Atmosfera carica di emozioni quella della serata di venerdì 9 agosto che ha visto, nell’ambito della rassegna La Cappucciniana di Massa, la proiezione del docufilm “A sud di nessun nord” del regista apuano Fabrizio Ferrante su un soggetto di Selenia Erye e Maurizio Bonugli. Ad assistere alla proiezione anche il video reporter Enrico Zermani e l’artista Erika Ferrari giunti da Parma. “Il film ha saputo toccare le corde più profonde del pubblico, invitandolo a riflettere su questioni urgenti e delicate – ha detto Erika Ferrari che ha all’attivo diverse collaborazione con la coppia Ferrante Erye – Molto ben bilanciato, tecnica perfetta, e soprattutto un grande focus su parole e sguardi umani, in un mondo che si è un po’ troppo inaridito. Ferrante, già noto e apprezzato a Parma per il suo lavoro come regista a Tele Ducato Parma, ha dato vita a quest’opera con una sensibilità rara, che solo un artista di grande cuore può esprimere. Dopo il successo ottenuto al Parma International Music Film Festival con “Angeli”, dove aveva ricevuto una menzione speciale, Ferrante ha sentito l’urgenza di raccontare una nuova storia. Una storia che potesse avvicinare il “noi” al “loro”, ricordandoci che “la nazionalità è un evento puramente casuale”.
Il docufilm affronta con delicatezza la questione dell’immigrazione, mostrando come spesso ci si senta privilegiati solo per appartenere a una cultura o nazione ritenuta superiore. Il titolo stesso, “A sud di nessun nord”, invita a riflettere su come etichettiamo gli altri, dimenticando che, in fondo, siamo tutti semplicemente esseri umani. Alla proiezione hanno partecipato oltre 250 persone, e la serata si è aperta con interventi di esperti sul tema dell’immigrazione, che hanno l’importanza di un dibattito sempre più approfondito. Il film è stato acclamato non solo per la sua qualità tecnica, ma soprattutto per l’umanità con cui sono stati ritratti i giovani protagonisti.
Il copione, nato dalla collaborazione tra la scrittrice Selenia Erye e il poeta Maurizio Bonugli, è stato reso ancora più toccante dalla voce dell’attore fiorentino Gabriele Bonafoni. Al termine della proiezione, il pubblico ha tributato un lungo e sentito applauso, e persino il vescovo francescano di Massa, Monsignor Mario Vaccari, ha espresso il suo sostegno, profondamente colpito dal messaggio del film.
La carriera artistica di Ferrante è in piena evoluzione. Il suo talento è indiscutibile, ma è soprattutto la sua capacità di mettere la propria arte al servizio di chi, in Italia, è spesso percepito come diverso o pericoloso, che lo rende unico. “Ci auguriamo che “A sud di nessun nord” possa essere proiettato in numerose sale cinematografiche, circoli culturali e scuole – ha concluso Erika Ferrari – ispirando altri registi e giovani a raccontare storie che ci ricordino chi siamo: semplicemente esseri umani. “Un’ottima narrazione e una scelta stilistica impeccabile,” ha commentato il video maker Enrico Zermani.