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Diari Toscani

Giornale di cultura, viaggi, enogastronomia e società

Lascia parlar le genti, o torre che non crolli all’impeto dei venti…

DiMarco Germelli

Ago 30, 2022

La torre, nel gioco degli scacchi, si muove in linea retta, in orizzontale o verticale, per un qualsiasi numero di case inoccupate, finché non arriva alla fine della scacchiera o non resta bloccata da un altro pezzo. Ma è in alto, che essa si sviluppa. Pertanto, mentre passeggiate per via Santa Maria a Carrara, quando giungete nei pressi del civico 13, buttate uno sguardo verso il cielo e vi troverete davanti una Casa-Torre!

Le casetorri venivano, per lo più, costruite ed impiegate in zone di difficile accesso, durante il medioevo per presidiare ed all’occasione difendere, con forze esigue, ma in maniera molto efficace, un passo o un punto strategico, in aree montagnose o costituite da rilievi importanti o, anche, su crocevia o direttive da controllare. Parallelamente alla funzione tattica militare, erano, anche, utilizzate come abitazioni padronali. Come diceva il saggista Roland Barthes: “Sguardo, oggetto, simbolo, la torre è tutto ciò che l’uomo decide di metterci, e questo tutto è infinito. Spettacolo guardato e guardante, edificio inutile e insostituibile, mondo famigliare e simbolo eroico, testimone di un secolo e monumento sempre nuovo, oggetto inimitabile e costantemente riprodotto, è il simbolo puro, aperto a tutti i tempi, a tutte le immagini e a tutti i sensi: la metafora irrefrenabile“.

Poi, oh… se vi piace anche meglio😄