Daniel Ragoni, per tutti Vex, è un rapper classe 2000, nato a Carrara. Tra barre e accordi ha trovato la sua dimensione. Ha cominciato a 11 anni facendo freestyle e partecipando a vari contest. Ha all’attivo il singolo “Fammi male” pubblicato nel 2021, il singolo “Calma” realizzato in collaborazione con Eames, sempre nel 2021 e il singolo “Rosè” nel quale ha collaborato con SickBudd e che è uscito nel 2022. Nel 2023 ha partecipato al contest Nokep Generation andato in onda su Sky.
Vex, il tuo ultimo singolo dal titolo “Non ci penso”, di cosa parla?
Il brano utilizza la relazione uomo/donna come metafora per parlare delle dipendenze: le descrive senza un tono inquisitorio, con l’intento di denunciare una situazione in cui molti ragazzi si trovano, non pensando alle conseguenze. Svevo ne “La Coscienza di Zeno” parlava di dilazione nevrotica.
Una tua affermazione è molto interessante : “Con la penna non posso dire bugie, non riesco proprio a mentirle, mi sentirei quasi di tradirla”. Quali sono i messaggi sbagliati che non devono essere veicolati attraverso la musica?
Nella musica l’odio è il messaggio più sbagliato. La musica ha la potenzialità di unire le persone, quindi sfruttiamo questa opportunità, non diffondiamo odio inutile.
La vittoria del contest di Lacoste che ti ha dato l’accesso al Nokem Generation che emozioni ti ha dato e cosa volevi trasmettere alla gente in platea?
Quando ho ricevuto il messaggio che ero passato non volevo crederci, ero nel mio studio. Sul mio profilo Instagram c’è un piccolo estratto della mia esibizione. Alla fine pronuncio la frase “Credete sempre nei sogni”. Quello è il riassunto più preciso di quell’esperienza.
La partecipazione al Main stage di Radio 105 ti ha portato importanti collaborazioni ?
Mi ha fatto conoscere persone del mondo della musica, che solitamente vediamo dietro uno schermo. Chi l’avrebbe mai detto che io e Gue Pequeno saremmo stati nello stesso camerino.
Hai battuto migliaia di candidati, aggiudicandoti un posto al ‘Nokep Generation’, il contest andato in onda su Sky . Un bel traguardo?
La soddisfazione di arrivare in finale e aggiudicarsi il secondo posto, è assurda. Ogni volta pensavo, stavolta non passo. Puntualmente arrivavo alla puntata successiva. Lo rifarei altre 100 volte.
Quali valori e tematiche vuoi trasmettere attraverso la musica?
Voglio condividere in parte la mia visione, entrare nella vita degli altri per qualche minuto. Fargli vedere il mondo un po’ come lo vedo io. Come dicevo prima, la musica deve, unire, emozionare e rimanere dentro. Un po’ come sono io. Cerco di portare positività nelle giornate delle persone.
Che rapporto hai con Carrara, la tua città, quali sono i suoi pregi e i suoi difetti?
Adoro Carrara e sono fiero di essere carrarino. Ha tanti pregi e altrettanti difetti, ma non vorrei essere nato da nessun’altra parte. Il lato negativo è l’immobilismo, raramente si cerca l’innovazione, si preferisce mantenere tutto com’è.
La politica locale è lontana dai giovani. Cosa si dovrebbe fare per cambiare le cose?
Per parlare ai giovani bisogna prima capirli. La politica da molto tempo ha smesso di parlare un linguaggio comprensibile, disinteressandoli sempre di più.
Una cosa mai detta che vorresti raccontare ai tuoi fan?
Prima di intraprendere la carriera musicale, ho frequentato due università diverse e fatto anche un po’ di attività politica. Ho un desiderio, arrivare al mio primo disco d’oro. Non so quando accadrà, ma sono certo che succederà.