Tradurre i libri, specialmente quelli per bambini, in simboli per renderne la fruizione il più estesa possibile, includendo anche chi ha problemi di apprendimento o particolari difficoltà di lettura: è questo lo scopo con il quale sono nati gli Inbook, che si stanno diffondendo in molte biblioteche italiane dal 2006, anno in cui vennero creati. Uno scaffale di Inbook è già presente anche nella biblioteca Cesare Vico Lodovici di Carrara e il progetto relativo è stato presentato alla stampa nella mattinata di venerdì 23 febbraio, nella sala dedicata ai bambini della biblioteca comunale. A illustrare il nuovo progetto Silvia Nicoli, referente per la biblioteca comunale di Carrara e l’assessore alla cultura Gea Dazzi.
“L’inbook è un libro tradotto in simboli, che deve essere letto insieme a una figura che faciliti la lettura e conosca il sistema di traduzione, e che è nato per favorire l’interazione e l’inclusione di chi ha difficoltà nella lettura. Ogni simbolo corrisponde a un’immagine grafica e a una parola alfabetica, il tutto racchiuso in un riquadro che facilita la comprensione del testo. La lettura di questi simboli usa la tecnica modelling che segue con il dito ogni riquadro con simboli e parole. Il progetto è stato creato in provincia di Bergamo in un ambito familiare per aiutare un bambino con disturbi dell’apprendimento. Il progetto ha subito rivelato le potenzialità relazionali che i libri in simboli hanno dall’ambito famigliare a quello scolastico, per cui sono stati oggetto di studio approfondito da parte di logopedisti, psicologi, neuropsichiatri, insegnanti, linguisti, ingegneri, grafici ed esperti della comunicazione visiva e si è sviluppato il progetto Inbook diffuso in molte biblioteche italiane”. Nicolini ha spiegato come gli inbook siano diventati strumenti di inclusività perfettamente rispondenti ai parametri della comunicazione alternativa aumentativa ed ha aggiunto. “Si tratta di libri su misura nei quali c’è assoluta fedeltà con il testo originale e totale rispetto del registro narrativo dell’autore. La traduzione nel sistema di simboli degli Inbook fa parte dei processi di formazione di figure specialistiche nell’ambito di un processo promosso dalla Bibloteca di Sesto Fiorentino e dal sistema documentario dell’area fiorentiva ricolto a tutte le biblioteche della regione Toscana al quale ha aderito anche la biblioteca comunale di Carrara, che ha un suo team di traduttori e una scaffalatura di libri che arrivano dalla rete degli inbook. Come tutti gli associati alla rete, anche la biblioteca di Carrara ha tradotto i suoi primi tre testi e li ha immessi nel circuito degli inbook.”.
L’assessore Gea Dazzi ha dichiarato: “Il beneficio fondamentale degli inbook è che danno massimo accesso a tutti alla conoscenza e fruizione dei libri. Da tempo si parla comunicazione aumentativa: gli inbook sono frutto di una ricerca importante che ha indubbi vantaggi di inclusività ed ha una doppia cifra che mette insieme immagine e parte grafica in modo da garantire la fruizione più immediata dei testi senza rinunciare a un’adeguata compensazione per i bambini che hanno difficoltà. Non c’è semplificazione dei contenuti ma ausilio compensativo grafico che può dare un aiuto reale.”.
Giovedì 29 febbraio alle 16,30 nella sala ragazzi della biblioteca comunale il progetto inbook sarà presentato al pubblico.