Ed eccoci giunti al quarto asse di segni opposti, l’asse Cancro – Capricorno, che ha come suo tema evolutivo per eccellenza il “progetto”. Si tratta, qui, di due modi antitetici di intendere e di vivere il progetto, due direzioni opposte verso cui “progettare”: mentre per il Capricorno il progetto è legato alla carriera, alla realizzazione per così dire concreta e materiale, per il Cancro il progetto è invece più legato ad una sfera affettiva, al fare una famiglia, al costruire un nucleo affettivo più privato, tra le mura domestiche. Il tema portante potrebbe essere anche detto, in altri termini, quello della “realizzazione”. Il Capricorno si sente realizzato quando riesce a scalare la vetta e realizzare la propria impresa, mentre il Cancro si sente realizzato quando riesce a costruire un ambiente famigliare affettuoso ed appagante. Siamo di fronte ad uno degli assi di primaria importanza, un asse in cui, da una parte abbiamo la tendenza a concentrarsi sul lavoro e sul successo, e dall’altra agli affetti e alla famiglia. E come sempre, non si tratta tanto di vedere se sia meglio privilegiare una o l’altra polarità. La questione è come trovare una sorta di equilibrio che permetta di non eccedere nell’una o nell’altra, trascurando la polarità opposta. Mi pare evidente che, seppur in mille sfumature diverse, è questo equilibrio che dovremmo ricercare, per non perderci pezzi importanti di vita.
Cancro e Capricorno rappresentano due Archetipi opposti e complementari: uno rappresenta l’archetipo paterno, il Capricorno ovviamente, che non a caso ha come suo pianeta governatore Saturno, che rappresenta tra le altre cose la regola, il senso del dovere e di responsabilità, la cosiddetta “maturità”, mentre l’altro, il Cancro, governato dalla Luna, rappresenta l’archetipo materno, quello fatto di accudimento, di morbidezza, di comprensione, di empatia, di cura e di affetto. Entrambi gli archetipi sostengono l’individuo affinché possa esprimere al meglio il proprio potenziale, e funzionano bene quando lavorano in sinergia tra loro. Senza il sostegno dell’archetipo materno mancherebbe un vero sostegno emotivo, un nutrimento di tipo affettivo. E chi non lo ha avuto, sa bene che cosa questo può comportare. D’altro canto, senza il sostegno dell’archetipo paterno, saremmo degli eterni bambinoni incapaci di sopravvivere e di far fronte alle avversità della vita. L’archetipo paterno costituisce per così dire la nostra “spina dorsale”: esso ci fornisce certamente l’auto-disciplina, ma di per sé è troppo rigido e quando è in eccesso può diventare per esempio senso di colpa. È l’archetipo materno che ci insegna a prenderci cura, di noi stessi, innanzitutto, ma anche degli altri: ci insegna ad essere individui empatici e ad avere un buon rapporto con il nostro mondo interiore ed emotivo. Ma se non ci fosse un principio paterno, che è anche potentemente individuativo, non taglieremmo mai realmente il cordone ombelicale che ci lega, e in molti casi ci imprigiona, tra le morbide braccia della mamma. Saremmo, per tutta la vita, soltanto un prolungamento, una specie di protuberanza, del “Corpus Matris”. Capite che si tratta di un asse davvero centrale, importantissimo, con cui ognuno di noi è chiamato a fare i conti in qualche modo, e lo ritroveremo quando parleremo più avanti delle case astrologiche, e nella fattispecie di due punti importantissimi in ogni tema natale, ossia il Fondo Cielo e il Medio Cielo, che indicano rispettivamente le nostre origini e la nostra natura più profonda e intima il primo, e la nostra missione di vita, la nostra realizzazione il secondo. In particolare cercare e trovare un equilibrio tra queste due polarità è il compito fondamentale che sono chiamati a fare coloro che hanno il Sole o la Luna o uno stellium (ossia una concentrazione di più pianeti) in Cancro o Capricorno.
Ma non è finita qui: come avevamo detto per il secondo asse Toro-Scorpione, anche questo quarto asse contiene in sé degli aspetti karmici particolarmente rilevanti. Entrambi i segni, Cancro e Capricorno, hanno un potenziale evolutivo molto legato alla guarigione, soprattutto quando è la Luna ad essere nel segno, ma anche il Sole. Entrambi i segni, in qualche modo, sono qui proprio per guarire delle ferite, per superare dei traumi profondi. Da questo punto di vista quindi, possiamo considerare l’asse Cancro-Capricorno, come quello Toro-Scorpione, come un “asse di guarigione”. E la guarigione del Capricorno passa proprio attraverso l’integrazione della sua “coda di pesce”, attraverso la fusione delle sue “due parti”. Ossia, in altri termini, ritrovando la connessione con il proprio “sogno” e con il proprio cuore, che sono ben rappresentati dal segno opposto del Cancro. Se non sapete di che cosa sto parlando vi suggerisco di andare a leggere gli articoli dedicati al segno del Capricorno e al segno del Cancro, dove troverete una spiegazione molto più attenta e articolata di queste cose. La guarigione del Cancro, del resto, passa proprio nel coraggio e nella determinazione del portare a compimento il sogno, come ben rappresentato dal suo segno opposto, e nella capacità di emanciparsi dal legame con il proprio cordone ombelicale spesso troppo stretto, che rischia di inibirne il pieno sviluppo e la piena autonomia. Confrontando i due segni, noterete come, i suggerimenti in chiave evolutiva per incarnare al meglio il potenziale del Capricorno siano, in realtà, di integrare le sue qualità Cancro insite nel segno stesso, così come viceversa, per incarnare al meglio l’archetipo del Cancro sia necessario attivare alcune delle qualità tipiche che troverete nella descrizione del Capricorno.
Così, per esempio, se l’archetipo del Cancro domina la vostra vita, avrete sicuramente notato in voi una certa predisposizione a sviluppare dipendenza emotiva, a lamentarvi, ad autocommiserarvi e a sentirvi più fragili e deboli di quanto in realtà siete. Avreste bisogno di avere un po’ più di forza di volontà, di capacità di affrontare le sfide e gli sforzi, un po’ più di sicurezza in voi stessi e nella capacità di farcela da soli, con le vostre gambe: tutte qualità essenziali dell’Archetipo del Capricorno. Non dico che dovreste diventare delle “macchine da guerra” o delle persone ciniche e insensibili, perché questo sarebbe perdere di vista la vostra natura e il vostro scopo fondamentale, che è quello di imparare a prendervi cura degli altri e sviluppare una sana ed empatica accettazione delle fragilità umane. Dico solo che, se anche restando individui empatici e sensibili, riuscite a non farvi travolgere completamente dell’emotività, magari vivete meglio, in modo un po’ più equilibrato e meno tormentato. E in questo può aiutarvi recuperare gli aspetti Capricorno presenti in ombra dentro di voi. Se invece è l’Archetipo del Capricorno a dominare la vostra vita, avrete forse notato che tendete ad omettere, reprimere, cancellare la vostra emotività, la vostra empatia, e la vostra natura affettuosa. A concentrarvi solo sul dovere, sulle regole e su tutto ciò che va fatto per raggiungere il vostro obiettivo. Forse tendete ad essere troppo realisti, razionali, a volte rigidi e inflessibili. Anche qui sottolineiamo che lo scopo non è di certo quello di snaturarvi: se avete valori importanti (soprattutto il Sole) in Capricorno, il vostro scopo è quello di sviluppare autodisciplina e una certa integrità per raggiungere obiettivi. Qui però mi concentrerei sulla parola “integrità” innanzitutto: che cosa significa integrità se non riuscire ad “integrare” anche il vostro cuore, le vostre emozioni e i vostri sentimenti nei vostri obiettivi e nelle vostre realizzazioni? È possibile sviluppare integrità senza avere un contatto profondo con i vostri sentimenti e le vostre emozioni? Inoltre vorrei farvi notare che molti studi ormai parlano di come la cosiddetta “intelligenza emotiva” sia stata una competenza chiave nel determinare il successo di quasi tutte le persone che hanno realizzato davvero qualcosa di grande e di significativo. Così come, esistono numerosi studi che dimostrano come l’empatia, la capacità di connessione con il cuore, con il proprio e con quello degli altri, è una risorsa enormemente più potente del cervello non solo per sentirsi appagati e realizzati, ma anche per raggiungere maggiori risultati. Infine, cosa ancora più importante, vorrei ricordarvi che la vostra efficienza razionale e inflessibile paga uno dei prezzi più alti che si possano immaginare, ossia la perdita del contatto con la propria umanità, con la musica, con la poesia, con i sogni. Non dimenticate che anche voi, come ogni essere umano, avete un bambino interiore che avrebbe bisogno di maggior cura e attenzione da parte vostra: dovreste concedervi di scendere ogni tanto anche un po’ a valle, rinunciando a quello sguardo che da sopra riesce a controllare tutto, ma in cambio portando un po’ di tepore al vostro cuore gelato. E proprio nel segno del Cancro, cioè nella vostra parte in ombra, potete trovare queste risorse e qualità. Ricordate che il vostro compito più grande è realizzare, non qualche cosa in generale, ma il vostro sogno. E il sogno non lo trovate nelle vette che siete abituati a scalare, lo trovate invece nella profondità del vostro cuore. Il Cancro è proprio il segno che custodisce e protegge i sogni, come in un grembo. Esso ha in sé la grande capacità non solo di sognare, ma anche di coltivare, far crescere dentro di sé il sogno, nonché di partorirlo, di “metterlo al mondo”. Quello che manca al Cancro, se mai, è proprio quella tenacia, quella capacità di far fronte alle avversità, quella visione chiara e limpida dell’obiettivo e dei passi programmatici necessari alla sua realizzazione, quella resilienza, di cui voi siete i maestri indiscussi e assoluti di tutto lo zodiaco.
Ricordo che questi sono solo esempi ovviamente, che non pretendono di essere esaustivi e assoluti. Anche perché, come abbiamo più volte sottolineato, non esistono soltanto il Sole, la Luna e l’ascendente: esistono tutti gli altri pianeti, che hanno un loro ruolo e un loro peso specifico, per ognuno diverso, nel proprio tema natale. E questi potrebbero già compensare o comunque variare di molto le tendenze e le mancanze personali. Per una analisi dettagliata e più specifica è necessario un lavoro molto più approfondito e preciso, che va fatto osservando tutto il tema natale nel suo insieme e nelle sue componenti individuali, diverse per ciascuno di noi. Vi aspetto la settimana prossima, per vedere insieme il quinto asse di segni opposti: l’asse Leone-Aquario!
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