TUTTO IL TIFO MINUTO PER MINUTO 26^ GIORNATA
Genoa Udinese 2 -0
di Marco Germelli
Sapevate che la lunghezza delle partite di Cricket può durare dalle molte ore a svariati giorni?
Sapevate che il Genoa, oltre che “Football”, nasceva anche come “Cricket Club”?
Ecco. Oggidì il Grifo non tiene per nulla fede alla propria denominazione…o, almeno, vi tiene fede solo in parte, giocando un buon football, ma, in barba al cricket ed ai suoi tempi biblici, facendo durare la propria gara -e quella degli avversari- la miseria di minuti 4 (QUATTRO).
Questo è quanto basta, per gonfiare la rete nemica non una, ma due volte in rapidissima successione, acchiappare i tre punti e cominciare a guardare, con fulgido sorriso, alla parte sinistra della classifica.
Stupidi a pensare in grande?
Beh, come diceva il grande scrittore e drammaturgo -nonché Premio Nobel- George Bernard Shaw:
“Per giocare a cricket non è necessario essere stupidi. Esserlo, però, aiuta molto”😁
Juventus Frosinone 3 -2
di Vinicia Tesconi
C’è passata davanti un’era juventina – quella triste e deludente che dura da qualche anno con zero titoli – nel corso degli ultimi 30 secondi di Juve Frosinone e il gelo del fondo del pozzo in cui siamo caduti si è fatto più forte, ma poi un ragazzo, bravo, umile, semplice, educato e anche un grande campione ci ha ridato uno spiraglio di aria, di luce, di calore. Il gol, magnifico, di Rugani al 95esimo non ha risolto nulla del disastro che abbiamo combinato, dal cartellino rosso a Milik contro l’Empoli in giù: un precipizio di sbagli e sfiducia dilagante che ci ha quasi inghiottiti del tutto. Ecco, possiamo dire che Rugani ha solo fermato, temporaneamente la caduta. Adesso stiamo lì sospesi: vedremo se sarà bastata questa iniezione di fiducia e quell’abbraccio commovente di tutta la nostra squadra a ridarci la spinta per risalire. Lo speriamo, ce lo auguriamo. E solo per avere di nuovo, almeno, questa piccola speranza siamo grati a un giocatore che per discrezione e cuore ci ricorda tanto uno dei più grandi dei nostri campioni, Gaetano Scirea e questa somiglianza ci scalda il cuore e ci ricorda che essere un campione della Juve significa davvero essere fuori dal comune. E che è per questo, che da sempre e per sempre, noi amiamo la Juve.
Lecce Inter 0 -4
di Ludovico Begali
Insolito orario delle 18, che ci vede impeganti a Lecce, per continuare il cammino verso il tricolore. Ma è l’unica cosa strana di oggi, perchè l’inter – nonostante vari cambi di formazione – rimane sempre la stessa: compatta, lucida e spietata. L’aggressività dei salentini dei primi minuti non ha impensierito i ragazzi del Demone, dimostrando di saper studiare l’avversario per poi colpirlo. E ha colpito, come sempre, il capitano, siglando il gol numero 100 in serie A. Nel secondo tempo, come spesso accade, i neroazzurri annichiliscono il Lecce con le reti di Frattesi, ancora di Lautaro, e di De Vrij. Altra grande prova di forza -dovuta menzione d’onore al leone che quando gioca così, eh… i campioni amigo- altro grande passo verso il sogno. Amala.