Diari Toscani incontra Antonio Battaglia, Chef Executive e Amministratore di Altafiumara Resort & Spa Chiringuito Group, e Christian Zuin Manager Comunicazione e Marketing Altafiumara Resort & Spa.
Christian Zuin Manager, il nostro incontro di oggi è per parlare del progetto Altafiumara Art Experience. Com’è nata questa idea?
L’idea è nata da Antonio Battaglia, Chef, e dal Supervisor di Altafiumara Gaetano Bevacqua. Lo spunto per il progetto è stata l’esposizione temporanea che abbiamo all’interno del castello, nella sala d’arte, in cui vi è un percorso di grandi artisti contemporanei. Lo sviluppo dell’idea e la realizzazione è merito della sinergia tra l’ufficio comunicazione e marketing, la direzione artistica e tutto l’organo direttivo.
Questo progetto ha un ampio respiro, verranno coinvolti più spazi del Castello di Altafiumara?
Esattamente: il progetto tende a inglobare castello e parco in una mostra permanente in cui gli artisti che esporranno cambieranno ciclicamente. L’intento è organizzare mostre d’arte temporanee e permanenti con la collaborazione di artisti locali, nazionali e internazionali e creare installazioni artistiche e performance. Il progetto è incentrato sulla valorizzazione del territorio e di tutti i suoi tesori che vanno dalla natura, alla gastronomia, all’arti e legati quindi al nostro patrimonio artistico e culturale che è immenso. Il sogno è che questa iniziativa diventi un movimento culturale.
Ciò che voi promuoverete sarà un progetto volto all’attenzione di ospiti sia nazionali che internazionali e per quanto riguarda coloro che vivono sul territorio quale valore avrà questo spazio culturale?
Il nostro obiettivo è avvicinare al territorio anche il turismo locale affinché il Castello di Altafiumara divenga un punto di riferimento per fruire di cultura e bellezza, è fondamentale tirare dentro il territorio chi è del territorio. Questo progetto vuole essere un’apripista.
Purtroppo, spesso, non si conosce così bene la storia del proprio territorio, nel vostro progetto è contemplato anche uscire dalla struttura?
Certamente! Abbiamo tour guidati e attività culturali nei dintorni per far scoprire agli ospiti opere d’arte locali, siti storici e attrazioni culturali, inoltre saranno organizzati workshop artistici al fine di coinvolgere attivamente gli ospiti, piccole attività che possano offrire loro l’opportunità non solo di ammirare le opere d’arte, ma di passeggiarvi in mezzo.
Un breve accenno sulla struttura…
Altafiumara è un castello-fortezza che risale alla fine del ‘700. Era una fortificazione borbonica che fu in parte distrutta nel terremoto del 1783. Nel primo decennio del 1800, Gioacchino Murat, re di Napoli, la fece ristrutturare. Nel 1860 ci furono molteplici e violenti scontri tra i Borboni e i garibaldini, al seguito dei quali i borbonici furono costretti ad arrendersi per lasciare loro il controllo, qui abbiamo avuto anche Garibaldi. Terminata la sua funzione difensiva nel tempo divenne un rudere. Da alcuni decenni, dopo un’accurata ristrutturazione, Altafiumara è diventata un resort.
Chef Antonio, la bellezza della struttura, la spettacolarità del mare sulla quale si affaccia… storia, cultura, paesaggio, arte… e la cucina?
Parlavamo di storia: la nostra cucina è fedele alle proprie radici, una vera e propria esperienza di gusto. Il progetto è dare spazio a tutto ciò che è cultura e a tutto ciò che è made in Italy, la cucina mediterranea è indubbiamente una delle sue massime espressioni artistiche.Inoltre, dato che parliamo di cultura made in Italy, dobbiamo anche parlare di moda: il 23 aprile inaugureremo il nostro salone principale dedicato a Gianni Versace, un’eccellenza per quanto riguarda la moda.
Chef, andrete a coinvolgere non solo persone legate al territorio, ma anche sul territorio nazionale e internazionale, mi può riassumere in una sola frase questa vostra proposta?
“Esperienza immersiva”. Il territorio nazionale è fondamentale, ma puntiamo, appunto, anche a una partecipazione internazionale. L’ospite che viene da fuori Italia si aspetta il made in Italy, in tutte le sue caratteristiche, quindi il nostro obiettivo è creare le condizioni affinché gli venga data l’occasione di vivere l’arte in tutte le sue forme. Quindi, oltre che un’esperienza immersiva, sarà una vera e propria esperienza sensoriale per gli amanti dell’arte, della cultura, del turismo e della buona cucina.
Lo chef, in tutto questo, che ruolo ha? Vengono studiati dei piatti specifici?
È normale, come dicevamo prima, che ci debbano essere delle corrispondenze con gli artisti ospiti, in quanto la cucina è anch’essa arte. In un progetto come questo l’obiettivo è valorizzare tutto ciò che abbiamo a nostra disposizione: la location, il territorio e gli artisti. Ogni piatto viene creato per l’occasione con le opportune corrispondenze: cucina, letteratura, poesia, arte pittorica e scultorea. Il nostro intento è proprio questo, non creare delle banali esposizioni, bensì dei concept, dei progetti che abbiano un fil rouge, un filo continuo con l’evento della settimana-mese.
Qual è l’atteggiamento necessario per non cadere nella banalità?
L’opera deve contenere e trasmettere qualcosa del proprio io.
Christian, per poter accedere a questo progetto sono richieste particolari caratteristiche?
Tutte le proposte verranno valutate, soprattutto per quella che vuole essere l’espressione di questa iniziativa. Elisabetta Marcianò, in quanto direttore artistico, è la principale referente.
Quando partirà Altafiumara Art Experience?
Ufficialmente dal 23 aprile.