TUTTO IL TIFO MINUTO PER MINUTO 32^GIORNATA
Lazio Salernitana 4 -1
di Pierluigi Califano
Dopo aver visto Real Madrid-Manchester City, mi accingo a guardare Lazio-Salernitana con un magone che manco l’ultima puntuta di Big Bang Theory. In curva nord c’è contestazione. Ci sono cori contro il presidente che viene gentilmente mandato in un posto che fa rima con mulo e i giocatori che vengono elencati con i numeri di maglia, che sembra il capolinea di Piazza San Silvestro quando c’erano ancora gli autobus. La Lazio parte forte, i giocatori vogliono vincere contro i fischi che ricevono dai tifosi che a na certa se rompono (scusate sono stato posseduto da Pasquino). Felipe Anderson con uno slalom che vince lo speciale di Crans Montana porta in vantaggio i biancocelesti e viene subissato di fischi, si gioca in un’atmosfera surreale. Dopo qualche minuto e un bagher di un giocatore campano, mentre l’arbitro è ancora indeciso se fischiare il rigore (evidentemente per darlo alla Lazio ce deve scappa er morto, un’altra volta Pasquino), Vecino raddoppia e viene sommerso dai fischi. Il tempo di un altro vaffa a Lotito e la Salernitana accorcia le distanze con un bel colpo di testa di uno che neanche ci provo a scriverlo che pare un codice fiscale. La curva nord canta incessantemente I giardini di marzo e dopo uno scambio con Luis Alberto, oggi in grande spolvero, Felipe Anderson porta a tre le reti laziali e viene fischiato, mentre Lotito viene mandato nuovamente in quel posto che fa rima con coagulo. Finisce un primo tempo che ha ricordato gli inutili tornei precampionato. Nel secondo tempo accade poco. Ci sono vari cambi che non mi sembra neppure il caso di elencare a parte Isaksen che porta a quattro le reti laziali e Rovella che diventerà uno dei centrocampisti più forti d’Europa. Al termine dell’incontro Luis Alberto si accoda a quella cosa che fa rima con stratocumulo e dichiara di voler rescindere il contratto sottoscritto con l’ungulato, che se fosse intelligente capirebbe che è arrivato il momento di farsi da parte, perché se uno ti ci manda può avercela con te, ma se ti manda un intero popolo, fattela na domanda…
Torino Juventus 0 -0
di Vinicia Tesconi
Ehm. Vorrei fermarmi qui, perchè altrimenti sono costretta ripetermi e quindi ad annoiare. Ribadisco un concetto: mai vista una Juve che gioca peggio di questa. Unica consolazione è pensare che forse, dietro a cotanto schifo, ci sia un perverso piano dei giocatori per far fuori l’allegro Allegri che continua a vedere buone prestazioni e a far giocare impediti che nemmeno ai regionali. E intorno a noi, tutti che si muovono, lottano, cercano di far qualcosa, stravincono, si sbrodolano di vittorie anche, in parte fasulle, ma, comunque, fanno. Mentre noi, lì fermi a guardare, come idioti. Che pena infinita, mia adorata Juve, vederti ridotta così.