Ha circa novemila anni, ma non sembra, assolutamente, intenzionata a passare di moda. Anzi tutt’altro: la birra, una delle bevande più antiche della storia dell’uomo, non è finita mai fuori produzione, né ha mai perso il suo appeal nel variare di mode, abitudini, tempi e generazioni. Versatile e capace di abbinarsi perfettamente ai menu più tipici di tutti i paesi del mondo – pizza e birra, ad esempio: un classico italiano – la birra è un solido must anche nell’ormai avviato XXI° secolo, universale come il vino, dissetante come l’acqua, diffusa, e più sana, della Coca cola. Non esiste street food – tipica moda culinaria degli anni venti del duemila – che non abbia un truck con vari tipi di birra, non esiste un fast food che non la contenga tra le bibite proposte. E la “Festa della birra”, a livelli da rionale a internazionale, continua a registrare boom di presenze e di gradimento. Carrara è stata patria per oltre trent’anni della più importante festa della birra al di fuori dei confini della Germania, dove la mitica Oktober Fest di Monaco di Baviera esiste dal 1810 e mantiene vivo, ancora oggi, il gemellaggio con la cittadina di Inglostadt – il primo siglato dal comune apuano, risalente al 1962 – proprio in nome di quella birra, la Nordbräu di Inglostadt, che è stata la costante di tutte le edizioni della manifestazione e che sarà presente anche nella prossima edizione della Bier Fest, in programma dal 23 agosto al 7 settembre, che segnerà la ripresa dell’evento originale dopo un stop più o meno forzato di cinque anni.
Nordbräu è un gruppo gestito da un’impresa familiare, i Wittman, che si occupano di produzione di birra dalla metà dell’800. Ma la produzione della Nordbräu ha origini ancora più antiche. Già alla fine del ‘500, nel castello di Oberhaunstadt, oggi un quartiere di Inglostadt, si produceva birra facendo macerare il luppolo, specie botanica che aveva trovato in Bavaria un habitat ideale. Il birrificio passò sotto la gestione dei gesuiti tra il ‘700 e l’800, fino a quando Simon Wittman lo rilevò e cominciò a produrre birra in maniera industriale, comprando due birrifici già operativi a Inglostadt: la Ziegelbräu e la Lindermeierbräu. Fino al 1972 il marchio continuò ad essere Oberhaunstadt. Dal ’72 è diventato Nordbräu, ha ampliamente variato la gamma di prodotti proposti pur mantenendo sempre la tradizionale birra bionda bavarese protagonista della September Fest prima e della Bier Fest oggi. All’interno dell’azienda a Inglostadt esiste anche un museo della birra.