foto di Silvia Meacci
Presentata all‘Hotel Bernini Palace di Firenze la prima “Guida ai migliori beach club d’Italia”, una pubblicazione curata da Andrea Guolo e Tiziana Di Masi. Molto interessante il racconto della Di Masi, attrice e, per l’occasione, consulente esperienziale, che ha rivelato i retroscena della stesura della guida. Tutto parte, infatti, da un viaggio di un mese e mezzo, lungo le coste italiane. Un giro variegato ed intenso, in cui i curatori hanno voluto visitare e sperimentare un totale di 300 bagni, 225 dei quali sono stati poi inseriti nella guida. Solo quattordici strutture hanno ottenuto tre “ombrelloni gold”, il punteggio più alto. Si tratta di beach club liguri, sardi, campani, friulani, siciliani e toscani. Tanti gli aspetti valutati, location, cibo, design, servizi, mare e soprattutto la qualità umana, l’energia, il sorriso e la capacità di rendere accessibili i luoghi tenendo viva la tradizione pur con un occhioall’innovazione. “Ogni beach club è differente perché sono le persone a farne la differenza” ha detto la Di Masi. Il libro non è solo una guida, ma anche scrigno di storie, pensiamo all’antico bagno La Lanterna a Trieste, l’unico in Italia che ancora tiene separata la clientela, uomini da una parte e donne dall’altra. Curiosa anche la storia del bagno di Giulianova la cui foto è stata inserita nel primo dizionario Zanichelli come immagine illustrativa della definizione di stabilimento balneare.
Durante la serata sono stati assegnati i premi ai migliori bagni: La Dogana con la cucina di Luca Morroto a Capalbio, best beach restaurant della Toscana 2024, La Spiaggetta di Cavoli all’Isola d’Elba, best location per la privacy, e l’Isolotto Beach Club di Porto Ercole. La Versilia si è rivelata, tuttavia, la riviera più vincente: per la ristorazione, il Bagno Gilda si è accaparrato il premio “Cà Maiol Award”, l’Alcione quello per la sostenibilità e Maitò ha superato tutti per gli arredi e le sculture, forte attrattiva per la clientela vip amante dell’arte. Il Bagno Piero ha vinto la sezione “Heritage” per la tradizione. Il primo premio “Best beach club Toscana 2024 “, assoluto numero uno, è andato al Beach Club Alpemare di Forte dei Marmi. Dal 2017 di proprietà della famiglia Bocelli, si conferma uno spazio caratterizzato dall’eleganza pur nella semplicità e modello per l’alta moda e gli eventi dei brand del lusso. Sicuramente un rifugio per le star che qui trovano privacy e coccole.
Premio alla carriera a Gianni Mercatali, autore, comunicatore, giornalista, il cui amore per la Versilia sfida il tempo. “I toscani, da Boccadimagra fino a Capalbio, pur nelle varie diversità, hanno un tipo di accoglienza peculiare. Sanno porsi in modo positivo e amicale verso il cliente. È vero, il mare è diverso lungo la costa – ha detto Mercatali – ma anche in Versilia è pulito, con il libeccio ci sono le alghe, ma non è inquinato. Il bello della Versilia è che tutto cambia perché tutto rimanga uguale. Mentre a Punta Ala nel 1969 non c’era nemmeno il porto, la Versilia già a fine ottocento aveva i bagni. Ha una radicata tradizione di ospitalità balneare con gestioni familiari ma anche con nuovi imprenditori che hanno investito nel rispetto della tradizione. Vince quindi la spiaggia pettinata, l’irrinunciabile piatto di spaghetti con le arselle e la tenda che garantisce superprivacy ma anche apertura e ospitalità”.