Avevamo già parlato di cornici, in passato, qua sopra, no? Ecco. In Via Beccheria, a Carrara, qualcuno doveva avere particolarmente a cuore questa notizia, tratta da un quotidiano, tanto da -appunto- riporla in un Graffito cornice (con tanto di chiodo che lo tiene affisso al muro), a beneficio di tutti i passanti.
Come l’Informazione dovrebbe essere al servizio della Verità (e viceversa), è altrettanto vero che, consciamente o meno, chiunque di noi va sempre in cerca della propria, di Verità. E vogliamo informare di essa il mondo intero.
Una cornice diventa l’elemento che ci indica che cosa e dove dobbiamo guardare, è un vero e proprio punto di riferimento scelto e messo in evidenza da chi ci sta dando, giustappunto, un’informazione e che guida la nostra percezione.
Ma una cornice senza un muro a cui appenderla è ben poca cosa. Come pure un graffito, senza un muro su cui imprimerlo, non ha ragion d’essere. E, di conseguenza, si spampana e muore anche la Verità che, rispettivamente, quella cornice avrebbe incorniciato e di cui gli incorniciatori ci avrebbero voluti informare tramite il graffito.
Ben lo diceva, il film del 1992 “Codice d’Onore”, con Tom Cruise e Jack Nicholson, nella sua scena probabilmente più iconica:”Tu non puoi reggere la verità! Figliolo, viviamo in un mondo pieno di muri (….); voi mi volete su quel muro, io vi servo in cima a quel muro!!!”.
Detto, fatto. Il muro è servito. Che sia per una cornice, per un graffito, o per un graffito-cornice, fa lo stesso😄. La Verità, quella che sia, vi si può, finalmente, appoggiare.
(E qualcuno, in basso, ha pure commentato: “Bello”!).