Oltre 450 iscritti dall’Italia e un migliaio di presenze a Cerreto Laghi. Il Campionato Mondiale del Fungo ha celebrato, con tanto di torta e candeline, il suo decimo anniversario con una edizione particolarmente riuscita, dalla formula alle presenze. Per il secondo anno, infatti, è stato un “mondiale di svolta” dove non ha vinto chi raccoglieva più funghi ma chi… ha saputo celebrare la bellezza nel sapere andare a raccoglierli. L’iniziativa, che si è tenuta sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 a Cerreto Laghi, ha infatti visto premiate le persone che hanno raccolto non solo il fungo più bello, ma anche chi ha riconosciuto il valore ambientale dell’ecosistema fungo con un componimento, artistico o testuale, nel cosiddetto “taccuino del fungaiolo” e la capacità di raccogliere rifiuti dal bosco. Da quest’anno una piacevole sorpresa: l’immondizia rinvenuta (complice anche la raccolta della precedente edizione) è diminuita. Riportato nel bosco, anche, un corno di un cervo raccolto erroneamente come rifiuto.
Il campionato, nato da un’idea di Fra’ Ranaldo, è stato organizzato dalla Cooperativa di Comunità I Briganti di Cerreto e dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Alle premiazioni sono intervenuti anche Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale, Giuseppe Vignali, direttore dell’ente, Maura Catellani, consigliera Emilia-Romagna, Enrico Ferretti, sindaco di Ventasso, Elio Ivo Sassi, per la Provincia di Reggio Emilia e consigliere del Parco. Era presente anche il sindaco di Fivizzano Gian Luigi Gianetti, nel segno di una iniziativa che unisce Toscana ed Emilia.
Vincitori della decima edizione del Mondiale del Fungo sono stati: nella categoria singolo 1° classificato Simone De Florian (Ziano, Trento), 2° Guido Davide Croce (Imola), 3° Daniela Contini (Cintano, Torino), per altro sindaca di Cintano un comune di soli 246 abitanti; nella categoria squadre 1° La Compagnia delle Cappelle (Busalla, Genova), 2° Boletus Club (S. Stefano Magra, La Spezia), Al don di Galet (Verricchio, Rimini).
“Da due anni abbiamo cambiato la formula di questo mondiale – ha commentato Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino – perché dopo i primi anni dove contava la quantità di funghi raccolti ora siamo passati a giudicare la loro bellezza. Intendiamo mettere in rilievo la bellezza della frequentazione dei boschi e dei benefici che tale pratica ha sulla nostra mente e sul nostro corpo. Questo mondiale, inoltre, è un lavoro di squadra importante per il territorio che ancora una volta ha dato una risposta positiva”.
“Il mondiale è un progetto che compie dieci anni e che dimostra di sapere stare a spasso coi tempi – commenta Fra’ Ranaldo, ideatore dell’iniziativa – osservo con piacere che ancora una volta sono giunte persone da diverse zone d’Italia, anche per il gusto di ritrovarsi e, ora, di scoprire in un modo nuovo il bosco. Ora hanno opportunità di diventare campioni del mondo tutti, con meno agonismo, più festa e rispetto per l’ambiente”.
Premiato dal Parco nazionale, con una targa, il giornalista decano Settimo Baisi (Acquabona, di Ventasso) con un “sentito ringraziamento costante e prezioso di tanti anni di giornalismo in Appennino”.
Particolarmente riuscito, a bordo lago, l’evento di sabato: “dalla raccolta alla padella” un laboratorio coinvolgente a cura dell’associazione A Passeggio nel Bosco con la messa in scena della filiera del fungo dalla raccolta delle materie prime, alla cernita, monda e lavaggio, taglio, preparazione cottura e assaggio finale. Al ristorante Iglo, invece, ha dimostrato come impiegare i funghi in cucina lo chef micologo già docente di ALMA Scuola Internazionale di Cucina Fulvio Vailati Canta. Complice la stagione è risultata particolarmente riuscita e ricca di diverse specie la mostra micologica.