Sono di ultima generazione le 100 nuove telecamere che il comune di Firenze installerà in città. Finanziate con i fondi europei PON Metro (programma operativo nazionale città metropolitane) per un importo di 500 mila euro, saranno piazzate in via Allori, piazza Batoni, via del Sansovino, piazza Alberti, piazza Leopoldo, via di Scandicci, via Pisana, via Santo Stefano in Pane e via Caccini, oltre a molti altri luoghi sensibili della città. Si tratta di strumenti efficaci, perché fungono da deterrente verso i malintenzionati e anche perché costituiscono un valido supporto alle attività di indagine delle forze dell’ordine contro spaccio e microcriminalità. Più volte, anche in occasione di crimini gravi, l’ausilio degli “occhi telematici” si è rivelato fondamentale per “chiudere il caso”, come ha affermato Nardella.
“La sicurezza dei cittadini – ha detto l’assessora alla sicurezza urbana Benedetta Albanese – è uno dei punti, per noi, fondamentali su cui lavoriamo ogni giorno, con presidi territoriali, progetti di sicurezza integrata e investimenti tecnologici”. Le telecamere, frequentemente, sono richieste dai cittadini stessi, per poter circolare in luoghi pubblici con meno preoccupazione. Molteplici i vantaggi della telesorveglianza: in piazze attenzionate, anche sotto il profilo storico, artistico, monumentale, come è il caso di piazza Duomo, Signoria, Santo Spirito, Santa Croce, SS. Annunziata e Santa Maria Novella, si è rilevata utile, più volte, per individuare gli autori di sfregi e atti vandalistici.
Gli “occhi telematici” serviranno, anche, a controllare i flussi di traffico, interagendo con l’infomobilità metropolitana e si aggiungeranno alle telecamere già attive sul territorio, fino a raggiungere un numero di 1500. Firenze è una delle città più videosorvegliate d’Italia. Erano circa 140 a inizio mandato del sindaco Dario Nardella, nel 2014, e a fine dicembre 2019 erano 1050.
Per quanto riguarda il Parco delle cascine, ultimamente sotto i riflettori per il degrado e la pericolosità, è intenzione dell’amministrazione comunale raddoppiare le 40 telecamere presenti entro il 2024.
“Per la gestione della mobilità cittadina – ha sottolineato l’assessore alla mobilità e polizia municipale Stefano Giorgetti – la videosorveglianza è un ausilio indispensabile e lo sarà ancora di più quando entrerà in funzione la smart city control room. Da non sottovalutare anche il vantaggio di poter ricostruire le dinamiche degli incidenti stradali”. Le telecamere monitorano in diretta le aree interessate, le immagini sono rinviate dal sistema in tempo reale alle sale operative di polizia municipale, questura, carabinieri e guardia di finanza, oltre che alle sale gestione semaforiche della direzione mobilità e di Firenze Smart e alle sale operative del 118, della protezione civile e dei vigili del fuoco. Le immagini registrate possono essere conservate e recuperate fino ai sette giorni precedenti, poi cancellate come previsto dalla normativa.
Foto di Silvia Meacci