Chissà quanti carrarini ci passano davanti, sfrecciando in macchina, ogni santo giorno. E chissà quanti conoscono la storia, che le sue mura raccontano. Parlo della chiesetta di San Ceccardo ad Aquas, posta lungo il Viale XX Settembre, subito all’ingresso (o all’uscita) della città. Carrara è bella, ma un tempo doveva essere a dir poco incredibile, se Hasting, navigando lungo le coste della penisola italica, la scambiò addirittura per Roma (!!!) e la puntò per depredarla. Era costui, uno dei più famosi e vittoriosi vichinghi di tutti i tempi, con dozzine di città saccheggiate in numerosi regni d’Europa e Africa settentrionale. Lasciate le navi ad un approdo poco lontano, entrò in città da solo, fingendo di voler comprare provviste per i suoi uomini e poi chiese al vescovo di essere battezzato. Ammesso nella comunità cristiana, si finse dunque ammalato e, appena rientrato tra i suoi uomini, simulò d’esser morto. I cittadini di quella, che, allora, si chiamava Luni ed il loro vescovo, andarono a prelevare la salma per seppellirla in terra benedetta, ma appena il feretro, accompagnato dai Vichinghi, giunse nella cattedrale, dalla cassa saltò fuori re Hasting, più vivo e cattivo che mai, decapitò al volo il povero vescovo e fece man bassa delle ricchezze dell’antica Carrara. Leggenda vuole che, là dove cadde la testa spiccata dal collo del religioso, sorse una fonte miracolosa, che esiste ancora oggi e la cui acqua, pare, sia, ironicamente, portentosa per la cura del mal di capo .Quando oggi, spaparanzati sul divano, guardate quelle serie tv che celebrano i Vichinghi e le loro gesta, sappiate che uno dei più gagliardi fra loro transitò per la nostra Carrara, e tagliò pure la testa di quel vescovo, di nome Ceccardo, che poi ne sarebbe diventato il santo patrono (checché ne dica Sant’ Andrea ).
Foto di Cristina Maioglio