Aveva diverse insolvenze da saldare, il titolare di un’impresa di origine marocchina, ma residente a La Spezia, che nel primo pomeriggio di venerdì 29 marzo ha aggredito violentemente il presidente di Confederazione Imprese Unite per l’Italia, il carrarese Stefano Agnesini, che si era limitato a fargli presente il saldo dovuto all’associazione da lui presieduta per i servizi forniti relativi alla sua attività. L’uomo, alla semplice precisazione dell’importo di cui era debitore, ha cominciato a dare in escandescenze, prima inveendo contro gli impiegati della sede di La Spezia e poi rivolgendosi direttamente al presidente Agnesini, che, intervenuto per cercare di calmarlo, gli aveva proposto di lasciar perdere il debito ma di smettere di urlare contro tutti i presenti. A quel punto il titolare dell’impresa edile ha cominciato a sferrare pugni contro Agnesini spingendolo prima contro la scala che accede al soppalco dell’ufficio e poi trascinando a terra nel tentativo di fargli sbattere la testa contro la scaffalatura della reception. Agnesini, sorpreso dall’aggressione, è rimasto inerme mentre il suo aggressore prendeva addirittura un sedia con l’intenzione di scaraventargliela addosso, fermato solo dall’intervento del fratello e di un altro impiegato dell’ufficio che sono riusciti a bloccare l’uomo e a farlo uscire dalla porta d’ingresso. Barricati in ufficio, mentre l’uomo, ancora armato, della sedia prendeva a calci la porta e continuava ad inveire, gli impiegati di Imprese Unite hanno chiamato subito un’ambulanza per soccorrere Agnesini rimasto a terra per i colpi subiti e contemporaneamente la polizia che è arrivata tempestivamente trovando l’uomo ancora con la sedia in mano. All’arrivo dell’ambulanza, l’aggressore è riuscito a infilarsi dentro chiedendo di essere soccorso, sebbene non avesse ricevuto alcun colpo da nessuno e quindi a farsi portare al Pronto Soccorso dove a dei rappresentanti della stampa a dichiarato di essere lui l’aggredito. Agnesini, dopo la denuncia e il racconto dettagliato dell’aggressione fatta ai poliziotti è stato portato nello stesso pronto Soccorso del suo aggressore per essere visitato e medicato per i diversi traumi riportati al torace, all’addome e a un braccio.