di Cristian Samarpan Bertoli e Selenia Erye
È incredibile: stiamo arrivando quasi alla conclusione del nostro primo viaggio insieme, alla scoperta dei dodici segni zodiacali. Oggi sono emozionata nel parlarvi di questo segno: sappiate che non aspettavo altro di poter scrivere di lui, perché adoro i nati sotto il segno dell’Aquario. In questo momento della mia vita sono circondata da nati sotto l’Aquario, e proprio mentre il segno faceva il suo ingresso è nata la mia nipotina Miranda ed è a lei che voglio dedicare questo articolo tanto atteso. I nati sotto questo segno sono dei visionari, dei sognatori per eccellenza, la loro fantasia non conosce limiti. Amano la libertà, sono intelligenti e contestatori. Estrosi, originali, empatici, molto insofferenti alle regole. In costante ricerca di un modo per esprimersi, per essere in contestazione con gli altri. Sorrido nello scrivere questa ultima frase, perché è proprio così, con il mio compagno, anche lui Aquario, discuto sempre moltissimo, ma è l’unico in grado di farmi capire realmente le cose. Sono degli anarchici nell’anima, spesso molto egoici, irrazionali, impulsivi ed anche un po’ individualistici. Quindi credo che stare vicino ad una persona nata sotto questo segno significhi vivere una vita non piatta, ma bella vivace. Quello che però mi colpisce di più è la loro grande propensione all’arte, rendono moltissimo grazie alle loro mille idee e alla loro creatività. Prima di passare la parola al mitico Cristian, voglio lasciare un messaggio alla nuova nata, a lei e a tutti i bimbi che si affacciano alla vita: seguite il vostro istinto, siate liberi, amate e sposate le vostre cause con determinazione e intelligenza. Non andate contro la famiglia e fate in modo che la passione riempia le vostre vite.
Grazie Selenia per i tuoi spunti. Passiamo all’analisi del segno dell’Aquario, che, per inciso, si scrive proprio così, con la q e senza la c. In effetti è un segno che presenta molte singolarità e che difficilmente rispetta gli usi e i costumi socialmente condivisi. Confesso che questo resta, per me, ancora oggi, uno dei segni più difficili da decifrare, da codificare, da classificare, da definire. E penso che, in parte, sia dovuto alla sua natura così eclettica, multiforme, mutevole e decisamente allergica alle etichette e agli stereotipi. È davvero incredibile, ma di 30 Aquari che potrete conoscere, non ne troverete uno uguale all’altro. A volte anche in maniera spiazzante. Per cercare di districarsi in questa avventura, potremmo partire proprio dal fatto che questo archetipo è governato dal pianeta Urano: il ribelle, il rivoluzionario. Urano è il diverso, il singolare: l’unico pianeta del nostro sistema solare che ha un moto di rotazione praticamente in verticale, anziché, come tutti gli altri, in orizzontale. E già questo la dice lunga sulle caratteristiche principali che potremmo rinvenire, seppur nelle loro differenti e infinite sfumature, in tutte le persone dominate da questo archetipo a partire da una generale insofferenza verso tutte le regole, le imposizioni, e verso qualunque genere di obbligo. La libertà è una delle bandiere più tipiche del segno, che mal sopporta ogni genere di condizionamento. C’è, in ogni persona aquariana, un impulso, un bisogno impellente di indipendenza, di autonomia e di emancipazione. E di cambiamento, di movimento perenne. Anche questo può risultare spiazzante, perché spesso chi porta segni importanti di questo archetipo è svincolato, slegato da patti anche impliciti, come quello di adesione ad un’idea o anche semplicemente ad una identità fissa. In altri termini egli non è mai lo stesso: continua a cambiare forma, a cambiare idea, a cambiare opinione, a cambiare posizione per cui può dare molto facilmente l’idea di qualcuno su cui non puoi fare affidamento. Difficilmente, nella vita, diventa un punto di riferimento, un simbolo o un baluardo di qualcosa o qualcuno. E questa sua fama di inaffidabilità spesso è più che legittima, sebbene non sia fatta in mala fede. In altri termini non è fatta quasi mai con intenzione di inganno o di manipolazione, con cattiveria o con malizia: è più che altro una forma di estrema leggerezza, una sorta di fluidità, se volete di onestà radicale al presente, una sorta di fedeltà totale e assoluta a se stesso nel momento presente. Non è di certo rincuorante, rassicurante o per bene. Ma chi ha forti valori nel segno difficilmente si preoccupa troppo di queste cose. Il suo motto potrebbe essere: “Ieri è ieri. Oggi è oggi”. E non è colpa sua se tu resti ancorato e vincolato ad una visione del mondo e di lui o di lei ormai desueta. Il mondo, la vita, va avanti, e continua a cambiare. E bisogna restare aggiornati. Non a caso, uno dei suoi punti deboli spesso, è proprio una sorta di difficoltà ad avere a che fare con le proprie radici, che in qualche modo lo costringerebbero ad essere legato, vincolato ad un albero genealogico di cui egli sarebbe una specie di appendice. Come dicevo c’è una forte insofferenza verso tutti i legami, specialmente quelli duraturi, se non permanenti. Anche nella coppia, sempre che accetti di rapportarsi anche solo con il concetto stesso di “coppia”, c’è in questo segno una particolare riluttanza a formare unioni stabili e percepite come vincolanti, come la convivenza e, peggio ancora il matrimonio. Per non parlare ovviamente della paternità o maternità, che genera automaticamente dei vincoli permanenti. Non so se esistono studi e statistiche in merito, ma sono convinto che quello dell’Aquario sia l’archetipo meno incline a procreare di tutto lo zodiaco. E quando si riproduce, il genitore con forti valori Aquario, non è di quelli particolarmente apprensivi e soffocanti: al contrario, è uno di quelli che promuovono più possibile l’autonomia, l’emancipazione e la libertà dei figli. Che si devono abituare a cavarsela da soli. Per i più maliziosi e malpensanti questa tendenza se non altro serve a loro, per scrollarseli di dosso il più e il prima possibile, e poter recuperare la propria, di libertà. Per tutte queste caratteristiche, di solito viene considerato un segno freddo e poco affettuoso. Il che non è da escludersi, anche se poi non dimentichiamoci che il tutto va integrato e mediato con gli altri valori presenti nel tema natale dell’individuo. Uno dei punti forti del segno, in compenso, è senza dubbio l’originalità. Questo suo rifiuto categorico di “colorare dentro i margini” prestabiliti ne fa uno degli archetipi più geniali ed eclettici di tutto lo zodiaco. Con una intelligenza così viva e così pronta a cogliere qualsiasi possibile via di uscita dai soliti binari in cui tutti pensano. Chi ha forti valori nel segno è un campione del cosiddetto “pensiero laterale”: ossia della capacità di trovare soluzioni alternative, nuove idee originali, improvvisi lampi di genio. Non solo l’aquario è un outsider, ma ama anche tutto ciò che è diverso, imprevedibile, non scontato, originale anche negli altri e nel mondo. Egli sa che la cosa più preziosa che abbiamo è la nostra unicità, la nostra individualità. E sa che il nostro valore dipende proprio da quanto riusciremo ad essere noi stessi, da quanto riusciremo a manifestare la nostra singolarità. Chi nasce con il Sole in Aquario viene qui proprio per questo: per imparare ad uscire dagli schemi e dalle convenzioni, per rompere le regole, per portare una nuova visione, per inventare e creare qualche cosa di nuovo, ma ancor prima e ancor più di questo, viene qui per sviluppare la propria individualità e per esprimersi nella propria autenticità. È questa la sua principale missione di vita: essere pienamente se stesso. E proprio una delle sue ombre principali è questo radicale anticonformismo che spesso lo porta, soprattutto in età adolescenziale, ad essere un bastian contrario, ossia uno che va sempre contro, così, per partito preso. Può sembrare una sottigliezza, ma c’è una bella differenza: il bastian contrario, l’alternativo a tutti i costi, infondo non produce niente, è solo una energia distruttiva, un movimento semplicemente contrario a qualcosa, che spesso finisce per dare energia, per rafforzare la cosa stessa contro cui si pone. Il vero compito dell’Aquario ovviamente non è questo, ma, se mai, riuscire ad affermare se stesso nella sua autenticità e nella sua integrità, contribuendo a liberare il mondo dai suoi schemi ripetitivi e logori. Immaginare e costruire un nuovo mondo più attento e più adatto alle esigenze di tutti, che impari a valorizzare, anziché condannare, la diversità e l’originalità. Un’altra difficoltà del segno è legata alla sua estrema mobilità, che a volte finisce per renderlo estremamente dispersivo. La sua scarsa inclinazione alla staticità finisce così per diventare una forte mancanza di autodisciplina e di costanza. Due cose che spesso gli impediscono di fatto di costruire qualche cosa di durevole e di solido nella sua vita.
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