La santoreggia (Satureja montana) è un’ erba aromatica, perenne, cespugliosa, a fusto legnoso. Le foglie sono sottili, strette, a forma di piccole lance, appuntite e di colore verde intenso: sono ricoperte interamente da una leggera peluria e se vengono sfregate, emanano un odore aromatico piuttosto forte che assomiglia al profumo del timo. La santoreggia ha piccoli fiori di colore bianco o roseo, raccolti in grappoli in cima ai fusti che fioriscono da giugno a settembre. La santoreggia selvatica vive in luoghi sassosi e rocciosi lungo i rilievi, in zone collinari e montane prediligendo posizioni in pieno sole. La possiamo raccogliere nei dintorni di Carrara a Torano, a Sorgnano, Miseglia, Codena , Colonnata e fra Gragnana e Castelpoggio, insomma nei paesi a monte. È considerata una pianta afrodisiaca molto rinomata, poiché agisce sul piano mentale accendendo la fantasia, favorendo l’immaginazione, tonificando i nervi e i muscoli.
Ma questa erba non ha solo questa caratteristica: ha, anche, proprietà antispasmodiche, antisettiche, stimolanti, stomachiche, carminative e espettoranti. È utile per combattere raffreddori e stati influenzali, è antinfiammatoria, aiuta a ridurre le principali infezioni a carico di intestino, reni e polmoni. Ha anche un’azione antiossidante: combatte l’azione dei radicali liberi e abbassa il colesterolo. Le foglie di santoreggia, in generale, hanno un sapore “pepato” e intenso , si usano fresche oppure essiccate e sbriciolate per aromatizzare i cibi. Aggiunte a fine cottura insaporiscono minestroni, piatti in umido sia di carne che di verdure, legumi, salse , ripieni e altro. Negli “ erbi”apuani , proprio per il suo particolare sapore, entra con qualche fogliolina nelle insalate o con un paio di rametti negli “erbi” da lessare.
Una curiosità: le nonne carrarine mettevano dei rametti di santoreggia nelle madie del pane e dentro i pensili della cucina per allontanare le formiche, mentre sui davanzali delle finestre delle camere erano solite tenere vasi di lavanda o santoreggia per tenere lontane le zanzare. A proposito di zanzare sembra che la “santoreza ” procuri sollievo contro le stesse punture di zanzara, di api e vespe, basta strofinare qualche fogliolina sulla pelle punta.