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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Copriamoci, così, senza pudor…

DiMarco Germelli

Set 13, 2022

“La malizia è negli occhi di chi guarda”. Non la pensavano così nel 1564, quando la Controriforma stabilì che le nudità dei santi e delle altre figure presenti nei luoghi di culto, andavano censurate o addirittura distrutte. Ad alcune opere vennero pertanto disegnate sopra delle braghe, ma molte altre vennero ridotte in macerie irrecuperabili. L’incarico fu affidato a Daniele da Volterra, che da allora fu soprannominato con il nomignolo di “Braghettone”. Qualcuno, però, ci aveva pensato prima di qualunque papa: se vi recate presso il civico 7 di Piazza Duomo, a Carrara, troverete, infatti, in un incavo della facciata di uno degli edifici più antichi della città, questo putto, raffigurato proprio nell’atto di coprirsi le vergogne. Leggenda vuole che lì venissero esposte a pubblico ludibrio le donne adultere. Che sia vero o no, a coprirsi può ben pensarci l’opera stessa, senza interventi che la rovinino o, peggio, la distruggano. Fu il pudore che inventò il vestito, per poter maggiormente godere la nudità😁