La giornata mondiale sul linfedema: le istituzioni e gli esperti
Si è svolto a Firenze, mercoledì 6 marzo, un incontro con tavola rotonda dedicato allo studio del linfedema, promosso dalla Onlus “Vincere il dolore”. Il presidente Paolo Scarsella si è detto emozionato nel ritrovarsi nel Salone dei 500 a Palazzo Vecchio, esattamente dove, nel lontano 1975, si tenne il primo congresso mondiale della “Società del dolore”. Alla giornata di studi sono intervenuti: Sara Funaro, assessora a educazione, welfare e immigrazione, in corsa per la carica di sindaca e alcuni rappresentanti della regione, del comune, dell’ordine dei medici e di numerosi centri ospedalieri toscani all’avanguardia per il trattamento di questa patologia.
Che cosa è il linfedema
“Fai emergere la consapevolezza!” era lo slogan della giornata divulgativa. Non tutto sanno che il linfedema, importante ristagno di linfa nel corpo con conseguente gonfiore delle zone interessate, può essere causato da anomalie congenite a carico del sistema linfatico ( vasi linfatici malformati), essere conseguente a patologie come la linfagite, ma soprattutto può insorgere in seguito a interventi di radioterapia o asportazione di linfonodi interessati da vari tipi di tumori, mammario, ginecologico, della prostata, della testa e del collo, oltre al melanoma.
Le cure
È utile quindi far conoscere alla cittadinanza questa patologia diffondendo i numeri, informando sull’incidenza della malattia e sulle erogazioni delle cure. Se fino a poco tempo fa si avevano edemi, non si faceva altro che soffrire e conviverci. Ora è possibile affidarsi a molti specialisti, perché si tratta di una patologia curabile solo se ci sono competenze plurime di medici, fisioterapisti, dietologi, che lavorano costantemente e sinergicamente per intervenire con elastopressione, massaggi, esercizi fisici, o eventuali operazioni chirurgiche. È fondamentale che le istituzioni riescano ad offrire i servizi adeguati, apportando continuamente nuova linfa grazie alla ricerca, alle risorse tecniche e umane.
Il volontariato in oncologia
Un grande ruolo di sostegno, di informazione, tutela, condivisione e recupero è svolto dalle associazioni di volontari e malati oncologici. Ecco perché alla giornata di studi sul linfedema era presente la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, associazione senza fini di lucro per la “cultura della prevenzione” con il suo gruppo “Florence Dragon Lady”, formato da donne sopravvissute al tumore che fanno squadra pagaiando in Arno sulle Dragon boat, imbarcazioni con prua e coda a forma di dragone.
Tennis in rosa: sostegno per il corpo e la mente
Tra gli intervenuti alla giornata sul linfedema anche Gaia Casati che dall’otto marzo 2016 è alla guida di TENNIS in ROSA A.S.D Onlus., un’associazione no profit nata per offrire alle donne operate di tumore al seno un mirato recupero psicofisico grazie allo sport. Non solo un’attività che rinforza il corpo e l’autodeterminazione, ma anche un aiuto per la riduzione del rischio di recidive. A Palazzo Vecchio erano tante le amiche di Tennis in rosa, donne e pure uomini, perché dal 4 marzo 2022, Gaia Casati, spinta anche dalle numerose richieste, ha deciso di allargare il suo abbraccio a malati affetti da ogni tipo di tumore, uomini compresi, dando loro la possibilità di iniziare o di proseguire la pratica sportiva sotto la guida di maestri riconosciuti dal CONI, con lezioni collettive gratuite nei vari circoli fiorentini che aderiscono al progetto. Racchetta e palline ( più leggere del normale) sono gratuite. Interessante sapere che si gioca con la regola del doppio rimbalzo per attenuare l’urto dello scatto. Tennis in rosa promuove anche tornei, memorial, eventi conviviali e solidali per gli iscritti all’associazione e i simpatizzanti.
Tennis in Rosa – Fight Breast Cancer with Sport (Associazione Sportiva Dilettantistica e ONLUS riconosciuta)