È tutto vero, la Carrarese è in serie B. Nella gara di ritorno della finalissima playoff giocata allo stadio dei Marmi Quattro Olimpionici Azzurri, ha battuto il Vicenza grazie ad una rete del solito Finotto al 5′ del primo tempo ed ha guadagnato così l’accesso alla serie cadetta dalla quale la società marmifera mancava dal lontano 1948, scatenando l’entusiasmo in una città bardata di giallo azzurro dai monti al mare.Un risultato storico costruito mattone dopo mattone durante gli otto anni della gestione del patron Manrico Gemignani e del presidente Fabio Oppicelli, periodo in cui per sei volte sono stati disputati i playoff per la promozione.Che è arrivata finalmente al termine di una stagione iniziata con una campagna acquisti importante e che dopo una prima parte con luci ed ombre ha avuto una svolta dopo la 21a giornata quando con una scelta coraggiosa e risultata vincente la società ha deciso di esonerare con la squadra quarta in classifica mister Dal Canto e sostituirlo con Antonio Calabro. Il cambio di mentalità e di schema imposto dal nuovo tecnico ha permesso alla Carrarese di inanellare nelle venticinque gare (diciassette di stagione regolare e otto di playoff) sotto la guida del nuovo allenatore una serie di risultati positivi che hanno risvegliato la passione della tifoseria arrivata a sostenere la squadra in massa anche in trasferta. Tornando alla finale, rispetto alla gara di Vicenza, nella formazione iniziale mister Calabro ritrova sulla corsia destra Zanon che ha scontato la squalifica, in mediana Capezzi torna al posto di Zuelli e nel tridente offensivo Palmieri è preferito a Della Latta.
Turnover anche per il Vicenza che ritrova Ferrari al centro dell’attacco a rilevare Pellegrini. Trovano posto nell’undici iniziale anche Sandon e Talarico che prendono il posto di Delle Monache e Fantoni.Parte subito forte la Carrarese che al primo tentativo passa in vantaggio. Sugli sviluppi di una punizione Schiavi libera Zanon sull’out destro, cross immediato al centro nei pressi dell’area del portiere dove Finotto prende l’ascensore e di testa deposita in rete alla destra di Confente. Tarda ad arrivare la reazione del Vicenza arrivato all’appuntamento dopo una striscia di ventitre gare senza sconfitta e aver subito nelle precedenti sette gare dei playoff, prima di quello di Finotto, un solo gol e su calcio di rigore. Troppo lenta, elaborata ed in orizzontale la manovra dei biancorossi ospiti che non vanno oltre a collezionare calci d’angolo senza mai impensierire Bleve chiamato ad intervenire solo su un paio di prese alte di assoluta ordinaria amministrazione. È anzi la Carrarese che potendo giocare di riconquista e di rimessa confeziona l’occasione per il 2-0 su una rapida combinazione tra Palmieri e Panico che libera Finotto davanti a Confente provvidenziale ad evitare il raddoppio. La ripresa comincia con un cambio per parte. Tra gli azzurri entra Della Latta in mediana al posto di Capezzi mentre l’allenatore del Vicenza Vecchi nel tentativo di aumentare il potenziale offensivo della sua squadra inserisce un attaccante, Pellegrini, per un difensore centrale, Cuomo, arretrando De Col nella difesa a tre.
Ovviamente il Vicenza si riversa in avanti nel tentativo di pervenire al pareggio. Con le squadre lunghe e con l’andare del tempo la gara si innervosisce e in pochi minuti vengono ammoniti Talarico (poi sostituito da Delle Monache), Della Latta, Rossi e Illanes. La Carrarese si difende con ordine e in pratica Bleve non effettua una parata degna di questo nome. Anzi gli azzurri giocando in contropiede avrebbero la possibilità di raddoppiare con una (auto)traversa colpita da Pellegrini e con un colpo di testa impreciso di Giannetti su cross di Belloni entrambi subentrati nel frattempo a Panico e Zanon.
Dopo sette minuti di recupero arriva il triplice fischio nel tripudio dei tifosi che assiepano lo stadio dei Marmi Quattro Olimpionici Azzurri pieno di autorità tra le quali il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, il sindaco di Carrara Serena Arrighi, gli assessori Crudeli, Dazzi, Benfatto, Guadagni, Lattanzi e Lorenzini coinvolti come tutti nelle feste e nei balli al momento della premiazione mentre sul viale XX Settembre chi è rimasto a casa a vedere la partita in televisione ha già cominciato i caroselli di una lunga serata attesa da 76 anni.