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Diari Toscani

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La storia di William Walton alla Dickens Fellowship di Carrara

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Ago 25, 2022

Viaggio nello Yorkshire sulle tracce di William Walton è il titolo della conferenza, curata da Marzia Dati, presidente della Dickens Fellowship di Carrara, che si terrà nella sede dell’associazione, in piazza Alberica 2, sabato 27 agosto alle ore 17.30. L’evento, creato per celebrare i 150 anni dalla morte di William Walton, sarà seguito da una passeggiata a San Martino nei luoghi in cui visse l’imprenditore inglese che grande fortuna fece a Carrara con il commercio del marmo.

William Walton (1796-1872), imprenditore, armatore e benefattore, incarnò l’ideale dell’uomo vittoriano, esempio di lealtà, correttezza commerciale e di liberismo economico. Le segherie di Groppoli in località San Martina e di Puccinetta, entrate in funzione negli anni ’60 del XIX secolo, sono la prova di un uomo che portò a Carrara la Rivoluzione Industriale. Non è un caso che il municipio di allora, abbia sentito il dovere di tributargli imperitura riconoscenza, come scrive Marcello Bernieri nella sua monografia William Walton e il suo Tempo, (SEA, Massa, 1993) con una targa marmorea apposta sul muro del palazzo costruito dallo scultore Tommaso Lazzerini, noto come la Casa dell’Angelo. Solo un mese dopo la sua morte, l’amministrazione comunale conferì al nipote Giovanni Goody, la cittadinanza carrarese in omaggio alla memoria dello zio.

Alla luce del “lascito” di William Walton alla città di Carrara, la filiale italiana della Dickens Fellowship, che nella sua attività di ricerca finalizzata alla ricostruzione scientifica dei rapporti di Carrara con l’Inghilterra e gli Stati Uniti, dedica una conferenza all’inglese illustre. Marzia Dati presenterà le sue ricerche, svolte in collaborazione con la Wakefield Historical Society e The Friends of Beckett Street Cemetary di Leeds, relative al ritrovamento della tomba di Walton a Leeds e la sua ultima dimora a Horbury (Wakefield). Dati illustrerà anche gli interessanti rapporti di Walton con lo scultore Ferdinando Pelliccia (1808-1892), direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

Un atto doveroso – ha spiegato Marzia Datinei confronti di un uomo che si fece promotore di opere che costituirono spinte innovatrici per l’economia e la cultura di Carrara”.