Secondo il mondo cristiano, i momenti peggiori per il prosieguo del culto, sono sorti a seguito di quanto avvenuto nel concilio di Calcedonia nel 451 d.C. e dopo che Martin Lutero appese le famose 95 tesi sul portone della chiesa di Wittenberg. Il primo evento determinò la prima grande scissione tra le diverse chiese cristiane, seguita poi dal distacco definitivo di quella definita ortodossa nel 1054, anche se le date variano a seconda degli studiosi. Il secondo, che avvenne all’incirca nel 1517, provocò quella che viene, ancor oggi, studiata col nome di Riforma Protestante. Da quella data sorsero un’infinità di chiese indipendenti, ognuna delle quali con una sua visione del mondo e un suo insieme di regole e dogmi. Si potrebbe dire che questo evento epocale sia stato l’ultimo a definire nuove forme di religione, ma non è esatto, perchè negli ultimi decenni del XX secolo si è sviluppata una sorta di rinascita mistica, specie in Europa, che ha dato vita a diversi culti religiosi che, staccandosi totalmente dalle radici ebraiche, cristiane e musulmane (le tre principali religioni monoteiste con il maggior numero di seguaci) o comunque dai riti orientali più conosciuti, possono essere quasi tutte raggruppate sotto un solo nome: New age. Questo è un termine che raccoglie in sé un mondo, davvero, vario e sterminato, che avrebbe bisogno di centinaia di articoli per essere compiutamente descritto, per cui mi limito a classificarlo come una forma di misticismo che pesca un po’ da antichi riti sciamanici legati al culto della terra, della Dea madre, di divinità norrene e celtiche, mischiandoli a teorie filosofiche moderne, con un pizzico di ufologia e chi più ne ha più ne metta. Con questa ampia scenografia alle spalle alla quale non ho voluto dedicare più spazio, anche se so che i più puntigliosi avranno di che criticare e ridire su quanto ho accennato, si presenta un evento che nel 2005 – e non sarà l’unico in quell’anno, ma ne parleremo più avanti – spariglia ancora una volta le carte in tavola.
In quell’anno negli Stati Uniti, il consiglio per l’istruzione del Kansas, per soddisfare le pressioni di quella forte falange cristiano-protestante che prende alla lettera tutto ciò che è scritto nella Bibbia e più precisamente in quello che noi chiamiamo Antico Testamento, decide di permettere l’insegnamento del creazionismo nei corsi di scienze in alternativa all’evoluzionismo. Non staremo qui a decidere chi abbia ragione o meno, ma a illustrare la figura del Professor Bobby Henderson, laureato in fisica all’Oregon State University che, in segno di protesta, a scopo parodistico, si inventa un culto tutto suo, quello del Flying Spaghetti Monster in Italiano conosciuto come il culto del Prodigioso spaghetto volante più noto come Pastafarianesimo. Nella lettera di presentazione inviata al Kansas State Board of education, il profeta, come si autodefinirà il professore, sostanzialmente, afferma di credere in un’entità creatrice soprannaturale del tutto somigliante ad un groviglio di spaghetti al sugo con delle polpette di carne (piatto che in America viene spacciato per italiano, ma che di italico ha ben poco). Sostiene, anche, che se le teorie scientifiche alla base di un’istruzione universitaria, possono essere messe alla pari con quelle creazioniste basate su quanto scritto nella Bibbia, allora anche le sue devono essere messe nelle stesse condizioni, perché nessuna religione al mondo si fonda sui principi galileiani delle scienze moderne, per cui se vale una, valgono anche le altre. Elenca poi più avanti le regole ed i dogmi di questa nuova religione, basati sia sulla pura fantasia, sia sulle normali regole naturali, chiamandoli gli otto condimenti (in contrapposizione ai dieci comandamenti) detti anche otto “io davvero preferirei che…”, emana codici di condotta ed anche un modo nuovo di pregare introducendo la parola Ramen (un piatto tipico giapponese) al posto dell’amen cristiano. I seguaci sono chiamati Pirati, perchè si vestono come loro e per farsi riconoscere devono indossare uno scolapasta come copricapo. Arriva anche a riunire tutti questi precetti nel libro sacro del Prodigioso Spaghetto Volante (che a casa mia conservo nella libreria accanto alla Bibbia, al Corano ed alla Bhagavadgita) il cui inizio dà la misura di ciò che vuole essere, ovvero un libro goliardico, ma di protesta: “Non chiamatemi pastore perché voi non siete pecore”. Tutto sarebbe rimasto nell’ambito della scherzosa protesta, se non fosse stato che, partendo dagli Stati Uniti, questo movimento non avesse cominciato a crescere a dismisura tanto che nel 2011 in Austria, l’Ufficio dei trasporti di Vienna riconosce ad un giovane il diritto ad esporre sulla propria patente una foto con uno scolapasta in testa ed analoga situazione si ripete a Brno in Repubblica Ceca permettendo ad un altro ragazzo di mettere sulla carta di identità una foto con uno scolapasta in testa, in ossequio ad una legge che permette di mettere sui documenti di identità una fotografia con un copricapo per ottemperare ai dogmi della propria religione. Nel dicembre del 2015 la Nuova Zelanda è stata la prima nazione a riconoscere il pastafarianesimo come religione, tanto da permettere ai suoi officianti di celebrare matrimoni, cosa che è poi avvenuta nel aprile dell’anno successivo. Stessa cosa è avvenuta nei Paesi Bassi nel 2016 dove, però, a seguito di ricorsi non è possibile apporre foto col copricapo rituale sui documenti. è nata In Italia la Chiesa pastafariana nel 2012 ed attualmente ha un supremo capo definito Pappa, acclamato col nome di Paolo l’Apostrofo detto il “Malmostoso”.
Si potrebbe affermare, comunque, che l’idea di Henderson non fosse del tutto nuova e che abbia preso spunto da un movimento simile, chiamato dell’Invisibile Unicorno Rosa, sorto all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, identificabile in questa famosa citazione: «Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Questo lo sappiamo perché sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, il Credo negli invisibili unicorni rosa è basato sia sulla logica che sulla fede. Crediamo per fede che siano rosa; per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli.». Possiamo vedere il pastafarianesimo come un caso isolato? Niente affatto! Sempre nel 2005, per esempio, il giornalista Oliver Benjamin, in giro per il mondo alla ricerca di sé stesso, in un bar di Poi in Thailandia rivede il film “Big Lebowski” dei fratelli Cohen (uno dei miei preferiti in assoluto) e così racconta l’accaduto ad un’intervista alla CNN: “Mi sentii come se avessi visto una storia che mi presentava il metodo per gestire le difficoltà della vita. È stato probabilmente il film più commovente e divertente che io avessi mai visto.”
Quella sera stessa decide di fondare la nuova religione dandole il nome di Dudeismo, dal soprannome “the Dude”, il tizio (inspiegabilmente tradotto ne “il Drugo” nella versione italiana) che si porta dietro il protagonista del film, Jeffrey Lebowski, interpretato da un magistrale Jeff Bridges. Per capire la filosofia del personaggio e quindi della religione è strettamente necessario guardare il film, ma generalmente possiamo dire che esalta la pigrizia, distogliendo l’attenzione delle persone dalla frenesia contemporanea e dalle insoddisfazioni della società contemporanea. Il manifesto del Dudeismo recita così: “La vita è corta e complicata e nessuno sa cosa farci. Quindi non fare niente. Prendila con calma. Smettila di preoccuparti così tanto di andare in finale. Rilassati con qualche amico e qualche soda d’avena, e sia che fai strikes (massimo punteggio nel bowling) o gutters (zero punti) fai del tuo meglio per rimanere te stesso con te e con gli altri; che è come dire, tieni duro. O sopporta e sorridi” Chiunque può essere ordinato come ministro del culto, basta farne richiesta sul sito ufficiale e nel 2021 si contavano più di 600 mila persone ordinate, me compreso. In questo bailamme di culti sbucati dal nulla, non poteva mancarne uno tutto nostrano, balzato agli onori della cronaca grazie anche alle interviste che il suo fondatore, Gabriele Ceracchini, ha rilasciato al microfono del giornalista Giuseppe Cruciani durante la trasmissione “La Zanzara”. È il culto dello ShinSekai, che vuol dire Culto del Nuovo Mondo in giapponese. In realtà questo nuova corrente religiosa si basa su alcuni principi vegani, vegetariani e antispecisti (qualsiasi cosa voglia significare) e, per quanto se ne capisca, curiosando sul loro sito ssnuovomondo.org, consta di tre movimenti: il neomondismo, il culto di ShinSekai e il culto di Oltremondo. Il primo recita: “ll Culto del Nuovo Mondo (o Neomondismo) rende sacra la facoltà di ognuno di creare il proprio mondo, in ossequio alla lex naturalis, la quale dice “Onora il libero arbitrio, la parola data e il prossimo tuo”, il secondo: “Coloro i quali si astengono dal mangiare animali e dal causare loro sofferenza e sfruttamento possono aderire alla versione antispecista del Culto Neomondista che è il Culto di ShinSekai”. Mentre il terzo: “Il Culto di OltreMondo, riconoscendo la legge naturale, offre ai Neomondisti una visione spirituale non dualistica con cui effettuare un capovolgimento del sistema di pensiero dell’ego”. Una teologia farcita di concetti non facili da capire, ma accompagnati da precetti, dogmi, leggi spirituali tipo “Io sono quindi creo”, oppure “la Dea è in tutte le cose” o ancora “perdona il tuo prossimo e le relazioni speciali di odio e amore”.
Uno su tutti mi ha colpito: “Inizia e finisci i tuoi pasti mangiando una mela”. Forse in antitesi alla tanto vituperata mela di Adamo ed Eva, anche se poi di mela non si trattò, ma davvero non saprei. L’ultima rivelazione fatta, sempre ai microfoni della citata trasmissione, forse la più sconvolgente, è stata quella che la Terra, ovviamente piatta e immobile nel suo centro, poggia sulla schiena di un gigantesco elefante, resta da capire su cosa si appoggi il pachiderma, ma questa storia mi sembra di averla già letta da qualche parte, ed appartiene ad una leggenda di tanti, tanti secoli fa.
Da Gesù al Prodigioso Spaghetto Volante, passando per gli invisibili unicorni viola, I fratelli Cohen, ShinSekai e le teiere di Russell (andatevela a cercare perché non ho più le forze per scrivere), la strada fatta è davvero tanta, ma persistono ancora i dubbi, le perplessità a cui, oggi, non è possibile dare una risposta piena e convincente. Alcuni ci hanno tentato: uno dei miei scrittori preferiti, Douglas Noel Adams, ad esempio, affermò che la risposta all’Universo, la vita e tutto quanto è 42, pur asserendo che però era la domanda a non essere ben chiara. Un altro profeta, quello del culto di Quelo, disse invece che per le domande che assillano l’anima umana la risposta è dentro di noi, è comunque è sbagliata!
Io dico che forse l’unica cosa saggia da fare è come quando ci si blocca il computer e non sappiamo più che inventarci, se non spegnere e riaccendere. Quindi non rimane che andare a dormire, attendere di svegliarsi al mattino e sperare che tutto vada per il verso giusto.