Manuel Crocetti, in arte Joao Carrera, è un rapper classe 2003, nato a Carrara. Sin da piccolo ha trovato la sua vocazione artistica, attraverso il canto e la scrittura. Cresciuto con una predisposizione per la musica Rap e la passione per la musica degli anni 70, ha avuto come fonte di ispirazione il cantautore Lucio Battisti, e, grazie a queste influenze ha raggiunto una grande versatilità musicale. Il suo primo disco indipendente: “ Sulla Luna”, è uscito nel febbraio 2023. Il secondo album “Sex Milano” è uscito nel dicembre dello stesso anno e adesso, sta per uscire il prossimo album che verrà suonato dal vivo, presso il locale Barlume, a Marina di Carrara, il 1 aprile. Joao Carrera ha all’attivo importanti collaborazioni con Zana Caicedo, per i singoli “Sta sera” e “Mulatta”.
Un giovane cantante di provincia ha più difficoltà a emergere rispetto a un artista di una grande metropoli ?
Sì, però la retorica della provincia senza possibilità è vera quanto inutile. Bisogna darsi da fare e creare le proprie opportunità. La grande differenza invece la fanno le condizioni socioculturali ed economiche nelle quali si nasce.
Com’è il tuo legame con la città e abitanti di Carrara?
Carrara ha un ecosistema tutto particolare, piccolo ma autosufficiente, certo limitante poiché rispecchia i cliché di ogni provincia, però, nei suoi abitanti più veritieri, trova la vera forza per splendere in un mix di cultura e degrado che si regge sui solidi valori di quest’epoca oramai finita e decadente: uno spasso!
E il tuo rapporto con i fans?
Ogni parola e ogni bel gesto speso nei miei confronti sono sempre ben conservati nell’anima, ma è anche bene ricordare che l’approvazione è soltanto benzina sul fuoco, mentre la fiamma la puoi accendere soltanto tu.
La musica rap e trap, è spesso un potente mezzo attraverso il quale i giovani riescono a riconoscersi, condividere ed elaborare la propria vita e le emozioni. Il tuo pensiero?
Credo che ogni forma d’arte possa aiutare le persone a riconoscersi, sia per appartenenza che per dissociazione. Il rap sposa un linguaggio spesso esplicito, estremizza questo processo e lo rende di rottura. L’ espressione musicale che mi appartiene da qualche anno è solo il frutto del mio passaggio in questa vita.
Jazz, blues, Chemical beats, disco music, progressive rock, questi sono gli stili musicali degli anni settanta. Tu sei un giovane artista, con la passione per quel periodo e per Lucio Battisti. Perché?
Lucio Battisti, parlava della vita ed io vivo. Inoltre, certe soluzioni musicali di quel periodo, per quanto antiquate anagraficamente, sono ancora assolutamente all’avanguardia, e questo, da amante della musica, mi ha sempre affascinato.
Hai mai ricevuto proposte indecenti?
Ho ricevuto diverse proposte indecenti, ma, per fortuna, nella musica è sempre stato tutto di ordinaria amministrazione.
I tuoi progetti futuri?
Il futuro nel 2024 non è più una promessa, ma un’incognita. Io, umilmente, ho soltanto compreso che la vita è una sola.
Tu sei molto sensibile alle tematiche sociali, per contrastare il bullismo e l’esclusione. Hai iniziative in programma al riguardo?
Nel dicembre 2023, ho aderito, insieme a alcuni artisti del territorio, al progetto Bulli nella rete: lo show di Casa Betania per sensibilizzare e combattere il bullismo e il cyberbullismo. Il prossimo 12 aprile , sarò a Firenze, presso il cinema teatro della compagnia, per la manifestazione Be Kind, patrocinata dall’Ordine degli Psicologi della Toscana : “Solo le persone gentili sono veramente forti”, vi aspetto numerosi.