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Diari Toscani

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Il Dante della Torre di Mulazzo: l’ultima opera di Arturo Dazzi

DiPaolo Camaiora

Giu 24, 2021

L’occasione furono le celebrazioni dantesche del 1965 tenute a Mulazzo. Il committente era l’allora sindaco di Mulazzo, Livio Galanti, appassionato dantista a cui verrà dedicato il Museo Dantesco Lunigianese. Galanti voleva un monumento importante, realizzato con il marmo di Carrara, per celebrare il soggiorno di Dante Alighieri nel borgo lunigianese, all’epoca feudo, di Mulazzo. Quello fu l’ultimo lavoro dello scultore carrarese Arturo Dazzi: la statua di Dante Alighieri che è posta sotto la celebre torre medievale di Dante, il luogo in cui il sommo poeta trascorse il suo soggiorno in Lunigiana durante l’esilio.

Dazzi, tra gli scultori carraresi più brillanti del ‘900, autore del celebre “Cavallino” conservato nella Galleria d’Arte Moderna di Roma e di molti altri importanti monumenti che si trovano in varie città italiane, chiuse la sua parabola artistica con l’omaggio al più illustre ospite delle terre della luna, un anno prima di morire, nel 1966.

A Mulazzo Dante arrivò nel 1306, nel corso del lungo pellegrinaggio tra le corti italiane che caratterizzò il suo esilio da Firenze. A portarlo a Mulazzo fu l’amicizia fraterna con Moroello Malaspina, marchese del feudo imperiale del ramo dello Spino Secco. Dante e Moroello erano diventati amici da ragazzi perché Moroello era stato mandato a Firenze dal padre Alberto Malaspina. Dante e Moroello erano quasi coetanei e appartenenti alla stessa classe sociale, inoltre le loro famiglie si conoscevano e condividevano la stessa posizione politica. L’amicizia tra i due giovani durò per tutta la vita. Essere ospite di Moroello Malaspina significava, per Dante, andare in un porto sicuro e non troppo lontano dalla sua Firenze. Il legame e la stima tra i due era tale che, proprio durante quel soggiorno, Dante venne incaricato di rappresentare Moroello, il fratello Corrado e il cugino Franceschino Malaspina nelle trattative di pace con il vescovo di Luni Antonio da Camilla, a Ortonovo.

Nella torre, che da allora porta il suo nome, probabilmente scrisse parte della Divina Commedia. Per questo le celebrazioni dantesche hanno sempre avuto molta importanza a Mulazzo contemplando anche la realizzazione di una statua del poeta e la creazione di un museo.

Oggi il museo Casa di Dante in Lunigiana contiene l’esposizione dell’originario Museo dantesco lunigianese e si trova nella struttura dell’ultima casa-torre rimasta del borgo storico monumentale poco distante dalla Torre di Dante, antica struttura del periodo degli Obertenghi. Il museo raccoglie tutti i possibili riferimenti alla Lunigiana presenti nell’opera e nella vita di Dante e comprende la galleria artistica “Romano Galanti”, la biblioteca storica “Giovanni Sforza” e il percorso didattico “Paride Chistoni”.

© copyright articolo e foto dell’architetto Paolo Camaiora.

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