Diceva Corto Maltese, il marinaio creato dal fumettista Hugo Pratt: “Ci sono, a Venezia, tre luoghi magici e nascosti: uno in calle dell’amor degli amici; un secondo vicino al ponte delle Meraveige; un terzo in calle dei Marrani a San Geremia in Ghetto. Quando i veneziani sono stanchi delle autorità costituite, si recano in questi tre luoghi segreti e, aprendo le porte, che stanno nel fondo di quelle corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie…”.
Se vogliamo far finta che questi cosiddetti “portali sull’immaginario” esistano anche qui, a Carrara, rechiamoci in via Vezzala, dirimpetto al civico 9, e ne troveremo uno. Proprio lì, infatti, una duplice colonna, contornata da raggi metallici, incornicia quello che, in origine, doveva essere l’ingresso di un edificio non più esistente da parecchi anni. Ciò è ulteriormente testimoniato dal numero civico che fa ancora mostra di sé sul muro. Ecco. Una volta giunti in loco, provate a fare lo sforzo di varcare quella soglia (metaforicamente e con la fantasia, eh… non fatelo davvero o cadreste di peso nelle acque, non propriamente cristalline del torrente Carrione). Talvolta, basta balzare sull’onda di piena dell’immaginazione, per tornare con la mente ad una Carrara dei tempi che furono, una Carrara che c’è stata, ma che continua, in qualche maniera, ad esserci ed a raccontarci la sua vita, anche -se non, soprattutto- tramite queste sue impensabili curiosità. Se poi i portali fossero tre pure da noi e mi voleste aiutare a trovare gli altri due, avete la mia benedizione. Io, intanto, il mio ve l’ho detto. Ci vediamo “in posti bellissimi ed in altre storie”.