foto di Pietro Marchini
Ascolto il frinire delle aeree cicale, guardo volteggiare passeri e piccioni in mezzo agli aghi dei miei alberi, mi giunge il cicaleccio di una bellissima coppia di gazze, osservo il passaggio spesso frenetico di moltitudini di cani al guinzaglio dei loro padroni, osservo i colori al sorgere del sole e i lunghi raggi che mi giungono al tramonto, poi la pioggia cadendo solitaria e silenziosa, lava le mie fronde e rinnova il verde del tappeto erboso. Mi presento, sono il Pineto, che ospita alcune fra le possibili risorse del territorio: “la Torretta di Avvistamento Ottico” fatta costruire da Napoleone durante la sua campagna d’Italia, chiamata dai marinelli “‘l Furtin”, oggi sola, perduta e abbandonata; il campo sportivo dove un tempo si esercitava nelle sue performances la società calcista “La Portuale”, oggi sostituita dai moduli della scuola Taliercio e un domani, chissà. Ma il male non è tutto qui, a due passi da me la scuola Dante Giromini è ancora chiusa, la biblioteca è impraticabile, così come il giardino un tempo meta di ragazzi e studenti. Potrei continuare all’infinito nel risaltare i guai di questo grande e sfortunato territorio, quando odo voci che parlano del rifacimento del manto stradale di via Modena nel tratto finale verso il mare. Era doveroso farlo, ma una domanda mi sorge spontanea: perché si interviene soltanto in prossimità degli stabilimenti balneari per rendere la vita più agiata a chi a Marina risiede una settimana, invece di dare la precedenza ai bisogni di chi nel comune ci abita 365 giorni all’anno? Pinete, aiuole, marciapiedi attendono da anni di essere sistemati nell’interesse di tutti, ma si preferisce sperperare soldi in eventi, fuochi artificiali e “smoke gets in your eyes” per non vedere.
Nei torridi pomeriggi estivi trovano un poco di refrigerio tutti quegli attempati signori che non possono frequentare la spiaggia: io sono felice di accoglierli, ma non posso non notare come questi siano costretti a camminare in un terreno accidentato da radici affioranti, deiezioni canine e anche di esseri così detti umani. Ma quello che maggiormente mi rattrista, lo si può osservare anche dalla foto, è l’incuria totale, la mancanza di manutenzione che impedisce a molti anziani e soprattutto ai disabili di poter usufruire di uno spazio dignitoso, attualmente occupato da formiche e zanzare. “lasciate ogni speranza, voi che pensate”, un nodo alla gola mi impedisce di continuare.
Saluti, Il Pineto via Garibaldi est Marina di Carrara.