Cinque anni di stop sono tanti per una manifestazione, ma non sono comunque bastati a far dimenticare un evento – la festa della Birra di Carrara – radicato nella memoria collettiva di una città e in quella dei moltissimi affezionati che, annualmente arrivavano dal resto di Italia e anche dall’estero. Per tutti, cinque anni di malinconico rimpianto che, finalmente, è stato colmato dall’annuncio del ritorno della tanto amata festa di fine estate nella città del marmo, nella versione più simile a quella conosciuta per oltre quarant’anni.
September Fest, era il nome originale, nato per creare una sorta di assonanza con la celeberrima Oktober Fest di Monaco di Baviera; la prima edizione fu quella del 1976. Un tentativo ambizioso dell’allora amministrazione carrarese, guidata dal sindaco Sauro Dalle Mura, che nasceva dal gemellaggio siglato tra Carrara e Inglostadt: un modo per favorire uno scambio culturale ed enogastronomico tra le due città. La primissima edizione si tenne allo storico Bagno Venezia, tra i primissimi stabilimenti balneari del litorale carrarese – aprì i battenti nel 1919 – e certamente uno dei più disponibili ad accogliere ogni novità, con un passato che, negli anni sessanta e primi settanta, lo aveva visto competere con i locali più famosi della Versilia per le serate musicali con le star della musica italiana e internazionale. La festa divenne subito un punto di riferimento per i carraresi e venne scelta la Caravella, all’epoca ancora in auge come pista di pattinaggio e come ritrovo di giovani, per poter accogliere il pubblico che si faceva sempre più numeroso. E poi non bastò più neppure la Caravella: la September Fest piaceva tanto, era un magnifico modo di chiudere l’estate locale e un ottimo richiamo – finalmente- per turisti e appassionati che arrivavano da fuori città. E allora si passò nel piazzale della IMM che ritrovava quasi tutta l’immensa animazione che, negli anni ottanta e novanta, gli veniva dalla famosa manifestazione dedicata al marmo, all’epoca la più importante del mondo. Le estati carraresi del tempo erano scandite da quei due appuntamenti: la fiera Marmi e Macchine a giugno, la September Fest tra fine agosto e inizio settembre.
La sfida fu vinta: la September Fest divenne la più grande ed importante festa della birra in puro stile tedesco che si teneva fuori dai confini della Germania e arrivò a registrare più di 120 mila visitatori ogni anno. A imitazione dell’evento di Carrara, fioccarono, in Italia svariate feste della birra, ma nessuna riuscì mai ad eguagliare il consenso su cui poteva contare la September Fest. Molto dipendeva dall’organizzazione quasi totalmente bavarese dell’evento: il cibo, la musica, gli spettacoli, tutti gli addetti alla manifestazione, le scenografie e ovviamente la birra erano originali tedeschi. Veramente, entrare alla September Fest dava l’impressione di essere fulmineamente traportati in Bavaria. Ma accanto ai tedeschi c’era anche un solido zoccolo duro di collaboratori locali che ugualmente garantivano il successo della manifestazione.
La rinascita della festa della birra, oggi Bier Fest, passa dal recupero dei migliori aspetti della manifestazione originaria: dalla continuità della birra, ancora la stessa, prodotta nello storico birrificio di Inglostadt, alla qualità del cibo fornito da un team altoatesino, che, sì, solo tecnicamente è italiano, ma che ha la stessa tradizione culinaria della Germania, alla parte dell’intrattenimento musicale, alle scenografie che sono ancora in quello stesso stile tedesco entrato nel cuore dei visitatori della festa.
Il nome è leggermente cambiato, alcuni personaggi storici non ci sono più, vinti dallo scorrere del tempo, ma quello della Bier Fest 2024 è assolutamente un ritorno. In grande stile.