foto di Carolina Frugoli
Marina di Carrara è una piccola frazione affacciata sul mare. Carrara, il centro storico giace ai piedi delle bellissime Alpi Apuane e solo sette chilometri separano il mare dalle montagne. Attraversando la piazza di Marina di Carrara la sensazione è quella di trovarsi contemporaneamente in una città di mare e di montagna. Guardando in una direzione c’è l’immancabile nave attraccata in porto mentre nella direzione opposta ci sono le Apuane che sovrastano e chiudono l’orizzonte. In una tersa giornata d’inverno, col mare che luccica e le montagne, magari innevate, che risplendono nel cielo azzurro, il panorama è splendido. Carrara è più bella e più caratteristica di Marina: ci sono dei palazzi storici imponenti ed eleganti, una piazza – piazza Alberica – che è un gioiello ed un Duomo antico. C’è l’Accademia delle belle Arti. Ovunque si respira la storia della città, legata all’estrazione del marmo bianco. A Marina c’è il mare e la spiaggia, ci sono le pinete e gli spazi aperti. L’industria pesante sovrasta il territorio. L’attività estrattiva sulle montagne, gli spazi di lavorazione e trasformazione del marmo più a valle, i cantieri navali sul mare ed altre importanti attività che ne fanno, da sempre, un comprensorio industriale. Tutto questo produce, o dovrebbe produrre, ricchezza.
Di questa ricchezza, però, non vi è traccia. Sia Carrara, sia Marina sono sporche, degradate ed estremamente trascurate. Non vi è una strada che non sia rattoppata, la maggior parte dei marciapiedi è sconnessa oppure ricoperta da uno strato di sporcizia grassa ed annerita. Le aiuole sono trascurate e piene di erbacce, quando non tramutate in occasionali pattumiere o discariche. Le pinete, a parte una che è stata recentemente sfoltita, sono fitte di rami secchi e le pigne che cadono sono un pericolo. Le panchine sono vecchie e sporche. I pochi cestini per la raccolta dei rifiuti traboccano di ogni genere di immondizia. Per strada le deiezioni dei cani sono ovunque, insieme a cartacce, lattine ed altro.
Tutto questo è molto triste anche pensando che abbiamo vicinissimi esempi di cittadine curate e pulite nelle quali il territorio è ben tenuto a vantaggio di chi vi abita. Attribuire la responsabilità solo a un’indistinta massa di cittadini vandali e ignorante sarebbe riduttivo, anche perché, in questo degrado c’è il concorso di colpa di amministrazioni che si sono susseguite disinteressandosi di questo aspetto della città. Ma le cose potrebbero e dovrebbero cambiare per il bene della comunità intera che abita il territorio. Noi cittadini, il nostro benessere, meritano di essere una priorità. Meritiamo di vivere in una città pulita.