TUTTO IL TIFO MINUTO PER MINUTO 33^ GIORNATA
INTER CAMPIONE D’ITALIA
Milan Inter 1-2
Ludovico Begali, il commentatore interista, è a fare la sfilata per la vittoria dell’Inter, ma tanto non avrebbe potuto dire niente, perchè non ha più voce visto che ha urlato per 90 minuti. Complimenti alla sua Inter che ha meritato il 19° scudetto. Quando vinceranno il prossimo potremo anche lodarli per la vera seconda stella. (Vinicia Tesconi, la commentatrice juventina, mamma dell’interista)
Genoa Lazio 0-1
di Pierluigi Califano
È di nuovo venerdì e come se fosse la cosa più normale del mondo, si gioca una giornata di campionato. Nello stadio più affascinante d’Italia si affrontano il Genoa e la Lazio. I locali giocano con una maglia gialla che ricorda il Chupa Chups alla vaniglia e la Lazio nel classico celeste e bianco. Sono stati giorni di addii e prenotazioni, che neppure il check in di Fiumicino lavora così tanto, tuttavia i romani sembrano disposti bene in campo e pressano alto con Castellanos che corre come il cane quando gli lanci il bastoncino al parco. Il Genoa gioca con il modulo: trincea Monte Baldo. Mentre Castellanos continua a vagare in preda ai suoi pensieri, accompagnato dalle mie imprecazioni, il Genoa ha qualche occasione in contropiede. Finisce il primo tempo e mi chiedo se ci sia un modo migliore per passare il venerdì pomeriggio, me ne vengono in mente almeno dieci. Esce Casale che oggi era concentrato come un concorrente della pupa e il secchione, lui era la pupa. Entra Romagnoli e la Lazio assesta la difesa e nel frattempo alza il baricentro con Kamada che finalmente ha trovato il suo posto nel mondo e Luis Alberto che dirige l’orchestra con l’unica nota stonata di Castellanos che continua a correre, lo ritroveranno sulla autostrada dei fiori nei pressi di Ventimiglia. Dopo un filtrante illuminante di Felipe Anderson, Kamada mette al centro e dopo un velo di Vecino, Luis Alberto porta in vantaggio la Lazio. Entrano Pedro e Cataldi e poi Rovella prende il posto di Luis Alberto autore di una prova sontuosa. La partita ha poco da dire, la Lazio si limita a controllare, il Genoa fa 485 cambi, entra anche il vicino di casa di Gilardino, ma non accade più nulla. La Lazio vince la partita meritatamente giocando in maniera semplice con gli uomini al posto giusto. Resta il rammarico di una posizione che avrebbe potuto essere migliore in un campionato davvero mediocre.
Fiorentina-Genoa: 1-1
&
Genoa-Lazio: 0-1
di Marco Germelli
La prima delle due gare in oggetto, lo ammetto mentre mi cospargo il zucchetto di cenere, me l’ero proprio pescata🎣😄
Ma, diceva Jesus il Nazareno, rivolto a quelli che sarebbero diventati gli apostoli: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Ecco…quindi la pesca ed il pescare tornano comunque buoni. Un Grifo maldestro Sampei butta la lenza a caso e spreca come al solito l’occasione di fare un buon bottino…nel primo caso -contro i Viola Gigliati- facendosi rimontare dopo esser passato in vantaggio…
Nel secondo caso, contro i biancocelesti capitolini, scialacquando millemila buone opportunità per poi farsi prendere a pesci in faccia, con un unico pesce, ma bello sostanzioso. “Pescatori di uomini”, dicevamo? Per l’appunto… Ciò significa prendersi cura dell’altro, volere il suo bene, rispettarne la dignità trascendente. Detto, fatto! In un amen, riusciamo a ridare linfa ad una Fiorentina in affanno ed a restituire forti speranze di Champions ai Laziali.
Se non siamo misericordiosi noi, chi lo è?
E gli apostoli erano 12, proprio come gli undici in campo + il pubblico che, si sa, è da sempre il dodicesimo uomo, tuttavia, per quanto a Genova ci sia il mare, a stò giro il pesce sarà meglio andarlo a prendere in pescheria: lì ci troverete, sotto il cartellino “TONNI”.
🙃🐟
Cagliari Juventus 2 -2
di Vinicia Tesconi
Potevamo tentare di riprenderci almeno il secondo posto, sapendo che il Milan non avrebbe mai vinto il derby con L’Inter, ma la Juve di questi ultimi mesi sembra determinata a distruggere ogni minima, vaga, insignificante velleità dei tifosi. E infatti abbiamo pareggiato e stasera dobbiamo assistere al tronfio trionfo degli interisti, che hanno sicuramente meritato lo scudetto 2023-2024, ma che si gasano di boria per una seconda stella che non hanno vinto affatt, anche se fingono di aver guadagnato sul campo. Vabbè, ormai conto le giornate alla fine di questo strazio e rinuncio anche alla più piccola speranza per la Coppa Italia, anche perchè, nell’impossibile caso dovessimo vincerla, la dirigenza assurda e insensata che abbiamo e l’allenatore incapace che imperversa sulla nostra panchina non se andrebbero mai. Quindi Forza Lazio e Allegri&Giuntoli&coOUT.