Lunedì 21 ottobre alle 18 al ridotto degli Animosi il progetto per la candidatura di Carrara a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026 sarà illustrato alla città nel corso di un incontro pubblico. La città apuana è stata selezionata nella cinquina finale assieme a Pescara, Todi, Gibellina e Gallarate, prossima tappa ora, il 25 ottobre, l’audizione a Roma davanti alla giuria. Per l’occasione la delegazione carrarese esporrà il proprio dossier dal titolo ‘Carrara: da 2mila arte contemporanea’ redatto con il coinvolgimento di numerose realtà del territorio, sia pubbliche che private, il supporto tecnico della Fondazione Fitzcarraldo di Torino e un board curatoriale composto da Cinzia Compalati, Maura Crudeli, Pasquale Direse, Federico Giannini ed Emanuele Guidi.
Curatore, scrittore e ricercatore, attualmente dottorando alle università di Reading e Zurigo, Emanuele Guidi ha sviluppato per Carrara 2026 il progetto artistico ‘THE BLUE MARBLE, Matters of tomorrow. Il marmo blu, materie del domani’. “Quello che propongo – spiega Guidi – emerge da una riflessione sulla materia, l’ambiente, l’economia e le storie di Carrara e propone un approccio che aiuti a ridefinire l’identità della città. Il titolo, The Blue Marble, deriva dal titolo della celebre foto del pianeta Terra scattata dagli astronauti dell’Apollo 17 nel 1972, e sottolinea l’intenzione dell’intero programma artistico: chiamare in causa la ‘materia’ attraverso cui Carrara è notoriamente percepita ma al contempo invitare a scardinare quegli stereotipi che limitano la possibilità di formulare altri immaginari e progettualità future differenti. The Blue Marble parte quindi dalla monocultura del marmo bianco, dai suoi lasciti e dalla sua estetica, per ampliare la scala della ricerca e azione, concentrandosi sull’intreccio metabolico degli elementi, dove acqua ed aria operano come catalizzatore, conduttore e raccoglitore dei sottoprodotti delle attività umane; sottolinea e confonde il confine tra naturale ed artificiale, tra scarto e materia prima, tra natura e cultura, per tracciare la continuità tra corpi terrestri, umani e più che umani. Il programma attraversa i cinque ambiti della programmazione di Carrara Capitale dell’Arte Contemporanea seguendo tre metodologie principali: ricerca, partecipazione, festa. Il nucleo principale si compone da un programma di residenze d’artista di ricerca e produzione tra arti e scienze che mettano al centro materie/materiali e nuove tecnologie attraverso pratiche non-estrattive. Le altre parti del programma prevedono la produzione di opere, installazioni, progetti performativi ed editoriali che supportino l’incontro tra voci locali e discorsi di rilevanza planetaria dove altri materiali, saperi e dialoghi su futuri possibili si sviluppano a partire dai lasciti e scarti del presente”.
Emanuele Guidi è curatore, scrittore e ricercatore. Attualmente dottorando in Practice in Curating (University of Reading, UK e Zurigo, CH), ricercatore borsista presso ADA, Archiv der Avant-garden, Dresda e docente presso NABA, Milano. Dal 2013 al 2022 è stato direttore artistico di ar/ge kunst, Kunstverein di Bolzano. Il suo libro Henry Martin: An active ear è in uscita con Spector Books, Leipzig e Ada, Dresden con il supporto dell’Italian Council.