seconda e ultima parte
Urano in ogni caso spinge ad un costante rinnovamento, ad una versione 2.0 di noi stessi, una versione più aggiornata. È il pianeta dell’innovazione. Viene spesso associato al mito di Prometeo, colui che disobbedì a Zeus, che osò andare contro le regole, per portare “il fuoco” agli uomini. In altri termini Urano rappresenta anche tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia, con le innovazioni tecnologiche, con il progresso, con la fantascienza, e con tutto ciò che aiuta e spinge l’uomo a progredire. È correlato alle mani, e a tutto ciò che è specificatamente u-mano. Le invenzioni, l’ingegno, le scoperte, sono tutte simbologie legate a questo pianeta. È un pianeta decisivo, sia nel senso che taglia, ha la facoltà di re-cidere in un colpo solo con il passato, sia nel senso che il suo influsso porta sempre a momenti ed eventi particolarmente rilevanti, incisivi. Urano è tempismo: rappresenta un’altra dimensione del tempo, rispetto a quella di Saturno, una dimensione centrata sulla singolarità e su un presente radicale, sull’attimo che fugge, sull’evento irripetibile. Rappresenta quello che i Greci chiamavano Kairos, il momento opportuno, l’occasione irripetibile da cogliere al volo. Rispetto a Chronos-Saturno che invita alla calma, alla pazienza, e ad un tempo che può essere calcolato, misurato, programmato e per certi versi ciclico, Kairos è l’evento che non può essere in alcun modo programmato, previsto, ponderato. Urano è così. Ha questo carattere decisivo, che non tollera rimandi. Ora o mai più, potrebbe essere il suo motto. È il pianeta della svolta, dell’occasione, dell’opportunità, ma anche della catastrofe, cioè di tutti quegli eventi che in un colpo solo ci spostano da dove siamo, deviando in modo deciso e decisivo il nostro cammino. Mentre Chronos ha un carattere quantitativo, Kairos ha una natura qualitativa, mentre Chronos è un tempo sequenziale, ordinato, Kairos è l’evento che spezza la ciclicità e la sequenzialità, che introduce una spaccatura e rende qualitativamente determinante questo preciso istante. Nell’iconografia classica, Kairos viene spesso raffigurato come un giovane con la testa per lo più calva ma con un bel ciuffo di capelli che parte dalla fronte e si estende in avanti. Questa raffigurazione simboleggia il fatto che non può essere afferrato per i capelli da dietro, una volta che è passato, ma soltanto quando ti viene incontro, soltanto nell’stante in cui sta accadendo. Come dice un celebre motto antico: “L’occasione ha i capelli sulla fronte, ma dietro è calva”. Per tornare alla analogia del fulmine, Urano chiede e porta la capacità di prendere decisioni lampo. Significativo in questo senso è anche il fatto che il suo ciclo coincida con il ciclo medio di una vita umana: Urano compie l’intero giro della ruota in 84 anni. Il che significa, praticamente, che ogni punto sensibile del tema natale, viene toccato da Urano una sola volta nella vita. Se passa sul Sole di nascita, lo fa una volta sola. Ora o mai più. Non c’è una seconda possibilità. E lo stesso vale per gli aspetti che fa con tutte le altre posizioni planetarie di nascita. Il suo cammino è in qualche modo sincronizzato con il nostro. E nei suoi passaggi scandisce i principali punti nevralgici della nostra esistenza. I punti decisivi della nostra vita.
Urano è il primo dei cosiddetti “pianeti transpersonali”: quelli che hanno una energia molto più profonda e potente di tutti gli altri più difficile da canalizzare, perché vanno oltre la personalità e l’ego con il quale per lo più siamo identificati. Sono pianeti che richiedono un lavoro interiore di consapevolezza, e la disponibilità da parte nostra ad arrenderci ad una forza più grande, che ci trascende. Una forza superiore che agisce come Volontà attraverso di noi. Per questo vengono più spesso visti e vissuti nelle loro parti ombra, piuttosto che nelle loro potenzialità. E l’ombra di Urano spesso porta le persone uraniane a vivere come dei disadattati, degli incompresi, degli emarginati. Anche quando non veniamo davvero isolati, se abbiamo un Urano forte nel tema natale, tendiamo a sentirci diversi, incompresi, incapaci di adattarci alle regole e ai costumi di questo mondo. Il che non è sempre piacevole. Soprattutto se combiniamo questa influenza uraniana con altre forze presenti nel nostro tema natale, che magari sono più conformiste, che portano un bisogno di riconoscimento e di appartenenza. Un’altra ombra di questo pianeta è, per ovvi motivi, l’instabilità che esso porta. Quel punto del tema natale dove cade il nostro Urano di nascita, spesso, indica che in quel settore, in quell’ambito, faremo fatica a costruire qualcosa di solido e duraturo nel tempo. Tenderemo piuttosto ad avere frequenti cambiamenti, sia che siamo noi attivamente a non riuscire a restare, sia che la vita ci porti questo, nonostante la nostra personale volontà. Urano inoltre agisce direttamente sul sistema nervoso, e quindi porta ad irrequietudine, nervosismo, tendenza agli scatti d’ira. Se la sua energia viene mal canalizzata può portare ad estremismo, ad una personalità opportunista, crudele ed eccessivamente egocentrica. Infondo, se ci pensate, per quanto siano cesellate da buone intenzioni, quasi tutte le rivoluzioni contengono una parte di eccesso di crudeltà e di estremismo, almeno potenzialmente. Emblematico per esempio il caso di Robespierre, nato con l’ascendente in Aquario e con Urano in prima casa, cioè in una posizione dominante nella formazione di base della sua personalità. Parleremo della particolare importanza di alcune case successivamente, quando avremo finito di passare in rassegna l’analisi e le qualità dei pianeti. E, visto che parliamo di Robespierre, diciamo che l’Aquario è proprio il segno in cui Urano è domiciliato, oltre ad essere il segno che, ovviamente, rappresenta e incarna meglio di tutti le caratteristiche uraniane. Se, in altri termini, abbiamo il Sole, l’Ascendente o uno stellium in Aquario, sicuramente l’impronta uraniana sarà in qualche modo particolarmente rilevante nella nostra personalità e nella nostra vita. Questo pianeta si trova inoltre esaltato nel segno della Vergine, segno che porta una marcata propensione per la tecnologia e per tutti gli strumenti di controllo e di dominio sulla natura, oltre che una irriducibile e instancabile spinta verso il costante automiglioramento, verso una versione migliore di sé. Un’altra ombra di Urano è una sorta di freddezza, di eccessivo distacco dalle emozioni e dai legami affettivi, che possiamo riscontrare come parti ombra dei due segni appena citati. Per contro, Urano non si trova a proprio agio nel segno dei Pesci, segno come abbiamo più volte detto particolarmente empatico, emotivo, travolto da una visione romantica della vita; in Cancro, segno troppo sensibile, troppo legato agli affetti, al passato e alle scomode e vincolanti radici famigliari, e in Leone, segno troppo dipendente dall’esigenza di vedere riconosciute le proprie qualità, e che proprio per questo mal si concilia con la radicale indipendenza che richiede questo pianeta. Anche al placido Toro non piace molto questo pianeta, perché porta troppa instabilità e scombussolamento, laddove il Toro aspira ad una vita il più possibile al riparo dagli shock, dagli scossoni e dai cambiamenti, specialmente se improvvisi. In pratica, avere un tema natale dominato da uno di questi ultimi segni e, contemporaneamente, avere un Urano forte, porta quasi inevitabilmente a vivere dei conflitti interiori, dovuti alla concomitante presenza di forze contrarie con cui dobbiamo in qualche modo fare i conti.
Come abbiamo detto, con Urano entriamo nei cosiddetti pianeti “transpersonali”, detti anche “generazionali”. Questo perché il loro movimento nella ruota zodiacale è talmente lento che, la loro presenza in un segno, non indica mai qualche cosa che riguarda la persona specifica, come invece può essere per il Sole, per Venere e, ancor di più, per la Luna. La posizione di Urano in un segno, così come per Nettuno e per Plutone, indica piuttosto delle tendenze generazionali. Per quanto riguarda nello specifico Urano, esso “resta” per così dire in un segno per circa sette anni. E quindi tutte le persone nate durante quei 7 anni avranno Urano nello stesso segno, seppur a gradi diversi del segno. Occorre perciò evitare di attribuire eccessiva importanza al segno in cui abbiamo Urano nel tema natale. Per valutare il suo impatto e la sua portata nella vita e nella personalità del singolo individuo, conviene piuttosto concentrarsi sulla sua posizione nelle case, specialmente se, come vedremo meglio in seguito, si trova in particolari punti chiave. Inoltre, possono essere particolarmente rilevanti anche gli aspetti che fa con i pianeti personali e, ancor di più, con i luminari, ma solo se sono aspetti molto stretti, ossia con massimo un grado e mezzo di tolleranza dall’aspetto esatto.
Come sempre vi ricordo che se avete dubbi, domande o se volete mettervi in contatto con me, potete farlo scrivendo a cristianbertoli@hotmail.it, oppure sui miei canali Facebook e Youtube al nome “Cristian Samarpan Bertoli” dove potete anche trovare altri contenuti di questo tipo. Vi aspetto la prossima settimana per parlare di Nettuno.