Con questo articolo apriamo un nuovo capitolo nel nostro consueto spazio dedicato alla Astrologia. Dopo aver esaminato insieme i 12 Archetipi che costituiscono la ruota dello zodiaco, e aver preso in esame i sei assi di segni opposti, cominciamo a parlare dei cosiddetti “Pianeti”, che scrivo tra virgolette perché tecnicamente in astrologia sono considerati pianeti anche corpi celesti che, dal punto di vista Astronomico, pianeti non sono, come per esempio il Sole e la Luna. Tra questi, i più rilevanti sono dieci: il Sole, la Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Come abbiamo già accennato in altri articoli, il fatto che noi diciamo di “essere” o di “appartenere” ad un determinato segno zodiacale, significa semplicemente che il Sole, al momento della nostra nascita, stava transitando in quella fetta di cielo corrispondente alla costellazione che dà il nome a quel segno. Di fatto, però, nel momento preciso in cui siamo nati, anche tutti gli altri pianeti stavano transitando, con il loro ritmo specifico, in alcune aree del cielo, motivo per cui, mentre il Sole poteva essere nel segno dei Pesci, magari Venere era nel segno del Toro, o dell’Ariete, la Luna nel segno della Bilancia, Nettuno nel segno del Sagittario, e così via. Ed è proprio la combinazione di tutte queste posizioni a costituire quel composto complesso che è la nostra personalità individuale: il nostro modo di essere e di vedere le cose, il nostro modo di amare o di affrontare le difficoltà, il nostro temperamento e le nostre attitudini particolari. La ruota dello zodiaco è universale: è per tutti la stessa. Ciò che cambia, innanzitutto, è la posizione dei pianeti all’interno di questa ruota. È come se i vari segni zodiacali fossero delle stanze di una grande casa: in ogni stanza ci sono dei punti luce, dotati di impianto, lampadine e tutto il resto, ma non tutte le luci sono accese. Non tutte le stanze sono illuminate, e non tutte allo stesso modo, con lo stesso tipo di luce o di intensità. La presenza di uno o più pianeti in una determinata “stanza”, ovvero in un determinato segno, illumina quella stanza, la attiva. È anche per questo che risulta molto riduttivo pensare di “essere” soltanto il segno in cui il Sole stava transitando quando siamo venuti al mondo. In realtà siamo il risultato di una serie complessa e articolata di ingredienti, mescolati in modo diverso e in diversa quantità tra loro.
Ogni pianeta, così come ogni segno zodiacale, ha una sua specifica energia, dei suoi tratti specifici, una sua funzione e una sua impronta, al di là di dove si trovi. Inoltre, così come ogni Archetipo zodiacale, anche ogni pianeta ha una natura ambivalente, possiede, cioè, sia luci che ombre: contiene in sé delle qualità o delle potenzialità meravigliose, ma anche delle insidie, dei pericoli, dei lati oscuri. Ogni pianeta ha, inoltre, una sua dimora di base, una “stanza”, ossia un segno, che in termine tecnico si chiama proprio “Domicilio”, in cui si trova molto a proprio agio, e che gli permette di esprimere la sua natura in tutta la sua forza, mentre in altre “stanze” può brillare meno, si può sentire più o meno scomodo, in alcune si sente un po’ fuori posto, limitato o addirittura debilitato. Quando si trova in queste posizioni molto lontane dalla sua natura, si dice che esso è in “Esilio” oppure in “Caduta”. Da ultimo, ma non meno importante, ogni pianeta svolge uno o più ruoli specifici all’interno della nostra personalità: rappresenta, cioè, una parte di noi, una parte della nostra psiche, una specifica funzione psicologica. Nei prossimi articoli, noi andremo a sviscerare un po’ tutto questo: prendendo in esame ogni singolo pianeta, vedremo le sue caratteristiche specifiche, i tratti essenziali del suo carattere, che tipo di energia esprime, e quale funzione esso svolge all’interno della nostra personalità. Tutto questo, sottolineando sempre sia gli aspetti per così dire “positivi” o costruttivi, che quelli più “critici” o più distruttivi.
Chiaro che, una volta compresa la natura dei pianeti, e la natura dei segni, queste due nature vanno combinate e messe insieme. Ma in che modo? Si dice spesso che il pianeta rappresenti il “cosa”, ovvero la funzione specifica, mentre il segno rappresenta il “come”, ovvero la modalità, o se preferite il sapore, il colore, in cui si manifesta quella determinata funzione. È come se i vari pianeti fossero delle tipologie specifiche di arte: uno rappresenta la musica, l’altro la pittura, l’altro ancora il cinema, e così via. Seguendo questa analogia, potremmo vedere allora il segno come la modalità espressiva di quella specifica forma d’arte. Se prendiamo il “pianeta musica”, per esempio, il segno potrebbe essere il genere di musica: rock, country, jazz, pop, metal, elettronica, dance, eccetera. Se invece prendiamo il “pianeta cinema”, di nuovo il segno rappresenterebbe il genere di film: uno è romantico, un altro è più un thriller, un altro ancora è una commedia, o un horror, e così via. Facendo qualche piccolo esempio più pratico, anche se ovviamente la questione risulterà più chiara alla fine di tutta la trattazione dei pianeti, possiamo dire, generalizzando parecchio, che se Venere rappresenta la funzione “amore”, allora i vari segni rappresentano modi diversi di percepire e di vivere l’amore, modi diversi di amare e di sentirsi amati.
C’è poi una differenziazione fondamentale tra questi dieci pianeti in base alla loro funzione: Sole e Luna sono detti “Luminari” e costituiscono i pilastri fondamentali della personalità, le due energie primarie e imprescindibili, che danno gran parte dell’impronta caratteristica di quell’individuo. Questi due pianeti rappresentano: il primo di una serie di cerchi concentrici, ossia il cerchio più “interno”, della persona. Subito dopo, nel cerchio successivo, ci stanno i tre pianeti cosiddetti “Personali”, ossia Mercurio, Venere e Marte, che rappresentano le funzioni principali attraverso cui ognuno di noi esprime il proprio nucleo centrale. Questi tre pianeti sono detti “Personali” anche perché sono molto caratteristici: le loro posizioni, pur essendo legate in qualche modo alla posizione del Sole, e quindi non completamente autonome, contribuiscono in maniera determinante, a forgiare il carattere individuale nei suoi aspetti salienti. Nel cerchio successivo troviamo i pianeti che qualcuno chiama “Sociali”, ossia Giove e Saturno, e che rappresentano un po’ il modo in cui l’individuo entra a contatto con il mondo, il modo in cui lo percepisce e con cui vi interagisce. Come possiamo vedere dai cerchi, qui cominciamo ad allontanarci dal nucleo centrale della personalità. Giove e Saturno fanno da ponte tra le caratteristiche più strettamente personali e quelle sociali e culturali, che trascendono dall’individuo e lo pongono in rapporto con una pluralità. La loro posizione nel tema natale è completamente svincolata da quella del Sole, ma al tempo stesso, e per lo stesso motivo, è molto meno “personale” di quella degli altri pianeti. Se pensiamo che Giove impiega circa un anno per transitare in un segno, possiamo capire meglio che cosa intendo dire. In pratica se ho Giove in Aquario nel mio tema natale, devo pensare che tutte le persone nate nell’arco di un anno, condivideranno quella posizione di Giove in Aquario, insieme a me. Per non parlare di Saturno, che è ancora più lento, e quindi resta più anni nello stesso segno. Nel cerchio più esterno, infine, troviamo i pianeti cosiddetti “Transpersonali”, ossia Urano, Nettuno e Plutone. Si tratta di pianeti estremamente lenti, che possono restare nello stesso segno per molti anni: pensiamo per esempio a Plutone che per transitare in un segno impiega circa 20 anni. Per questo motivo sono stati chiamati anche pianeti “Generazionali”. Capite bene che, avere Plutone in Bilancia non dice gran che della mia persona: circa un quarto della popolazione mondiale attualmente vivente ha Plutone in Bilancia! Per questi ultimi tre pianeti non è così importante vedere in quali segni essi siano collocati nel nostro tema natale. Per cogliere la loro portata individuale, dovremmo rivolgerci ad altri fattori astrologici, che, qui, però, non è il momento di portare alla luce. Per ora mi interessa soltanto far notare che, sebbene la loro posizione nei segni non sia così rilevante, questo non significa che la loro funzione sia poco importante o impattante. Al contrario, si tratta di tre pianeti molto potenti, che rappresentano in qualche modo la presenza di forze trans-personali che agiscono dentro di noi e che ci spingono in maniera molto profonda e quasi incontrollabile verso l’evoluzione. Sia l’evoluzione personale, che l’evoluzione collettiva, sociale, storica, culturale. Essi rappresentano il nostro legame con le forze invisibili che ci trascendono come individui, oltre che la nostra possibilità di andare oltre i limiti ristretti del nostro “piccolo io”. Sono pianeti estremamente affascinanti, misteriosi e per certi versi conturbanti, che ci consentono, almeno potenzialmente, di accedere a qualità trascendentali al di fuori dell’ordinario.
Questo dunque lo scenario complessivo che ci aspetta per le prossime dieci settimane. Vi aspetto dunque la settimana prossima per cominciare ad esplorare la natura e il significato astrologico del Sole nel tema natale.
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