Dopo venti giorni di preparazione e dopo i test amichevoli contro la Primavera e contro la Virtus Entella di domenica scorsa a Tavarone, per la truppa di Mister Calabro è giunta finalmente l’ora del primo impegno ufficiale: la Carrarese sfiderà sabato 3 agosto alle ore 18 allo Stadio Comunale di Chiavari, il Catania per il primo turno di Coppa Italia. L’unico precedente ufficiale fra le due compagini risale a 41 anni fa: era il 24 agosto del 1983, Carrarese e Catania giocarono proprio in Coppa Italia la seconda giornata del girone eliminatorio (all’epoca il primo turno della competizione consisteva in una fase a girone per accedere agli ottavi di finale), in uno Stadio Dei Marmi gremito per un match che passerà agli annali come una delle partite più iconiche della storia azzurra.
Il Catania dei brasiliani Pedrinho e Luvanor e allenato da Di Marzio, l’anno precedente, aveva ottenuto la promozione nella massima serie, arrivando terzo in serie B dietro solo al Milan e alla Lazio; mentre la Carrarese la stagione prima aveva vinto la Coppa Italia di Serie C in finale contro il Fano. Purtroppo quell’annata è ricordata soprattutto per la serie B sfumata a poche giornate dalla fine, per via della sconfitta interna contro il Brescia, con Mister Orrico che in estate passò proprio alle rondinelle insieme a Bressani, Aliboni e Lombardi.
La campagna acquisti dell’estate 83 vide come grande protagonista il ritorno tra le file azzurre, e nel calcio professionistico, di Marco Cacciatori dopo aver sconfitto la sua grave malattia. Marco, per tutti “Cacetta”, carrarino doc, nel 1978 era stato acquistato dal Perugia, in serie A, dopo aver segnato 25 gol in serie D con la maglia della Carrarese. Aveva esordito in massima serie alla seconda giornata di campionato, contro l’Inter, segnando il gol del pareggio a pochi minuti dalla fine; continuò tutta la stagione con il Perugia dei Miracoli, che arrivò secondo in classifica senza subire neanche una sconfitta; tuttavia a fine campionato fu ceduto in Serie B al neo-retrocesso Vicenza.
Dopo un malore in allenamento a Cacciatori venne diagnosticato un tumore ai testicoli e il calciatore carrarese dovette affrontare ben due interventi chirurgici. Nonostante la grinta e voglia di lottare la sua stagione terminò sei mesi prima della fine. Seguirono circa due anni di cure e inattività calcistica fino al 1981, quando Marco ricominciò a giocare in seconda categoria ligure con i Fratelli Segnani, dove mise a referto 29 gol in 21 partite. Anche l’anno seguente, al Romagnano, mantenne una media di un gol a partita. Per questo, nell’estate del 1983 tornò alla Carrarese.
La partita d’esordio fu l’amichevole contro il Milan, nella sera in cui fu inaugurato il nuovo impianto d’illuminazione allo Stadio dei Marmi. Cacciatori entrò soltanto nella ripresa, cosi come nelle successive amichevoli con Cremonese e Varese e contro il Cagliari in Coppa. Arriviamo dunque all’incontro fra Apuani e Etnei. Quella sera la differenza di due categorie non si notò per niente: il Catania sciupò un paio di occasioni nella prima frazione di gioco, ma, per il resto, l’incontro fu tutto a tinte gialloazzurre. Cacciatori subentrò al posto di Araldi al minuto 65’ e, pochi secondi dopo, la Carrarese trovò il gol del meritato vantaggio con Del Nero. A due minuti dalla fine l’arbitro fischiò una punizione da venticinque metri sulla trequarti destra per gli azzurri: la palla venne toccata per Cacetta che di sinistro fece partire un tiro violentissimo che colse impreparato il portiere Sorrentino. Due a zero e partita chiusa. Fu l’apoteosi, il bomber era tornato, lo stadio sembrava esplodere e tanti tifosi sugli spalti cominciarono a lacrimare per la commozione. Fu un gol che segnò un’epoca e lanciò la rinascita di un grande giocatore e di una grande persona che vinse la sua partita più difficile nella vita contro un male enorme.
Oggi, quarantuno anni dopo quella rete, tante cose sono cambiate: la Coppa Italia ha sicuramente perso quel fascino da “Giant Killing”. Nell’81 gli azzurri detenevano la Coppa Italia di Serie C, oggi invece è il Catania il campione uscente. I siciliani, da diversi anni, non militano più nella divisione più alta del calcio italiano, e, soprattutto, la Carrarese è in serie B.
La gara di sabato 3 agosto sarà sicuramente molto difficile e impegnativa per i ragazzi di Calabro, ma sarà anche molto utile per prepararsi al meglio al campionato che sta per cominciare. Il passaggio del turno, in una competizione dove la Carrarese mancava da quattro anni, sarebbe una bella soddisfazione e regalerebbe alla squadra e ai tifosi una trasferta molto affascinante a Cagliari.