Terza e ultima parte
Gli altri due Archetipi che rappresentano meglio il marchio di Plutone, oltre allo Scorpione, sono l’Ariete e i Gemelli. Nel primo segno dello zodiaco, Plutone si manifesta come energia primaria, istintiva, come forza e volontà, come impulso irrefrenabile. Qui troviamo la parte più vitale di Plutone, quella correlata al nuovo seme che spinge per rompere il guscio e uscire dalla terra, quella che lotta per la sopravvivenza e per affermare il proprio potere primitivo. Nel segno dei Gemelli troviamo invece la doppiezza, la scaltrezza, l’inganno, e la grande capacità di affabulare attraverso le parole, oltre che la maestria di nascondere e di svelare, spesso anche attraverso l’ironia. L’Archetipo dei Gemelli, come abbiamo visto nell’articolo dedicato a questo segno, ha sempre un lato nascosto, un lato ombroso, triste, tetro, oscuro, che a volte rimane celato prima di tutto a sé stesso. Per contro, si trova in territori a lui non congeniali nel segno del Sagittario, troppo ingenuo, spontaneo, bonario. Troppo fiducioso e così poco incline a scavare nei meandri oscuri della realtà e della vita. Così come nella Bilancia, che ha sempre troppo in conto di non ferire e non turbare la quiete altrui, che vorrebbe sempre compiacere e accontentare tutti, e che mal volentieri si presta ad andare a tirar fuori tutte le bruttezze e le malvagità nascoste nel proprio o nell’altrui armadio. Vorrebbe sempre risultare carino, elegante e gentile, mentre l’energia plutoniana, come abbiamo visto, ha il compito spesso antipatico e poco piacevole di tirare fuori tutta la melma che si nasconde sotto alle belle apparenze. Ma il territorio più lontano dal suo habitat naturale, Plutone lo trova certamente nel segno del Toro, segno votato alla semplicità e alla quiete, alla tranquillità, che proprio non capisce perché dovremmo complicarci la vita in sentieri così cupi, così difficili e soprattutto così pericolosi, come quelli plutoniani. Segno che più di tutti detesta, e cerca di evitare più possibile, la tipica tensione drammatica plutoniana, e il bisogno di questo pianeta di creare costantemente situazioni di crisi, attraverso le quali sperimentare una continua morte e rinascita interiore.
Del resto, dobbiamo ricordare che la posizione di Plutone in un determinato segno zodiacale non è un fattore rilevante a livello individuale. Come abbiamo già più volte ripetuto, questi pianeti transpersonali sono troppo lenti perché la loro posizione in un segno risulti significativa nella lettura del Tema Natale. E Plutone è il pianeta più lento di tutto il nostro sistema solare, tanto che per compiere un intero giro della ruota impiega quasi 250 anni. Inoltre, la sua orbita è molto inclinata rispetto all’eclittica, ed è altamente eccentrica. Questo significa che il suo transito risulta piuttosto irregolare. In un anno si può spostare massimo di 2 gradi sulla ruota. A volte anche meno. Da quando è stato scoperto, quasi cento anni fa, ha fatto meno di mezzo giro della ruota. Per via della sua orbita irregolare non impiega lo stesso tempo a transitare nei vari segni dello zodiaco. La sua permanenza in un segno può variare da un minimo di 12 anni, e fino ad un massimo di oltre 30. La sua orbita è così eccentrica e così ellittica che in alcuni periodi si trova più vicino al Sole di Nettuno. Se vogliamo analizzare il suo attuale giro della ruota per intero, dobbiamo risalire al 1822, anno più recente in cui è entrato nel segno dell’Ariete, dando inizio così ad un nuovo ciclo, e dobbiamo spingerci fino al 2066, anno in cui chiuderà il ciclo varcando l’ultimo grado dei Pesci. Vediamo così in rapida successione il suo movimento: dal 1822 al 1851 è in Ariete (29 anni), dal 1851 al 1882 è in Toro (31 anni), dal 1882 al 1912 è in Gemelli (30 anni), dal 1912 al 1937 è in Cancro (25 anni), dal 1937 al 1956 è in Leone (19 anni), dal 1956 al 1971 è in Vergine (15 anni), dal 1971 al 1983 è in Bilancia (12 anni), dal 1983 al 1995 è in Scorpione (12 anni), dal 1995 al 2008 è in Sagittario (13 anni), dal 2008 al 2023 è in Capricorno (15 anni), ed arrivando ai giorni nostri da Marzo 2023 è entrato in Aquario e ci resterà fino al 2043 (20 anni), per poi passare infine dal 2043 al 2066 nel segno dei Pesci (23 anni). Per valutare il suo impatto e la sua portata nella vita e nella personalità del singolo individuo, conviene perciò concentrarsi su altri fattori, come la sua posizione nelle case, specialmente se, come vedremo meglio in seguito, si trova in particolari punti chiave. Inoltre, possono essere particolarmente rilevanti, come abbiamo accennato, anche gli aspetti che fa con i pianeti personali e, ancor di più, con i luminari. E con Plutone abbiamo terminato così anche questa sezione dedicata ai pianeti principali per l’interpretazione astrologica. A partire dal prossimo articolo, ci sposteremo su un altro piano: parleremo brevemente delle case astrologiche e in particolar modo di due assi molto importanti che formano la cosiddetta “croce di incarnazione”. Per il momento è tutto. Vi ricordo che se avete dubbi, domande o se volete mettervi in contatto con me, potete farlo scrivendo a cristianbertoli@hotmail.it, oppure sui miei canali Facebook e Youtube al nome “Cristian Samarpan Bertoli” dove potete anche trovare altri contenuti di questo tipo. Vi aspetto la prossima settimana.
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