È partito ufficialmente il progetto Sport per tutti, realizzato da Anffas Massa Carrara, che ha come finalità quella di concedere ai bambini con disabilità intellettiva l’opportunità di fare sport e di avere un contesto relazionale più ampio e inclusivo. A sancire l’avvio del progetto la firma del protocollo da parte di tutti i partner, nel pomeriggio di mercoledì 28 febbraio posta nella sede di Anffas Massa Carrara a Fossone. “Non è mai stato più facile, coinvolgere e mettere insieme così tante realtà diverse come per questo progetto”così ha esordito il direttore di Anffas Massa Carrara, Giuseppe Mussi che ha definito “straordinaria” la collaborazione messa in atto. “Sport per tutti è un progetto sostenuto dalla Fondazione Impresa San Paolo – ha spiegato Mussi – che ha apprezzato, principalmente, il carattere innovativo dell’iniziativa. L’idea è nata dalla collaborazione che Anffas ha con il reparto di neuropsichiatria infantile della Asl e dalla condivisa considerazione che, per i bambini con disabilità intellettive o disturbi dello sviluppo, sono disponibili molti percorsi terapeutici, ma non è quasi mai previsto nulla per il loro tempo libero, per il gioco, per lo sport, cioè per quegli aspetti che alzano il livello della qualità della vita. Abbiamo pensato di creare occasioni di vita ordinaria per rispettare il diritto dei bambini, anche disabili, di giocare e fare esperienze come gli altri”. Il progetto Sport per tutti si rivolge in particolar modo alla fascia d’età che va dai cinque agli undici anni e prevede la possibilità per le famiglie che lo vorranno, di iscrivere i propri figli ad alcune società sportive per far loro sperimentare varie discipline sotto la guida degli istruttori che verranno formati anche per relazionarsi con i disabili. “Anffas sarà capofila assoluto in questo progetto – ha aggiunto Mussi – ed ha come partner il Coni Massa Carrara, l’associazione Panathlon, l’ufficio scolastico territoriale, la Asl con la dottoressa Chiara Germelli della neuropsichiatria, il centro per l’autismo Calicanto di Carrara, perché sarà particolarmente attenzionata la situazione dei bambini con autismo e poi le società sportive che hanno aderito che sono Club Scherma Apuano per la scherma, Club Nautico per vela nuoto tennis, Atletic team per l’ atletica, Don Bosco Fossone per il calcio, Stracarrara per l’atletica, Tirassegno Nazionale Massa Carrara e White Tiger Massa football flags. Il progetto ha anche il patrocinio del Cip, Comitato Italiano Paralimpico. Avevamo previsto di partire con un target minimo di cinque società, invece ne abbiamo sette e la previsione è quella di allargarci ad altri sport, in futuro. Fondazione Impresa San Paolo ha una tradizione di sostegno di progetti nel sociale ed ha già collaborato con noi in passato. Per il progetto Sport per tutti metterà a disposizione finanziamenti per coprire la formazione degli istruttori, che sarà articolata in tre incontri e vari monitoraggi, e la fase dell’accoglienza iniziale del bambino che si avvicina a uno sport. Interverrà anche nei casi in cui sarà richiesta una più lunga presenza di un operatore. Il sostegno economico, inoltre, potrà continuare se i risultati saranno positivi e questo ci dà la responsabilità di impegnarci al massimo per far proseguire il progetto”. Mussi ha spiegato che l’obiettivo principale è quello di creare le condizioni per le quali tutti i bambini con disabilità intellettiva possano provare tutti gli sport ed ha ricordato come, questa eventualità, non sia mai presa in considerazione dalle famiglie, già oberate dal seguire le terapie previste per i propri figli. Un ruolo fondamentale nella diffusione del progetto, secondo quanto ha detto il direttore di Anffas, lo avranno le scuole, ma sarà importantissima la divulgazione su ogni tipo di canale. “La nostra idea prevede di coinvolgere almeno 30 bambini in un anno – ha continuato Mussi – per un totale di 2500 ore di attività sportiva. Per questo abbiamo deciso di partire, festeggiando il compleanno di Anffas che cade il 28 marzo, con un convegno sul tema dello sport e della disabilità infantile che si terrà il 22 marzo a Palazzo Ducale a Massa. Speriamo, in questo modo, di accendere i riflettori su un tema molto trascurato”. La presidente di Anffas Massa Carrara, Fiorella Nari ha dichiarato: “ Ho subito accolto questo progetto perché è innovativo e diverso. Noi conosciamo bene le problematiche per bimbi con disabilità intellettiva e con autismo, e credo che sia importante il monitoraggio durante attività, per poter correggere il tiro in corso d’opera. Ho visto molta partecipazione e sensibilità da parte di tutti gli attori e questo mi ha convinto che il progetto potrà funzionare”. Anche la dottoressa Chiara Germelli è intervenuta per ribadire: “La qualità della vita è un elemento alla base delle nostre richieste per contribuire a un progetto di vita dei pazienti. Per questo abbiamo accolto con entusiasmo il progetto che è un’opportunità per i nostri ragazzi di avvicinarsi alla sfera ludico creativa che è fondamentale per ogni persona con o senza disabilità. Il progetto Sport per tutti può diventare il contesto ideale in cui i bambini con disabilità intellettiva potranno avere relazioni, incontrare altri bambini, scontrarsi con i propri limiti, andando a integrare ed ampliare il lavoro medico che viene fatto su di loro, che è solo una parte di un percorso molto più ampio”. Alla firma del protocollo era presente anche il vicesindaco di Carrara e assessore al sociale Roberta Crudeli che ha detto. “Ringrazio Anffas, che è il fiore all’occhiello della provincia e tutti i partecipanti e con orgoglio posso dire anche stavolta che siete un passo avanti a tutti. Avete fatto un progetto molto importante che contempla la parte ricreativa della vita dei bambini disabili e non solo quella terapeutica. Per questo confermo la disponibilità del comune a essere presente nel vostro percorso”. Presente anche Luca D’Angelo, tecnico e presidente di Special Olympcs Massa Carrara che ha sottolineato l’importanza dello sport per dare speranza e autonomia ai portatori di disabilità: “Troppo spesso c’è scetticismo nelle famiglie dei disabili e si pensa che non riusciranno mai a farcela. Questo progetto può aiutare molto a capire che anche i disabili possono fare tutto, coi propri mezzi, adattato per loro. Da lì poi ci potrà essere il passaggio alla competizione per cui le società potranno affiliarsi a noi gratuitamente e cominciare a far gareggiare i propri atleti”. Cinzia Domenici, responsabile del centro per l’autismo ha spiegato la genesi del progetto:” Sport per tutti nasce dall’osservazione dei bambini che sono molto sanitarizzati dalle famiglie. Spesso il bambino disabile, per i suoi famigliari è solo il problema o solo la sua patologia, mentre, al contrario è anche un bambino. Vorremmo che le famiglie li considerassero anche in questo senso e che capissero che possono fare tutte le cose che fanno gli altri bambini. Il solo contesto che i bambini disabili hanno per socializzare è la scuola. Questo progetto può fornire loro altre opportunità grazie a contesti protetti, in cui c’è la presenza di un adulto che media e può permettere alle famiglie di entrare in relazione con altre che hanno problemi simili a loro, uscendo dall’isolamento in cui spesso finiscono. Ciò che conta è che i bambini devono essere bambini, anche se disabili”. Infine il rappresentante dell’ufficio scolastico territoriale, Vincenzo Genovese ha detto: “Questo progetto porterà beneficio al territorio e aiuto alle famiglie. Mi fa piacere che stiamo lavorando in rete, con le differenze di provenienza ma tutti uniti per un progetto che lascerà qualcosa a ognuno di noi e che ha tutte le caratteristiche per diventare ancora più forte”.