In questo articolo analizziamo il pianeta più grande di tutto il nostro sistema solare, il pianeta che più di tutti è stato associato alla ricchezza, alla fama, al successo e alla fortuna, ovvero Giove: il re degli antichi dei, colui che si è guadagnato l’epiteto di “grande benefico” da tutta la tradizione astrologica classica. Non per niente si usa l’aggettivo “gioviale” per indicare una persona tendenzialmente allegra, che porta spensieratezza, una persona dal carattere mite, bonario, affabile, sereno, che porta buon umore. E Giove si presenta proprio così, nella sua natura essenziale. Rappresenta la fiducia e la capacità di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, di vedere il lato buono delle cose. Giove è un inguaribile ottimista e ci dona entusiasmo, calore, ci incoraggia, ci spinge ad espandere i nostri orizzonti e ad esplorare, a fare passi avanti, a buttarci, e a credere in qualcosa. È fondamentalmente un “espansore”: la sua funzione principale è proprio quella di espandere, allargare, ingrandire. Per questo è sempre stato associato alla ricchezza e all’abbondanza. Tuttavia, “di più” o “più grande” non sempre è sinonimo di “meglio”, e il semplice fatto in sé di espandere qualcosa, non è, in realtà, garanzia di un influsso o di un risultato benefico. Dipende molto dalla natura dell’oggetto che viene ingigantito. Per fare un esempio concreto: sappiamo bene che certe posizioni di Giove nel tema natale portano la persona ad avere la tendenza ad ingrassare. È pur sempre la manifestazione di una espansione. Comunque, nonostante alcune possibili sfumature non proprio desiderabili di questa funzione aumentativa, non c’è dubbio che Giove per lo più faciliti la vita. Il fatto che, per esempio, porti una carica di ottimismo e di fiducia, ci rende molto più propensi ad osare, a cogliere opportunità, e ciò ovviamente aumenta la possibilità di aprirci strade, possibilità, incontri, occasioni. Come dire: “la fortuna aiuta gli audaci”. Inoltre, il fatto che la sua influenza renda la persona particolarmente piacevole, affabile, socievole, se ci pensate, aumenta la probabilità anche di ricevere maggiori consensi, di ricevere appoggi e più in generale di essere benvoluto, cercato, scelto, premiato. Tutto ciò, ovviamente, inclina ad una maggiore propensione al successo e alla buona riuscita. La posizione di Giove nel tema natale individuale, quindi, può indicare non solo una maggiore fortuna in un ambito specifico, ma anche e forse soprattutto a credere di più nelle nostre possibilità di riuscita. Il segno, ma ancor di più la casa dove si trova, e gli aspetti che Giove eventualmente fa con altri pianeti nel tema natale, ci indicano dove dobbiamo avere più fiducia, dove possiamo e dobbiamo alzare un po’ il tiro e scommettere un po’ di più, “puntare un po’ più in alto”.
Se mi seguite da un po’, se avete letto altri miei articoli prima di questo, probabilmente avrete notato che, dal mio punto di vista, tendo ad avere una lettura diciamo così “bilancina”, della astrologia. Detto in maniera più chiara e semplice: per la mia esperienza sia personale che professionale, e per i miei studi, io credo fortemente che non esistano elementi astrologici esclusivamente positivi o negativi. Ogni segno zodiacale ha punti forti e punti deboli, e in ogni articolo ho sempre cercato di evidenziare entrambi i lati dell’Archetipo. Allo stesso modo, ogni pianeta ha aspetti luminosi e aspetti ombra, nessuno escluso. Questo mondo, in realtà, questa vita, è in sé intrinsecamente e ineluttabilmente duale. E nonostante la sua fama estremamente positiva, anche Giove, quindi, ha degli aspetti più “bassi”, e dei risvolti più “pericolosi” a cui dobbiamo portare attenzione. Uno di questi lo abbiamo già citato parlando della sua natura espansiva. Un altro lato ombra di Giove, per quanto possa sembrare strano, riguarda proprio la fiducia. Da una parte, infatti, troppa fiducia può portare ad avere atteggiamenti presuntuosi e arroganti, può portare insomma a sopravvalutare noi stessi e le nostre capacità, può gonfiare il nostro ego. Dall’altra, questo eccesso di fiducia, di ottimismo e di positività, può portare a sottovalutare i rischi e i pericoli. E questo accade spesso alle persone dominate da Giove, che tendono a non saper distinguere l’oro da ciò che luccica, che spesso peccano di ingenuità, che tendono a “fare il passo più lungo della gamba”. Giove inoltre è un pianeta estremamente edonista, e, se, da un lato, a lui si deve in larga parte la nostra capacità di goderci la vita, di assaporarla con gusto, dall’altro tende un po’ a intorpidire e impigrire dando l’impressione di “riposare sugli allori”. Una parola chiave legata a Giove da questo punto di vista è “soddisfazione”: da una parte quindi ci dà la possibilità di sentirci soddisfatti, appagati, pieni, e di credere che tutto andrà sempre bene, che ci sarà abbondanza, che tutto filerà liscio. E questo è davvero un bel modo di sentirsi: chi non vorrebbe sentirsi sempre così? Sereno, fiducioso, appagato e positivo? Peccato che diversi studi abbiano dimostrato come, quando un bambino cresce con l’impressione che tutto vada sempre bene, non dovendo affrontare mai una frustrazione, un senso del limite, senza una paura, senza fare alcuna fatica e completamente fiducioso delle proprie abilità, il risultato è un disastro. Innanzitutto perde la misura, di se stesso e della realtà. Perde molto anche in intelligenza, in capacità di adattamento e di far fronte alle avversità. In altri termini, come tutte le cose, anche Giove va preso nella giusta misura. Può sembrare preferibile, e di certo lo è, rispetto al pessimismo, alla sofferenza, al disagio, alla mancanza di fiducia. La mia intenzione, qui, non è certo quella di negare o di sfatare la natura benevola di questo splendido pianeta, bensì quella di ridimensionare tale natura, di darle il giusto peso e il giusto valore, senza far finta di non vedere i lati insidiosi che in essa si nascondono. Giove rappresenta di fatto la speranza, e di certo c’è bisogno della sua influenza, nella vita. Ma ha bisogno di essere in qualche modo “contenuto” per non esondare, per non crescere a dismisura, e per essere canalizzato bene. E questo lo vedremo meglio nel prossimo articolo, quando parleremo del tanto famigerato Saturno, che è un pianeta per molti versi opposto a Giove, ma che gli è anche complementare. Questi due pianeti in realtà rappresentano due aspetti chiave della nostra personalità. Due aspetti interdipendenti da cui derivano in larga misura la nostra capacità di realizzarci, di crescere e di portare a maturazione il nostro potenziale nel mondo e nella vita.
Mancano ancora però dei tasselli fondamentali, per comprendere a pieno la natura di Giove, che non si riduce soltanto a questioni di carattere psicologico o materiale. Giove è infatti anche uno dei pianeti che presiede alla conoscenza e alla sua espansione. Per essere più precisi ci dà accesso ad una conoscenza “superiore”, filosofica e simbolica, della realtà. Giove è il pianeta che dà un significato, un senso all’esistenza. È il pianeta della fede. Porta ad una espansione della consapevolezza. Nelle culture antiche, che non avevano perso il senso del sacro, esso rappresentava la Grazia, e spesso la figura del guru, della guida spirituale che ne era diretta espressione. In un linguaggio più moderno, oggi potremmo dire che rappresenta il nostro maestro interiore, la saggezza che c’è in noi, il nostro collegamento con il divino, con l’intelligenza universale, con l’assoluto. Non a caso i suoi due domicili sono in Sagittario e in Pesci. Nel primo ritroviamo sicuramente lo slancio, la visione ottimistica, l’espansione e la fiducia nella vita, la speranza, la generosità tipica del segno, ma anche quel bisogno di trovare un senso, un significato profondo, nella vita. Nei Pesci invece ritroviamo l’aspetto più specificamente mistico e spirituale, la capacità di entrare in connessione profonda con tutto il creato e con l’essenza divina che permea l’esistenza. Nel segno del Toro invece troviamo l’esaltazione di Giove come abbondanza, natura rigogliosa, ma anche come edonismo e tendenza al piacere. Ritroviamo in questo segno anche una natura per lo più benevola, allegra, positiva. Molto spesso le persone con forti valori in Toro hanno una natura pacifica e generosa, e tendono a pensare che le cose sono o dovrebbero essere semplici, e che, infondo, a tutto c’è una soluzione. Anche nel segno del Cancro Giove si trova in esaltazione, e questo perché Giove, come l’Archetipo della Madre che è associato al segno del Cancro, ha una natura estremamente protettiva, nutriente, dolce, rincuorante e rassicurante. Nel segno dell’Ariete alimenta il coraggio, la vitalità e l’intraprendenza, la capacità di buttarsi nelle cose, ma anche l’eccessiva imprudenza, in quello del Leone offre il lustro, la fama, il successo, la leadership, la calorosa generosità, ma anche la possibilità di un eccesso di orgoglio, di arroganza e di presunzione. Parlando della Bilancia mi sovviene un altro significato molto legato a questo pianeta che stavo quasi per dimenticare, ossia la giustizia che in questo segno è piuttosto spiccata. Quello della Bilancia, tuttavia, a mio avviso non è uno dei segni preferiti da questo pianeta, perché troppo indecisa e razionale, tende a frenare i suoi impulsi espansivi e ottimistici. Tuttavia in questo segno favorisce la diplomazia e l’armonia nelle relazioni. In Aquario Giove spinge verso l’autoaffermazione della propria natura e della propria vocazione, porta l’individuo a non volersi confrontare con le regole, con le imposizioni e con tutto ciò che è vissuto come una limitazione della propria libera espressione. C’è a volte un eccessivo idealismo che fa fatica a conciliarsi con la realtà dei fatti esistente e che tende a creare una difficoltà di giudizio, oltre che una espansione dell’orgoglio e la tendenza a sopravvalutarsi. Diciamo che, essendo un segno governato anche da Saturno, quello dell’Aquario, non è uno dei segni preferiti da Giove. E veniamo quindi ora alle posizioni in cui Giove si trova più scomodo, più inibito e meno in grado di dar sfoggio delle sue qualità, partendo dal Capricorno, altra sede di Domicilio di Saturno, in cui Giove proprio fa fatica a infondere calore, gioia, ottimismo e speranza. Il segno del Capricorno vede e vive tutto come faticoso, difficile, duro. Qui Giove si trova in “caduta”, così come nel segno dello Scorpione, che di certo non è un campione di leggerezza e di allegria, e che, come abbiamo visto, ha di solito dei seri problemi di fiducia, soprattutto nei confronti degli altri, e tende piuttosto a vedere nero anche dove nero non ce n’è. Trova spazio angusto anche in Vergine, segno troppo realista e troppo cerebrale per lasciarsi andare a slanci di apertura e di fiducia incondizionati. Qui infatti Giove è in esilio, come in esilio è nel segno dei Gemelli, dove tuttalpiù può rendere la persona eccessivamente logorroica o esageratamente burlona.
Devo qui però fare una importante precisazione, prima di concludere questo articolo: con Giove entriamo in una dimensione temporale molto più estesa di quelle che abbiamo incontrato fino ad ora. Se fino a Marte infatti possiamo parlare di un ciclo relativamente veloce, che dura mediamente uno o due anni per passare in rassegna l’intero zodiaco, a Giove occorrono ben dodici anni, per fare il giro della ruota e chiudere un ciclo. Questo significa che Giove impiega circa un anno a transitare in un segno zodiacale. Capite bene che in un’ottica così estesa, la posizione di Giove in un determinato segno nel proprio tema natale, è una questione molto meno personale, rispetto agli altri pianeti che abbiamo visto fino ad ora. In altri termini, se io ho Giove in Ariete, devo anche prendere atto che tutte le persone nate nell’arco di un intero anno, avranno Giove nello stesso segno. A questo punto, comincia a diventare più rilevante osservare altri elementi in relazione a questo pianeta nel tema natale. Elementi più specifici, come gli aspetti che esso potrebbe fare con altri pianeti del tema, oppure la casa che esso occupa. Elementi che esulano dagli argomenti che stiamo trattando in questi articoli, e che complicano notevolmente la lettura e l’interpretazione. Questo può darvi un’idea non solo di quanto può essere complessa l’analisi di un tema natale, ma anche di quanto essa possa essere specifica, precisa e ricca di sfumature. Tornando al nostro livello di lettura, invito come sempre alla cautela nel dare interpretazioni troppo riduzionistiche e semplicistiche di un pianeta che, per essere davvero compreso, va messo in rapporto a tutto il resto del tema natale. Per quanto abbiamo visto fino ad ora, se avete avuto la pazienza di seguirmi fino a qui, possiamo in compenso cominciare ad osservare come Giove ci infonda fiducia, ci protegga, ci dia ispirazione e ci suggerisca una maggiore apertura proprio in relazione al segno in cui si trova nel nostro tema natale. Se vogliamo per così dire attivarlo, nella nostra vita, se vogliamo entrare in risonanza con la sua energia, dobbiamo rispettare il suo specifico canale di espressione, dobbiamo passare attraverso la porta che l’Archetipo zodiacale abitato da Giove ci apre. Ossia, detto in altri termini, se ho Giove in Ariete, allora sarà connettendomi alle qualità di questo Archetipo che andrò a pescare e a sollecitare la presenza e le qualità di Giove dentro di me. Mi connetterò a Giove per esempio quando sarò coraggioso, quando avrò iniziativa, quando eserciterò le qualità arietine. Perché l’energia e l’influsso di Giove, nella mia persona, sono racchiuse dentro quell’Archetipo. Per una lettura ed una efficacia più specifica e più personalizzata, serve una persona competente che possa aiutarvi a sbloccare o liberare quel tipo di energia, tenendo conto di molti altri fattori in gioco.
Come sempre vi ricordo che se avete dubbi, domande o se volete mettervi in contatto con me, potete farlo scrivendo a cristianbertoli@hotmail.it, oppure sui miei canali Facebook e Youtube al nome “Cristian Samarpan Bertoli” dove potete anche trovare altri contenuti di questo tipo. Vi aspetto la prossima settimana per sondare insieme la natura del mitico Saturno.