È nato a Messina, Vincenzo Nibali, ma per due anni, agli inizi della sua carriera, ha vissuto in Toscana, militando nel team della Mastromarco, e, già prima, in categoria juniores, sempre in Toscana, aveva vinto il Giro della Lunigiana. La Toscana gli è rimasta nel cuore: per questo motivo e per la sua straordinaria carriera ciclistica, la Regione Toscana ha voluto tributargli la più alta onorificenza regionale: il Pegaso d’Oro. Il premio venne istituito dalla Giunta regionale nel 1993 per segnalare cittadini italiani o di altri Paesi, che hanno reso un servizio alla comunità nazionale e internazionale attraverso la loro opera in campo culturale, politico, filantropico e del rispetto dei diritti umani e consiste nella riproduzione del cavallo alato Pegaso, simbolo della Regione Toscana, ripreso da una moneta attribuita a Benvenuto Cellini, oggi conservata al Museo nazionale del Bargello di Firenze.
L’importante riconoscimento verrà consegnato a Nibali dal presidente Eugenio Giani lunedì 3 giugno alle 12,30 nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione in piazza Duomo 10, a Firenze.
La parabola sportiva di Vincenzo Nibali è stellare: accanto a innumerevoli vittorie in ogni genere di gara, Nibali ha vinto Giro d’Italia, Tour de France e La Vuelta, entrando nel Gotha dei soli sette campioni di ciclismo che hanno eguagliato questa impresa e cioè Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome e, avendo vinto anche due classiche monumento come la Milano Sanremo e il Giro di Lombardia fa parte, con Merckx, Hinault e Gimondi, dei soli quattro ciclisti della storia che hanno inanellato le vittorie nei tre Giri a tappe internazionali più due classiche. Nibali si è ritirato nel 2022; dal 2012 vive con la famiglia a Lugano.