Il grande affetto di Carrara e della provincia apuana per l’artista Felice Vatteroni si è trasformato venerdì 18 novembre in un tutto esaurito a Palazzo Binelli per l’inaugurazione della retrospettiva a lui dedicata che resterà aperta fino al 13 gennaio. Non solo una mostra ma una rassegna culturale con diverse iniziative collaterali che avrà il cuore a Palazzo Binelli di Carrara e un’altra sede chiave al Museo del Marmo, grazie all’esposizione curata dalla professoressa Luisa Passeggia e intitolata “Felice Vatteroni (1908-1993). Viaggio nella scultura del Novecento a Carrara”. Un’iniziativa per rendere omaggio allo scultore, alla sua vita e alla sua arte, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, con il patrocinio di regione Toscana, provincia di Massa Carrara, comune di Carrara, Accademia di Belle Arti di Carrara, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Fondazione Marmo, Rotary Club Carrara e Massa, Club Unesco Carrara dei marmi.
L’iniziativa è stata presentata dal presidente della Fondazione CrC, Enrico Isoppi, dalla sindaca di Carrara, Serena Arrighi, dal figlio dell’artista Giovanni Vatteroni e dalla curatrice Luisa Passeggia. “Una mostra che è un omaggio a un grande protagonista di Carrara – ha detto Isoppi – che si completerà con diversi incontri tematici, di cui uno sfrutterà una delle nostre strutture più importanti che è il Museo del Marmo dove ci sono tante opere di Felice Vatteroni. Per la Fondazione è un momento importante perché oggi si chiude un cerchio: da oltre un anno abbiamo voluto dedicare Palazzo Binelli all’arte e alle iniziative culturali. Abbiamo iniziato con la mostra di un altro grande carrarese, il professor Cargiolli, per proseguire poi con Guiso, Thor, Siani, Bonnefoit, Guglielmi e la mostra Tot in collaborazione con l’Accademia durante con_vivere, solo per fare alcuni esempi. Arriviamo oggi alla retrospettiva dedicata a Vatteroni per celebrare un autore e chiudere un percorso che rappresenta anche la fine di mandato per l’attuale governance della Fondazione rendendo omaggio a un grande artista, a un eccellente insegnante e a un grande uomo. Una persona a cui Carrara deve molto, non solo dal punto di vista artistico, ma anche per quanto fatto per la comunità”.
La sindaca Arrighi ha evidenziato l’importanza di una rassegna che si articola anche in eventi collaterali “momenti interattivi che sono il modo giusto per vivere l’arte a pieno”.
E’ stata poi la curatrice, Luisa Passeggia, a descrivere nel dettaglio la mostra organizzata nelle stanze al piano nobile di Palazzo Binelli. Cinque stanze che servono ad attraversare tutto il percorso artistico e umano di Vatteroni lungo il ‘900: dagli inizi legati all’Accademia di Belle arti nella prima stanza, dove le opere hanno ancora il tocco della ‘classicità’ per passare agli anni ’30 nella seconda stanza dove le opere “mostrano la difficoltà del vivere attraverso la sofferenza umana del lavoro e della fatica, alla ricerca di un riscatto sociale. Non bisogna dimenticare che Felice Vatteroni è repubblicano e interpreta l’arte attraverso il sentimento degli scritti mazziniani che vede nell’arte non solo uno strumento di educazione ma anche di religiosità laica”.
Nella terza stanza, grafica e pittura, per poi arrivare alla quarta stanza dove le opere sono “maggiormente influenzate dalle nuovi corrente artistiche in una Carrara che ospita grandi artisti. Nella quinta stanza – ha concluso Passeggia – due video, uno suggestivo e immersivo grazie anche al nipote Alberto Vatteroni che ha realizzato la musica, che ripercorre con immagini l’epoca di Vatteroni. Un altro video invece rappresenta una carrellata di immagini in cui si possono vedere alcune delle principali opere di Vatteroni”.
La mostra resterà aperta fino al 13 gennaio, dal giovedì alla domenica dalle ore 16 alle ore 20.
Apertura in altri orari su richiesta.
Per informazioni, 0585 775216 email fondazioneprogettisrl@gmail.com.
