È scomparsa nella serata di martedì 20 dicembre, Maria Grazia Talini Vannini, figura molto nota e apprezzata nel mondo della cultura e dell’impegno civile carrarese. Originaria di Livorno, insieme al marito, l’ingegnere Sergio Vannini, viveva da anni a Marina di Carrara, con la figlia Beatrice Vannini, noto avvocato. A Carrara, i Vannini, erano giunti per scelta, grazie al fascino esercitato dalla bellezza naturale del luogo, conosciuto attraverso le escursioni sulle Alpi Apuane, fatte col CAI di Livorno. Maria Grazia Talini Vannini aveva trovato subito il modo di esprimere la sua sensibilità artistica e civile, prendendo parte attiva nella vita culturale della città, grande il suo impegno nelle sezioni locali di F.I.D.A.P.A. e del Lions club, e nelle battaglie civili che la videro in prima linea, con il Wwf, Legambiente, Italia Nostra e i Verdi e che condussero al referendum per la chiusura di Farmoplant. Ma Maria Grazia Talini Vannini era, soprattutto, una cittadina del mondo, conosciuto per mezzo di viaggi, anche in luoghi assai remoti del pianeta e attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica. Dalla sua grande passione per la fotografia e per la poesia, quasi un binomio inscindibile per lei, nacquero diversi libri, quali: “A mondo mio” e “In un battito d’ali”, che raccolgono il meglio della sua produzione artistica. Immagini e parole che veicolano la sua immensa sensibilità, in una perfetta contaminazione tra due metodi comunicativi. Maria Grazia Talini Vannini era legatissima al marito, alla figlia e al genero ed aveva un legame speciale con il nipote Pietro.

In una delle sue poesie, presente nella raccolta titolo “A mondo mio”, aveva scritto: “Quando non ci sarò più, tutto non sarà stato inutile, se avrò amato abbastanza, lasciando come raggi di luce ricordi di bontà e tenero rimpianto”.

I funerali ci saranno giovedì 22 dicembre alle ore 15 nella chiesa di San Pietro ad Avenza.