foto di Silvia Meacci
A due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, Firenze è scesa ancora in piazza contro la guerra. È successo sabato 24 febbraio, “Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane”, per il cessate il fuoco in Palestina ed Ucraina. Coinvolte centodieci località dello stivale. A Firenze, circa mille persone hanno formato una catena umana da Ponte alla Carraia a Ponte Santa Trinita, per “fermare la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del pianeta”. Lungo 12 metri lo striscione de “Le Donne insieme per la Pace”.
Sabato 24 è stato anche il giorno in cui tante persone sono accorse al cinema Astra per assistere a quella che si è rivelata una provante immersione tra le rovine di Kiev: la proiezione gratuita e a ciclo continuo per un’ora, di “Murals”, un progetto senza scopo di lucro, realizzato da un team cinematografico proveniente da Polonia, Ucraina, Stati Uniti, Spagna ed Estonia.
Si tratta di una video installazione, che è visibile solo a Firenze, Berlino, Tallinn, Washington e Varsavia, e che mostra le rovine di Kiev e dintorni e i sette lavori realizzati dallo street artist Banksy nel 2022: guizzi di speranza, soffocati. Straziante il contrasto tra i disegni leggeri, innocenti, e le lacerazioni del cemento sventrato.
Molto toccante la figura di una esile e lieve ginnasta applicata da Bansky sul muro di un grattacielo distrutto di Borodyanka. E mentre l’immagine di quel disegno sulle rovine scorre, con il sottofondo sonoro di un consueto allenamento sportivo, si legge la notizia atroce della morte a Mariupol della undicenne stella della ginnastica ritmica, Kateryna Diachenko. L’effetto è stridente: palazzi abbattuti con cui la leggiadria dei murales dialoga beffardamente e ovunque devastazione, Horenka, Hostomel, Bucha District (uno dei distretti dell’oblast’ di Kiev), Irpin, Kiev.
Ad oggi, si legge nel video, almeno 500 mila ucraini sono stati uccisi o feriti, 14 milioni di loro forzati a lasciare il paese. 150 mila edifici distrutti o danneggiati. Delle sette opere di Bansky, oggi ne restano solo quattro e in cattive condizioni. Le opere originali sono visibili solamente grazie alla scansione digitale effettuata per la riproduzione in 3D. La video installazione è stata diretta dall’ucraino Artem Ivanenko e dagli artisti statunitensi Alex Topaller e Daniel Shapiro.
“Murals” è visibile al Cinema Astra ancora per due settimane. Prenotandosi, due persone alla volta potranno utilizzare speciali visori ( forniti da Gold ) che permetteranno di fruire dell’opera in Virtual Reality.
Per ulteriori informazioni e anche aggiornamenti:
www.instagram.com/murals_ua/.