienze Umane Montessori, situato nella sede di via Marco Polo a Marina di Carrara, si rifiutano di svolgere le lezioni tradizionali, fino a quando non saranno date risposte concrete sulle problematiche riguardanti la mancanza di spazi adeguati al numero crescente di classi. Il Comitato Studentesco dichiara che, da sette anni, l’istituto si trova a fronteggiare con una crescente mancanza di spazi, tanto che da due anni, alcune classi sono state spostate all’interno della sede del Liceo Classico Repetti lungo il Viale XX settembre a Carrara. I ragazzi affermano di provare disagio per questo cambio di locazione perché non si sentono più parte del loro istituto nonostante la sede del Repetti si sia dimostrata disponibile e accogliente. A noi alunni è chiaro che questa divisione nuoce gravemente, le classi che hanno dovuto effettuare il cambio di sede non si sentono più parte della realtà che fino ad allora avevano frequentato, certo la sede del liceo classico è accogliente, ma tutto ciò che abbiamo vissuto durante gli anni passati, rimane all’interno della sede dove abbiamo iniziato il nostro percorso, inoltre i professori subiscono visibilmente il disagio creato dai continui spostamenti che devono effettuare per svolgere le lezioni in entrambe le sedi. Potremmo elencare altre motivazioni, ma non vorremmo dilungarci troppo, saremo felici di spiegare al meglio le ragioni della protesta e le soluzioni che abbiamo pensato per risolvere il problema della mancanza di aule, a chiunque venga mandato per ascoltarci, per ascoltare il punto di vista di chi la scuola la vive per primo, e di cui il parere viene spesso ignorato. Chiediamo un serio impegno da parte della nostra dirigente, del comune di Carrara e della provincia al fine di trovare al più presto una soluzione ad un problema lasciato in sospeso da tempo.”.