Se Los Angeles è “La Città degli Angeli” già a partire dal nome, anche Carrara può dire la sua. Rechiamoci, quindi, in piazza Alberica e volgiamo lo sguardo verso il tetto del Palazzo del Medico. Una sorta di portabandiera rapace impugna una croce a cui è aggrappato, giustappunto, un angioletto. Un tempo aveva anche le gambe, ma una furiosa tempesta di vento di qualche anno fa, gliele tranciò di netto. Tuttavia, diceva quello: “Perché camminare, quando si può volare?”. E, a questo riguardo, non tutti sanno che questa banderuola fu piazzata lì per commemorare un luttuoso evento. Si narra infatti che, parecchi anni fa, un circo viaggiante abbia proposto, proprio lì in Alberica, uno spettacolo di equilibrismo su filo sospeso nel vuoto che ebbe purtroppo, come tragico epilogo, la caduta, con conseguente morte, del coraggioso funambolo. Chi ama volare sa che “il cielo non tradisce”. Infatti, a tradire quel poveretto fu l’atterraggio, cioè la terra. Da oggi in poi, quindi, quando osserverete questo angelo, fate conto che sia quello sfortunato equilibrista. Egli volle sfidare la gravità… in pratica, volle volare e, affrontando quel filo sospeso, volle far volare con lui tutti i presenti, regalando loro un sogno, per quanto breve. Non ci riuscì e di certo, come l’angioletto che lo ricorda. Quel giorno egli avrebbe preferito avere le ali, piuttosto che le gambe (anche le ali del rapace portabandiera sarebbero andate bene…). Tuttavia ci provò e, nel dubbio, io, personalmente sto, sempre dalla parte di chi vola e fa volare. Voi? 😁