Oggi concludiamo questa rassegna dedicata agli assi di segni opposti con l’ultimo che riguarda il segno della Vergine e quello dei Pesci, due segni veramente opposti sotto tanti punti di vista. Innanzitutto però, come abbiamo fatto fino ad ora, guardiamo quale tematica porta con sé questo asse, quale dinamica mette in gioco, a quale questione fondamentale questi due segni sono chiamati a dare risposta. La maggior parte degli astrologi e degli autori ritengono che la tematica comune di base sia l’esperienza, che viene vissuta come qualche cosa di ordinato e di organizzato, o qualche cosa da ordinare e organizzare, analizzare, etichettare, dividere sempre più nel dettaglio per quanto riguarda la Vergine, mentre per quanto riguarda il segno dei Pesci invece, viene vissuta come qualche cosa di più caotico, indefinito, indefinibile, creativo, qualche cosa da sentire più che da elaborare, a cui connettersi, in cui immergersi. Ovviamente questo punto di vista ha un senso, perché effettivamente mette in luce due modi opposti di vivere la vita, che fanno parte dei due segni: da una parte la Vergine che tenta di controllare, di analizzare, di sezionare, di ordinare e di catalogare tutto, dall’altra i Pesci che vivono in una dimensione molto più poetica, più creativa, più folle anche, se vogliamo, e che intimamente volgono sempre verso una visione più spirituale, immateriale, sottile, dell’esistenza. Da una parte c’è una sorta di attitudine scientifica e dall’altra un’attitudine più mistica e più artistica. Da una parte la straordinaria lucidità mentale, dall’altra la confusione, il caos, la fantasia. Adottando questa visione dei due segni, possiamo già intuire come nessuna delle due sia “meglio” dell’altra. Non c’è giusto o sbagliato, meglio o peggio: tutte e due le polarità presentano vantaggi e svantaggi. Spesso dipende dal contesto: se devo progettare una navicella spaziale che ci consenta di raggiungere un esopianeta vivibile ad anni luce di distanza, calcolando le giuste razioni di cibo, vagliando i possibili difetti e problemi che potremmo incontrare, cercando di minimizzare gli errori e la dispersione di energie e risorse, affiderei questo compito di certo ad una Vergine, come dice anche la Morpurgo in un suo celebre testo. E di certo, aggiungo io, non lo affiderei mai ad un Pesci. Ma la realtà e la vita non sono fatte solo di conti, progetti, programmi, archivi, analisi, valutazioni dei rischi e cose simili. La vita è fondamentalmente un atto creativo che per lo più sfugge alla logica, alle definizioni e alle categorizzazioni. L’intero universo, come ci raccontano tutte le cosmogonie, nasce dal caos. E mantiene sempre un contatto profondo e insondabile con il caos che l’ha generata. La vita è anche imprevedibilità, per buona pace di chi la vorrebbe tenere completamente sotto controllo. E quando succede l’imprevedibile, un Pesci si trova a suo agio, e con le sue straordinarie doti di fantasia e intuizione potrebbe tirar fuori un’idea folle, una soluzione a cui nessun altro avrebbe mai pensato. Sempre la Morpurgo, nello stesso testo, sottolinea come l’Archetipo dei Pesci abbia dalla sua la capacità non solo di adattarsi all’imprevisto, ma anche di sfruttare l’errore, trasformandolo in modo creativo in qualche cosa di nuovo, di diverso, di inaspettato. In altri termini, su quella navicella spaziale progettata da una Vergine, ci vorrebbe tra l’equipaggio certamente anche un Pesci. Come vedete, stiamo parlando di due facce della medaglia che risultano entrambe essenziali e complementari. Del resto la vita non è solo funzionale: c’è molto di più, per fortuna, e molto oltre. Altrimenti ridurremmo l’essere umano a poco più di una macchina. La vita è fatta anche di arte, di magia, e di spiritualità. C’è qualche cosa di irriducibilmente “oltre” che ci chiama. E in questo sicuramente i Pesci sono dei maestri. Per cui risulta abbastanza evidente che entrambe le polarità, da sole, non possono creare le giuste condizioni per vivere in modo pieno e soddisfacente.
Ho iniziato questo articolo dicendo che la maggior parte degli astrologi ritiene che l’asse Vergine-Pesci ruoti attorno all’esperienza, come suo tema fondamentale. E nonostante ci siano validi motivi per sostenere questa visione, io credo che ci sia un’altra tematica, più profonda e più essenziale, attorno a cui ruota questo asse. Ed è la tematica del “servizio”. Entrambi i segni, infatti, possono trovare piena realizzazione e soddisfazione soltanto quando trovano il modo di “mettersi al servizio”. Ed è un particolare che spesso sfugge, viene messo in secondo piano, quando si parla di questi due segni. Invece credo che sia centrale, quanto meno in un’ottica evolutiva, e non soltanto descrittiva dei rispettivi caratteri. In altri termini, credo che questa tematica del servizio aiuti a focalizzare meglio, non già le caratteristiche opposte, che risaltano benissimo nel modo in cui questi due segni fanno esperienza, bensì il loro compito evolutivo essenziale, che invece potrebbe sfuggire. Entrambe le visioni, del resto, sono vere e valide. Semplicemente io parto dalla considerazione che, chi ha valori importanti in Vergine, ha bisogno di sentirsi utile, di aiutare, di mettersi al servizio, per sentirsi appagato e realizzato. È vero che questo Archetipo è estremamente affidabile, preciso, responsabile. Ha in sé una spinta verso il costante miglioramento di sé e verso l’eccellenza delle sue abilità e competenze. Ma tutto questo serve a qualcosa, non è soltanto un mero esercizio di stile. Tutto questo trova il suo senso solo quando viene messo al servizio di qualcosa o di qualcuno. Un’altra caratteristica peculiare del segno, infatti, è l’umiltà. E chi ha approfondito un minimo di astrologia sa che questo Archetipo non è fatto per essere protagonista. Lavora di solito dietro le quinte, in modo spesso impeccabile, ma invisibile. Tant’è che uno dei temi che si porta appresso spesso come “destino” è proprio quello di non vedersi mai, o quasi mai, riconosciuti adeguatamente i meriti del proprio operato. Come ho detto è un Archetipo che porta con sé i tratti dell’umiltà: il che non significa soltanto che chi ha valori Vergine tende ad essere umile, a non vantarsi, a non gonfiarsi il petto, ma anche che è qui per fare esperienza dell’umiltà, ossia che la vita lo porterà sempre ad essere tendenzialmente poco riconosciuto. Essere riconosciuto, del resto, non è il suo scopo evolutivo. Lo è, invece, trovare il modo di sentirsi utile, trovare il modo di mettere a disposizione le sue straordinarie capacità e competenze. Non è un caso che, valori Vergine in posizioni strategiche del tema natale, indicano spesso lavori nel campo della salute e della medicina. Il campo stesso del “lavoro” inteso come lavoro subordinato, dipendente, è un campo della Vergine. Perfino la servitù è fondamentalmente correlata a questo Archetipo, così come tutti i lavori “di servizio”, come i domestici, i camerieri, i maggiordomi. Come possiamo notare, questo Archetipo ha in sé il compito di essere di aiuto concretamente, in modo pratico. È un perfetto e imbattibile problem solver, e niente gli dà più soddisfazione di essere riuscito a trovare il modo di rimettere a posto una situazione. Trova la sua massima espressione quando riesce a mettersi al servizio di una causa superiore. Se guardiamo invece al segno dei Pesci, questa attitudine al servizio risulta ancora più evidente. Esso è il simbolo stesso dell’assistenza e dell’assistenzialismo, dell’empatia e del soccorso. Tanto che, la sindrome da crocerossina è quasi una garanzia per chi ha valori importanti nel segno. Pesci è fondamentalmente e sempre compassione, solidarietà, conforto. I Pesci sono sempre dalla parte dei più deboli, dei malati, dei sofferenti, dei bisognosi. Il suo compito evolutivo è fare volontariato, aiutare gli altri. Come vedete, siamo sempre nel campo del “mettersi al servizio”. In questo caso però, il servizio ha tutto un altro sapore: è qualcosa di più sottile, più immateriale, più umanitario e sociale. Più partecipato, anche. Con il segno dei Pesci entriamo in una dimensione dell’esistenza più mistica e più spirituale. E laddove questo Archetipo non è impegnato a portare conforto facendo vere e proprie azioni di volontariato e di carità, lo è, come scopo evolutivo, mettendo a disposizione le sue doti medianiche o creative, curando l’anima delle persone attraverso la meditazione, la musica, l’ispirazione, la connessione profonda.
Un’ultima considerazione, prima di passare in rassegna brevemente che cosa hanno da imparare l’uno dall’altro questi due segni. Come abbiamo detto per Toro-Scorpione e per Cancro-Capricorno, anche questo asse Vergine-Pesci può essere considerato un’asse di guarigione, perché contiene in sé degli aspetti karmici particolarmente rilevanti. Detto in altri termini, entrambi i segni, in qualche modo, sono qui proprio per guarire delle ferite, per superare dei traumi profondi. In questo caso, l’Archetipo della Vergine porta il tema dalla guarigione su un piano fisico e materiale, concentrandosi sulla cura del proprio corpo, delle proprie abitudini e del proprio stile di vita. Ma deve imparare, prendendo spunto ed ispirazione dal suo segno opposto, che c’è una stretta correlazione tra corpo e psiche, e che molto più spesso di quanto possa sembrare, le nostre emozioni e i nostri vissuti interiori influiscono pesantemente sullo stato di salute del nostro corpo. Spesso infatti il segno della Vergine è correlato anche ad una certa difficoltà ad entrare in contatto con le proprie emozioni e ad esprimerle. Tende invece a trattenere, a reprimere e a bloccare i propri vissuti emotivi. Il segno dei Pesci, al contrario, è un segno intimamente connesso in modo diretto e costante con le proprie sensazioni ed emozioni. È iper sensibile e spesso iper emotivo, e difficilmente riesce, anche volendo, a trattenere o nascondere l’espressione del proprio vissuto emotivo. Questo Archetipo, infatti, porta il tema della guarigione proprio a livello psicoemotivo. Ma deve imparare a vedere il proprio corpo come il tempio della propria anima, e tutta la realtà materiale come una parte importante del nostro viaggio spirituale. Se così non fosse, non saremmo qui. Siamo qui perché è qui che dobbiamo fare questa esperienza, nella materia, nel mondo. Troppo spesso, infatti, questo Archetipo cerca modi per fuggire dalla realtà e dalla materia, finendo per farsi del male, per autodistruggersi. E in questo deve imparare dal suo segno opposto che pone così tanta attenzione alla cura del proprio corpo e dell’ambiente in cui vive.
Da tutto ciò che abbiamo detto fino a qui, già risultano evidenti alcune caratteristiche che i due segni dovrebbero integrare dal proprio opposto e complementare. Per esempio, la polarità Vergine rischia di perdersi nei dettagli, mentre la polarità Pesci rischia di perdersi nel Tutto, oltre che di perdersi “del tutto”, di perdersi tout court. La Vergine soffre di una sorta di iper realismo, mentre il Pesci manca spesso di principio di realtà. La Vergine tende ad andare eccessivamente nel controllo, e così facendo perde la capacità di fluire, di godersi il viaggio, di lasciarsi andare. E di certo non le guasterebbe inserire un pizzico di follia e di improvvisazione nella propria vita. Il Pesci d’altro canto vive in un mondo tutto suo, un universo parallelo, perde spesso le cose, gli manca la capacità di vivere in modo equilibrato. Spesso idealizza, si illude e prende delle cantonate assurde. Non gli guasterebbe un po’ più di capacità di giudizio e di discriminazione. Come consiglio sempre, se avete il Sole, o la Luna, o uno stellium (ossia tre o più pianeti) in Vergine o in Pesci, innanzitutto vi consiglio di andare a leggervi attentamente l’articolo che abbiamo dedicato ad entrambi questi due segni. In particolare, mentre leggete il “vostro” segno, notate quali sono i principali rischi e punti deboli, i punti ciechi e le ombre a cui dovete fare attenzione, se non volete trovarvi intrappolati nelle oscurità del vostro Archetipo, nelle sue qualità disfunzionali. Leggendo invece l’articolo dedicato al vostro segno opposto, cercate tra le sue qualità essenziali quelle che vi servirebbero e che vi aiuterebbero a rendere la vostra vita migliore. La buona notizia è che queste qualità, in potenza, sono già presenti in voi, anche se forse non le sentite e non le riconoscete. Queste qualità probabilmente vanno attivate, va fatto cioè un lavoro per farle emergere, per metterle in luce, e per poterle utilizzare. Sottolineo che non dovete snaturarvi: se siete nati con una predominanza di valori Vergine non dovete diventare dei Pesci (e viceversa). Non è questo il punto. Voi andate bene così come siete, e avete un compito fondamentale da svolgere, in questa vita, che è perfettamente in linea con le vostre tendenze e le vostre qualità astrologiche. L’intento di questo lavoro, è di aiutarvi ad armonizzare quelle parti del vostro Archetipo che tendono a cadere nei propri lati ombra. Prendete spunto dal vostro segno opposto laddove vi siano elementi che potrebbero aiutarvi a vivere in modo più equilibrato e più funzionale il vostro Archetipo.
Se nello specifico avete l’ascendente in Vergine probabilmente troverete che molte delle qualità dei Pesci le cercate e le tirate fuori proprio nelle vostre relazioni. Ma lo vedremo meglio quando tratteremo nello specifico il tema delle case astrologiche, e più precisamente l’ascendente e il discendente. Se invece avete l’ascendente Pesci, noterete come le qualità e le attitudini tipiche della Vergine si esprimano in voi proprio nel modo in cui vi comportate nelle relazioni sentimentali.
Ricordo che questi sono solo esempi ovviamente, che non pretendono di essere esaustivi e assoluti. Anche perché, come abbiamo più volte sottolineato, non esistono soltanto il Sole, la Luna e l’ascendente: esistono tutti gli altri pianeti, che hanno un loro ruolo e un loro peso specifico, per ognuno diverso, nel proprio tema natale. E questi potrebbero già compensare o comunque variare di molto le tendenze e le mancanze personali. Per una analisi dettagliata e più specifica è necessario un lavoro molto più approfondito e preciso, che va fatto osservando tutto il tema natale nel suo insieme e nelle sue componenti individuali, diverse per ciascuno di noi. Vi aspetto la settimana prossima, con un nuovo argomento astrologico importante che non vi svelo per non rovinarvi la sorpresa!
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