La Radicchiella Bulbosa viene, facilmente, confusa con la pianta di tarassaco, dalla quale si distingue per questa la quasi impercettibile pelosità, ma soprattutto per la fioritura: tanti fiori singoli nel tarassaco, un unico fusto ramificato con molti fiori gialli nella Radicchiella Bulbosa. Il nome generico deriva da una parola greca che significa ‘molle’, ‘spugnoso’, in riferimento ai fusti deboli e cavi di alcune specie; quello specifico si riferisce ai caratteristici tuberetti subsferici dell’apparato radicale. È una varietà di erbi che cresce un po’ ovunque, anche se preferisce i terreni incolti, i margini di strade e sterrati; è possibile trovarla anche nei campi coltivati. Frequente, sui margini di cespugli di piante spinose, dove gli animali non riescono a brucare. La Radicchiella Bulbosa ha proprietà simili a quelle del tarassaco e della cicoria, comuni a molte erbe amare, perciò disintossicante, depurativa del sangue, diuretica ed ipoglicemizzante. È, inoltre, antiossidante nei confronti dei radicali liberi e contribuisce alla prevenzione delle patologie cardiovascolari . L’uso alimentare della Radicchiella è molto simile a quello del tarassaco, anche se ha un gusto meno amaro: è ottima cruda nelle insalate oppure lessata e condita con olio e sale o con aggiunta di aceto. Nelle zone apuane è, forse, tra gli erbi, il più comune e presente nei prati Componente essenziale di questi sia per l’abbondanza dei ritrovamenti che per il gusto particolare. È possibile utilizzarla anche quando ha appena prodotto i germogli fioriferi, anche se risulta più amara.