Se qualcuno, a bruciapelo, vi chiedesse: “Cosa sai fare?”, quante cose vi verrebbero in mente, in risposta?
Parlare, leggere, contare, camminare, guidare, usare il computer, cucinare, scrivere, dipingere, scolpire, investire in borsa, suonare uno strumento, ballare, recitare, fare bricolage, giocare a ramino…L’elenco potrebbe essere potenzialmente infinito.
E se quel qualcuno, non pago, rincarasse la dose, chiedendovi, ancora: “E, di tutte le cose che sai fare, qual è quella che ti riesce meglio?” che cosa gli rispondereste?
Ebbene, un uomo della strada ha voluto rivendicare, scrivendolo su questo muro di Via Roma in Carrara, sotto il loggiato antistante la Pubblica Assistenza, che lui di cose ne sa far tante, ma quella che gli riesce meglio è amare.
E vi pare poco?
Magari costui, chiunque egli sia, se sale in bici si scalama (tradotto dal dialetto carrarino: cade rovinosamente) per terra dopo aver percorso due metri; se cucina gli spaghetti, gli vengono scotti ed immangiabili; se canta, mette in fuga le cornacchie; se scrive una lettera, stupra la grammatica, violenta la sintassi e massacra l’alfabeto; se prova a riparare qualcosa, peggiora ulteriormente il danno; se gioca a pallacanestro, contraddice il nome stesso di quello sport, non facendo mai cesto.
Però sa amare, ed è la cosa che gli riesce meglio. Una cosa assolutamente non scontata in un mondo come il nostro, in cui, quelle che dovrebbero essere le basi elementari del buon vivere – tipo amare, appunto – vengono spesso, bellamente, ignorate dai più.
Ed allora vien proprio voglia di fare il tifo per l’ignoto graffittaro, invitando caldamente colei che egli invita a rimanere con lui, a rimanerci…perchè, che diamine, di gente che sa amare e che lo fa meglio di ogni altra cosa, non se ne incontra mica tanta😄!
E se invece costei fosse rimasta del tutto indifferente di fronte a cotanto curriculum, beh, pazienza ….come diceva Albert Camus: “Non essere amati è solo sfortuna, non saper amare è una tragedia”.