Un reportage dall’inferno: è questo l’unico modo per definire la serie di scatti che il fotografo israeliano Ziv Koren ha fatto negli attimi e nei giorni immediatamente successivi all’attacco terroristico di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. Un inferno, spesso, più raccontato che visto e forse per questo non percepito, realmente, nella sua atrocità, da quella parte di opinione pubblica che a più riprese scende in piazza contro Israele. Sono immagini forti, dure, angoscianti, corredate da informazioni ancor più dolorose che raccontano di famiglie sterminate mentre erano a tavola o davanti alla tv, di giovani vite violentate e uccise durante un concerto rock, di centinaia di persone rapite senza attenzione alcuna all’età e alle necessità, delle quali, per buona parte, dopo oltre cinque mesi, ancora non si sa nulla, della più grande mattanza di donne dalla seconda guerra mondiale. “Cento per cento Inferno” è il titolo della mostra che raccoglie 27 immagini tratte dal reportage dei due fotografi israeliani, che saranno esposte nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducale a Massa da martedì 2 a domenica 7 aprile. L’inaugurazione si terrà martedì 2 aprile alle 17,30 . La mostra, curata dall’Ufficio culturale dell’ambasciata di Israele in Italia e organizzata dall’Associazione Apuana Amici Italia Israele di La Spezia Lunigiana Carrara Massa Montignoso e Versilia, è stata fortemente voluta dal presidente dell’associazione Adelindo Frulletti, dalla vicepresidente Silvia Dell’Amico e dal coordinatrice per Massa Nadia Marnica ed ha il patrocinio dell’Ambasciata di Israele in Italia, del comune di Massa, della Provincia di Massa Carrara, della Federazione Associazioni Italia Israele. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 18,30.
Ziv Koren è un fotoreporter professionista da oltre trenta anni. Oggi lavora per il quotidiano “Yedioth Ahronoth”, e rappresenta l’agenzia fotografica Polaris Images” in Israele, funge da ambasciatore per la carta artistica “Canson”, per “Canon Israel” e per “Think-Tank Photo” e sta lavorando a progetti personali in tutto il mondo. Il focus dei reportage e dei documentari curati da Koren sono principalmente i problemi umanitari in Israele e nel mondo come la guerra in Ucraina, il terremoto in Turchia, la pandemia da covid in Israele, il conflitto Israele Palestina, la povertà, lo tzunami nel Sud-est asiatico, il terremoto ad Haiti, l’AIDS in sud Africa e altri. Inoltre, ha documentato le forze di difesa israeliane e le unità antiterrorismo d’élite. Negli ultimi 30 anni Koren ha documentato gli eventi più drammatici accaduti nel mondo ed è considerato uno dei principali foto documentarista del suo tempo. Moltissimi suoi scatti vincitori di premi internazionali sono stati esposti in mostre in tutto il mondo dal Metropolitan Museum di New York al Memorial Museum in Spagna, fino al Museo d’arte a Roma e poi in Germania, in Cina, negli Usa e in Croazia. Sue foto sono state pubblicate su Time Magazine, Newsweek, the New York Times Magazine, The Sunday Times Magazine, Stern, Der Spiegel, Paris Match, Le Figaro, Corriere Della Sera e altri. Nel 2000, la sua foto, scattata nel 1995 all’autobus esploso in Israele è stata selezionata tra i 200 scatti più importanti degli ultimi 45 anni da World Press Photo. Ha anche ricevuto più volte premi prestigiosi come “Photo District News Award” , “Yann Geffroy Award”, “International Colour Award” e “Picture of the Year” – POYi. Koren è stato il soggetto del film documentario “More Than 1000 Words” che è stato proiettato nei festival cinematografici di tutto il mondo, ottenendo una dozzina di premi. Tiene regolarmente conferenze in laboratori e università in tutto il mondo. Koren ha pubblicato finora 21 libri fotografici. Negli ultimi anni Koren sta conducendo, in associazione con Travelog Company, il progetto “Around the World with Ziv Koren” – workshop professionali per fotografi di tutto il mondo incentrati sull’aspetto della condizione umana del mondo in cui viviamo oggi.
In mostra anche l’artista Shoshke (Zeev Engelmayer). Il progetto include una selezione di illustrazioni realizzate dall’artista israeliano Zeev Engelmayer, in arte Shoshke. Fin dal 7 ottobre Shoshke, attraverso i suoi profili social, accompagna gli israeliani giorno per giorno in questi terribili mesi, raccontando ciò che la popolazione sta vivendo in un modo apparentemente infantile. Le sue illustrazioni, note per la vivacità dei colori e l’ottimismo, propongono un modo alternativo di raccontare i vari aspetti legati al conflitto: la mancanza di coloro che non ci sono più, la liberazione degli ostaggi che sono tornati e l’angoscia per quanti restano in prigionia, oltre alle paure e alle ansie che affliggono la popolazione israeliana in questo drammatico momento. Le sue opere sono state recentemente esposte al Museo di Arte Contemporanea di Herzeliya nell’ambito della mostra “Tell Me More” curata da Yuval Saar.
La mostra sarà inaugurata martedì 2 Aprile alla presenza del presidente Gianni Lorenzetti e del sindaco di Massa Francesco Persiani, dei dirigenti della Associazione Apuana Amici Italia Israele. Dopo i saluti delle autorità ci saranno brevi interventi di Vinicia Tesconi su “Il giornalismo fotografico” e di Andrea Biagini “Radici dell’antisemitismo dalla seconda guerra mondiale”
La cittadinanza è invitata a partecipare.