Nel girone B della serie C, la Carrarese, suo malgrado, sta vestendo i panni di Babbo Natale, con mesi di anticipo. E sì, perché il turno infrasettimanale, giocato mercoledì 19 ottobre, ha visto la squadra di mister Dal Canto uscire sconfitta da Imola, in una gara che definire rocambolesca è poco. Tre punti persi e regalati alla compagine romagnola, se si considera che la Carrarese ha avuto due rigori a favore (dei quali uno sbagliato) e ha giocato metà del secondo tempo in superiorità numerica, per l’espulsione di un giocatore dell’Imolese. A questo si aggiunga che, già in condizioni di parità numerica, la Carrarese aveva evidenziato una superiorità qualitativa, che si era, però, manifestata solo in una serie numericamente considerevole di situazioni ed occasioni, senza riuscire a concretizzarle e a trasformarle in reti, mentre l’Imolese ha avuto la capacità di sfruttare due, delle tre occasioni avute in tutta la partita, ovviamente, compresa quella all’ultimo minuto (95′) apparecchiata da un errore pacchiano della retroguardia azzurra.
Non è la prima volta che la Carrarese esce sconfitta al cospetto di avversari modesti, dopo aver sciorinato prestazioni positive e/o sprecato occasioni irripetibili. Era successo con l’Alessandria, che aveva colto la prima vittoria stagionale dopo quattro sconfitte proprio contro gli azzurri (e l’Alessandria ha vinto solo una delle altre otto gare giocate), era successo a Montevarchi dove la squadra di mister Dal Canto aveva sbagliato il calcio di rigore del possibile pareggio nell’ultima azione della gara (e il Montevarchi ha vinto solo una delle altre otto gare giocate), è successo mercoledì a Imola.
Siccome tre indizi fanno una prova, non c’è dubbio che la definizione di Babbo Natale del girone sia la più indicata per la Carrarese, ferma in classifica a quota 15, frutto di cinque vittorie e quattro sconfitte, e scesa in una graduatoria cortissima al settimo posto, in attesa di ricevere allo stadio dei marmi Quattro Olimpionici Azzurri, nel posticipo serale di lunedì 24 ottobre, la capolista Reggiana, che ha tre punti più degli azzurri ed è, quindi, sul piano teorico raggiungibile.