TUTTO IL TIFO MINUTO PER MINUTO 25^ GIORNATA
Empoli Fiorentina 1-1
di Gianni Ammavuta
Della serie il brodino è servito, ecco una brevissima sintesi dell’ennesimo raccapriccio calcistico cui abbiamo dovuto assistere.
Pronti, attenti, via: mi sono già addormentato. Guardo la partita mentre pulisco la cucina – sì, donne, avete capito bene, sono tutto vostro – e trovo di gran lunga più divertente la seconda attività rispetto alla prima. L’Empoli gioca per non perdere, noi per non vincere. È un’agonia tecnica di cui non si riesce ad intravedere la fine. L’unico un pelo vispo è Beltran, che svaria molto su tutto il fronte d’attacco, tornando spesso anche molto indietro pur di muovere la difesa avversaria. Non è un caso che sia lui a segnare, incrociando bene, dopo essersi smarcato – neanche lui sa come – ed aver ricevuto un assist (oohhhh) in piena area da Mandragora. Andiamo vicino al raddoppio con il solito Quarta, che incorna fuori da ottima posizione, senza neanche dover saltare. Tutto il resto è noia. Profonda, irreversibile. mortifera noia. Nico e Sottil, i due esterni, sono semplicemente impresentabili. A Belotti, tapino, non arriva una palla che sia una. Il rigore del pareggio Empolese sarebbe da esonero immediato per Italiano e da ritiro monacale fino a fine stagioe per i giocatori. Da un calcio d’angolo a nisteo favore, Sottil lascia rimbalzare a terra il pallone che si era impennato. Un giocatore empolese ringrazia e innesta una staffetta a due che porta Cancellieri ad asfaltare Faraoni sulla corsa, e “costringere” quest’ultimo al fallo. Da un corner a nostro favore, al pareggio su rigore. La rima è divertente, il risultato assai meno.
Praticamente non succede più una beneamata mazza. Dalla disperazione, mi sono messo a pulire il bagno e persino la terrazza. In entrambi i casi mi sono divertito di più. Forse farò così, d’ora in poi.