È stata un successo la serata organizzata dalla Delegazione Apuana dell’Accademia Italiana della Cucina al ristorante Il Ghignante a San Carlo Po per illustrare le caratteristiche dell’olio di qualità apuo-lunigianese e celebrare l’incontro tra la tradizione enogastronomica apuana e quella sarda. Renato Iardella, segretario della Delegazione Apuana, ha portato i saluti della Delegata Beatrice Vannini e ha aperto la serata sul tema: “Alla scoperta dell’olio, l’oro dei Malaspina”. Il simposiarca e relatore Alberto Sacchetti ha sottolineato l’importanza dell’olio extravergine d’oliva per il territorio toscano e in particolare per quello apuo-lunigianese. «Attualmente sono 800 gli ettari coltivati ad oliveto nella nostra provincia – ha spiegato il relatore -, 1022 le imprese agricole registrate alla Camera di Commercio ed è di circa tremila quintali la produzione annua di olio di qualità, 20 dei quali riguardano l’extravergine Igp Toscano, riconoscimento ottenuto nel 1998. Cinque di questi 20 hanno la menzione Colline Lunigianesi». Fra l’altro Sacchetti ha affermato «che l’olio di qualità del nostro territorio ha un basso tasso di acidità, è fruttato, caratteristica che gli viene conferita dalla cultivar Frantoio, e dolce grazie al Leccino». Ha poi parlato dei personaggi che hanno apprezzato l’olio apuo-lunigianese. Fra questi, il cardiochirurgo Gaetano Azzolina, il presidente Sandro Pertini, Cino Tortorella, il mitico Mago Zurlì dello Zecchino d’oro, il cantante Zucchero Fornaciari e lo scrittore Mario Soldati, l’inventore del turismo enogastronomico. Dopo la relazione, la cena curata dagli Chef Claudia Nicolini e Giorgio De Simio, molto apprezzata, che ha visto in tavola come protagonista l’olio Igp apuo-lumigianese rappresentato da Adriano Petacchi, titolare del Frantoio “Il Moro” di Fosdinovo, accompagnato dal collaboratore chef e sommelier Valentino Valtulina. Per antipasto il matrimonio fra il pane guttiau e il lardo di Adò, la panzanella toscana e la Bottarga di Muggine di Cabras con carciofo spinoso sardo. Come primi: testaroli pontremolesi con il pecorino stagionato sardo e Culurgiones di patata e formaggio su letto di ricotta ovina e tartufo fresco. Come secondo, maialino allo spiedo con patate arrosto e pinzimonio di verdure di stagione. Alla fine il gelato all’olio Moro con fiocchi di sale affumicato, caffè Bonotti Miscela Apuane e il liquore al Mirto. I piatti erano accompagnati da vini Doc: Vermentino del Candia dell’Azienda Conti e Cannonau di Sardegna dell’azienda Dorgali. Ad accademici ed ospiti sono state donate copie del libro “L’Oro dei Malaspina” di Alberto Sacchetti e confezioni dell’olio extravergine di oliva del Frantoio “Il Moro”. Una vetrofania dell’Accademia è stata donata agli Chef Nicolini e De Simio. Erano presenti, fra gli altri, Anna Pinucci Ricci, consultrice nazionale dell’Accademia e Delegata di Versilia Storica, Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia apuana e sindaco di Montignoso, Vincenzo Tongiani, presidente del Rotary Club Carrara e Massa e per quasi vent’anni presidente della Coldiretti, e Paolo Cellai, presidente del Rotary di Marina di Massa Riviera Apuana del Centenario.