foto di Silvia Meacci
Sono stati portati a termine con successo i controlli effettuati dalla Polizia Municipale nei mesi di luglio e agosto per individuare i veicoli rubati in città. Sia in occasione di perlustrazioni mirate, sia durante il servizio consueto, i vigili hanno infatti potuto recuperare nove motocicli, due biciclette da corsa e sei auto, tra cui perfino tre vetture noleggiate e mai restituite al termine del contratto. È ovvio che chiunque, se derubato di un’auto o di una moto, si reca a sporgere denuncia. Non è sempre scontato, invece, che lo si faccia quando a essere sottratta è una bici. Consuetudine che sarebbe bene adottare per rientrare facilmente in possesso del mezzo, in caso di ritrovamento. Sul sito del comune di Firenze, nella sezione “Polizia Municipale”, si pubblicano via via le foto delle bici recuperate per rintracciarne i proprietari.
Esiste anche un gruppo Facebook, “Bici rubate e ritrovate a Firenze”, che “è stato creato per condividere le foto di biciclette sottratte, con la speranza, un giorno, di rinvenirle. Ma anche per permettere a chi acquista una bici di seconda mano di verificare che non sia una bici rubata”. “S.O.S ! Aiutatemi a trovarla, me l’hanno fregata in Via Cimabue mentre facevo la spesa alla Coop” scrive così Gracel Lacay sul gruppo, dopo aver postato la foto della sua bici. E come lei tantissimi altri. Le due ruote che girano per Firenze sono innumerevoli. Per parcheggiarle si utilizzano finanche tre lucchetti, ma non si è mai certi di ritrovarle là dove si sono lasciate. I ladri sono abili, riescono a troncare grosse catene, pure in pieno giorno. Il mercato dei furti e della ricettazione a Firenze è fiorente. Che fine fanno le bici rubate? Alcune sono abbandonate nei posti più improbabili, quelle di marca partono per altre nazioni, molte vengono riciclate per essere vendute online, ma anche nella stessa città. Non è raro che, dopo l’ennesimo furto subìto, un cittadino esasperato decida di comprare una bici usata a prezzi stracciati in “posti” trovati con il passaparola, con il dubbio che si tratti di un mezzo rubato, perché, guarda caso, è maldestramente riverniciato di nero, come a cancellare ogni traccia di riconoscibilità.
Il gruppo Facebook ha pubblicato anche una serie di regole per rendere più difficile la vita ai ladri: scegliere una catena a maglia quadrata spessa con un lucchetto, se si opta per una chiusura economica, se invece si è disposti a spendere di più, sono consigliati lucchetti che costano a partire dai 60 euro. Legare la bici in più punti: fermare la ruota anteriore ( che sovente viene “pizzicata”dai ladri, vista la facilità a smontarla) e assicurare la ruota posteriore. Personalizzare il più possibile la bicicletta, in modo che dia nell’occhio e sia riconoscibile, anche se è preferibile avere una bici esteticamente non appetibile. Infine, denunciare sempre il furto perché, se caso mai la si dovesse rivedere da qualche parte, allucchettata, non sarebbe poi possibile riprenderla. Se invece si è denunciato il fatto, saranno i poliziotti a forzare il lucchetto per voi! E se siete stanchi di vedervi rubare le bici, esiste il “Registro Italiano Bici”. Targare la bici, è il miglior antifurto! A Firenze qualche anno fa, grazie al progetto “Lamìbici”, a cura dell’Ufficio Città Sicura, sono state effettuate delle targature con un “Easy Tag”, adesivo indelebile con i dati del mezzo, collegato al Registro Italiano Bici.